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Bei tempi, quelli delle Befane di una volta

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Bei tempi, quelli delle Befane di anni or sono? Le Befane di una volta dove sono andate? Attendono nuovi “atlanti”, talmente è cambiata la geografia di casa nostra, dove non è proprio facile volare per la “vecchietta”, su una scopa, verso i comignoli, trovando sui tetti la crescente ragnatela delle antenne TV.Alfonso Chistolini consegna la “befana” per i vigili urbani al maresciallo Romano Giaroli    Sarà così, ma il fatto è che le Befane di una volta, per ferrovieri ed arbitri, per vigili e postelegrafonici, per dipendenti comunali, per l’Orobia e poi ENEL, per bocciofile, circoli rionali, gruppi sportivi sono ormai nell’album nostalgico dei ricordi.    A Lecco, nel salone consiliare del municipio, gremito di bambini dei dipendenti arrivavano i Magi, con la regia del vice sindaco Antonietta Nava e la collaborazione del musicista Annibale Galeazzi, dell’Ufficio Economato. Nel giorno dell’Epifania la befana più vistosa era quella per i vigili urbani, che avveniva con i doni lasciati sotto il portico del grattacielo tra via Roma, piazza Garibaldi e via Sauro. Il dono record risale a 50 anni or sono, quando l’allora commerciante di elettrodomestici, Alfonso Chistolini, volle donare una cucina a gas ai ghisa lecchesi, rappresentati dal maresciallo Romano Giaroli.Un gruppo di bambini attende l’arrivo della befanaSfilavano, sempre i Magi, la sera della vigilia, per le vie del centro, su iniziativa dell’oratorio San Luigi. Toccavano percorsi quasi misteriosi per suscitare curiosità e sorpresa; toccavano strade periferiche, scarsamente illuminate: al Lazzaretto, alla Malpensata Belvedere, alla Piccola di via Amendola, verso i cortili di via Pizzi e di via Ghislanzoni. Erano preceduti da ragazzi in bicicletta, che impugnavano grosse pile. C’era sempre qualche moto, galletto, vespa o lambretta.I tre Re magi carichi di doniLe comparse erano reclutate tra i ragazzi dell’oratorio e c’era la gara per entrare nel corteo del “Re Nero”. Nel sottopalco del Teatro del Sagrato i “negretti” si preparavano al colore usando bruciacchiati turaccioli. Poi c’era l’avventura nella sera, in una città già silenziosa, ma che spalancava finestre, apriva balconi e portoni, richiamava avventori fuori dai bar, al passaggio dei Magi.La fontana in piazza della chiesa a Castello per il presepe dell’Epifania 1996    Oggi pomeriggio alle 16, al Circolo Pio X in quartiere Rancio, vi sarà una grande tombolata, che vede in palio, tra altri premi, una grossa scopa con un gigantesco nastro rosso: è quella della Befana. La tradizione è salva!    C’è un particolare curioso di ormai diversi anni or sono: al Circolo Casella di via Torri Tarelli, che nel frattempo ha chiuso i battenti: avvenne un insolito “scambio”. Era annunciata la Befana, al Circolo Casella, ma arrivarono, a sorpresa, i Re Magi. Qualcuno aveva sbagliato indirizzo o forse, più semplicemente i titoli dei manifesti della festa per i più piccoli figli dei soci.

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