Dietro alla passione e all'intensità con cui Gianmario Maver, dei Beck, racconta l'impegno suo e dei suoi compagni nell'opera di risistemazione di sentieri e bivacchi al servizio della collettività, sta un segreto divenuto il vero e proprio tratto distintivo del gruppo di amici: unire l'utile al dilettevole, il lavoro al divertimento, la fatica alla spensieratezza. Per festeggiare così una stagione ricca di soddisfazioni, la serata indetta a Laorca ha riunito più di cinquanta persone tra membri dei Beck, parenti e simpatizzanti, in un clima di totale festa che non ha deluso le aspettative. Matteo Ratti e Gianmario MaverAl centro Giorgio Bonacina"In occasione della 'chiusura di stagione' abbiamo pensato ad un momento di amicizia e divertimento, e sullo sfondo la proiezione delle diapositive", ha spiegato Gianmario Maver. Così, dalle 20.00, le ore sono scivolate via veloci sino a 'chiusura', alternando alla 'mangiata assieme' l'estrazione dei numeri della lotteria volta alla raccolta fondi. Terminata la cena, è stato il momento della musica, immancabile rito che ha fatto cantare e ballare a lungo, mentre le diapositive che raccontavano fatica e gioie del gruppo si alternavano proiettate sulla parete di fondo sala, senza bisogno di presentazione perché in fondo, come ha detto lo stesso Maver, 'le immagini parlano da sole'. Una serata in pieno stile Beck, dunque, che racchiude una stagione carica di soddisfazioni. "E' stata un'annata eccezionale per noi. Sono 5 anni che siamo sul territorio ma in questo 2015 abbiamo fatto davvero grandi cose: la risistemazione del sentiero, dei bivacchi, l'impegno a favore del Nepal per la scuola del nostro amico Dawa. La novità per il 2016, poi, sarà la messa in opera del bivacco della Grignetta".Lo spirito dei Beck, è un condensato di impegno e di passione che si lega alla voglia di rendersi utile e di farlo divertendosi. "Siamo una ventina di zappatori: contribuiamo a migliorare il territorio senza il pensiero che qualcuno di noi ci debba guadagnare, ci diamo da fare per tutto quanto concerne la montagna, la natura, fatichiamo, ma quando lavoriamo c'è una cosa di cui non possiamo proprio fare a meno: la musica. Ci toglie il pensiero, ci fa stare bene: nelle cose che facciamo, se non c'è divertimento, evitiamo di farle". Il loro impegno, fatto di fatica e sudore versati in sordina, diviene ancor più prezioso perché 'solitario'. "Il lavoro nei sentieri non lo fa più nessuno, non è un caso che il CAI ci abbia chiesto di affiliarci, e ora stiamo valutando la proposta. Per noi sarebbe una bellissima occasione, un grande appoggio da tutti i punti di vista. Attualmente noi siamo un gruppo di amici, non abbiamo un'associazione, ma questo sarà però il prossimo passo: abbiamo finalmente stilato uno statuto che deve essere ora consegnato al notaio". Proprio al fine di costituire una vera e propria associazione, quindi, per la prima volta, ieri sera, il ricavato di maglie, croci fatte a mano dallo stesso Maver, coltelli, bicchieri, cesti e di tutti gli altri premi della lotteria è stato destinato proprio a loro stessi. A guardare alle imprese del 2015 con soddisfazione, anche uno dei più giovani tra i Beck, Matteo Ratti: "di quest'anno rimarranno i risultati raggiunti ma anche la simpatia e l'unione del gruppo nel realizzare gli obiettivi. Questa è un'attività a cui ci si appassiona vivendola in prima persona: è un impegno che ti da soddisfazione, vivere a contatto con la montagna, sistemare le cose per gli altri, in molti te ne sono grati". Il grande amore di Matteo per la montagna è destinato a portarlo lontano: tra i sogni da realizzare, infatti, c'è una spedizione. "Purtroppo ad oggi non ne ho ancora fatte, ma mi piacerebbe moltissimo. Dove? Chissà, magari in Nepal, perché no".[GALLERYCENTRALE] Durante la serata, un regalo particolare è stato fatto ad un Beck d'eccezione, Giorgio Bonacina. "Giorgino è una persona umile, un gran lavoratore, il numero uno degli zappatori, e a lui abbiamo dedicato un premio simbolico: il manico di una zappa firmato da tutti gli amici Beck" ha spiegato Gianmario con entusiasmo, chiamando Bonacina a ricevere il dono. Si è conclusa così la serata, con l'auspicio di un nuovo impegno a favore della natura che per il 2016 si chiamerà 'risistemazione del bivacco-igloo Bruno Ferrario', posto in cima alla Grignetta a quota 2184 m'.
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