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Dopo i primi sei mesi, ecco le scelte sbagliate dalla Giunta Brivio 2

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Giuseppe RotaSono passati circa sei mesi dalla nascità della Giunta Brivio 2 e già, non dico di fare un bilancio, ma di intravedere le scelte, che a fatica, la nuova Amministrazione sta sviluppando e che purtroppo sono targate soltanto P.D. Infatti, è mia impressione personale, che i Consiglieri delle due formazioni civiche di maggioranza e cioè Appello per Lecco e Vivere Lecco siano al traino con funzioni di yesmen, ad esclusione forse di una persona.Non mi riferisco a quelle che chiamo quisquiglie e cioè al taglio del cedro deodara di via Adamello; alla realizzazione della pista ciclabile sempre in via Adamello e Oslavia; alla riduzione del raggio della curva destrorsa via Gorizia-via Oslavia; all'istituzione del senso unico in via Sirtori e nel tratto a lago di via Malpensata.... Scelte che ritengo valide anche se possono essere oggetto di discussione al bar.Invece, la prima vera scelta sbagliata, è l'affidamento a Lario Reti Holding del Servizio Idrico Integrato ( S.I.I.) cioè quei tre servizi chiamati acquedotto, fognature e depurazione nella quasi totalità dei comuni della obsoleta provincia di Lecco. Ora se la L.R.Holding non ha i requisiti previsti dalla legge al momento del conferimento del S.I.I. l'affidamento non dovrebbe avere alcun effetto legale,ma in Italia vale tutto e il contrario di tutto. La seconda scelta sbagliata è la soluzione del forno per lo smaltimento dei rifiuti urbani con l'ipotesi assurda del teleriscaldamento che io ebbi modo di vedere nel lontano 1969 a Varsavia . Erano gli anni in cui stavano ricostruendo la capitale della Polonia rasa al suolo dall'ultima guerra per cui venivano realizzati contemporaneamente quartieri ex-novo, con i fabbricati d'abitazione costruiti col sistema della prefabbricazione pesante e con il reticolo stradale dotato di tutti i vari sottoservizi compreso il teleriscadamento. In particolare mi ricordo che sotto la sede stradale veniva realizzato un cunicolo con installati tutti i sottoservizi e  percorribile da operai.  La terza scelta sbagliata è che l'affidamento a L.R.Holding “consentirà a Lecco di porre con forza il problema del depuratore”. Questo concetto è stato espresso dal Sindaco Brivio sul Giornale di Lecco di lunedi 21/12 dimenticandosi che il problema del lago inquinato non dipende dal depuratore che oltretutto è a valle di Lecco ma bensì dalle tombinature che scaricano fogna nei torrenti o direttamente nel lago come risulta evidente dalla sequenza di 6 fotografie effettuate il 26 u.s. Dove le prime tre scaricano nel golfo di piazza Cermenati e oltre ad essere ben visibili emanano un giusto profumo di fogna. La quarta sversa nel canale tra via dell'isola e l'isola stessa.La quinta scarica in fondo a via Corti e normalmente in quel punto dell'Adda stazionano dei bei cavedani e un buon numero di alborelle. La portata scaricata da quest'ultimo collettore si poteva valutare in 3 litri al secondo. L'ultima foto riguarda il tubo scolmatore di piazza Era che normalmente è sommerso ma quando l'Adda si abbassa lo spettacolo che si vede è devastante. Di questi scarichi "abusivi"ne esistono circa 50 in Lecco  e supposta la portata di ciascuno pari a 1/2litro al secondo, in un giorno vengono sversati  nel nostro lago: 1/2x50x60x60x24/1000= mc 2160 di fognature nere, pari a circa 8000 abitanti equivalenti.In questi primi sei mesi della Giunta Brivio.2 ho preso atto che al Settore Ambiente, a cui tengo molto, non è cambiato nulla. Il nuovo Assessore Sig. Ezio Venturini è riuscito in una operazione ciclopica, far rimpiangere il Dott. Vittorio Campione, il che è tutto dire. Però mi domando qual è l'ente che deve intervenire per evitare lo sversamento delle cosidette acque nere nei nostri fiumi, torrenti e nel lago che oltretutto sono ben visibili e odorabili ???????Diversi enti dovrebbero essere interessati: il Comune (Settore Ambiente); la vecchia Provincia che, per altro, ha rilasciato le autorizzazione allo scarico di fogne nei corpi d'acqua superficiali; l'A.R.P.A.;  l'Autorità di bacino  del lago di Como e dei laghi minori; la Comunità Montana: il Parco dell'Adda Nord per alcune zone di Pescarenico e lago di Garlate; la soprintendenza ai Beni Ambientali e forse anche la Navigazione Lariana nonchè l'Associazione dei pescatori lariani. Come sempre in Italia  si continua a scaricare liquami di vario genere nelle acque pubbliche seguendo il principio fondamentale che le acque sono di tutti e quindi di nessuno e nel contempo nessun ente interviene ad eliminare detti inconvenienti. Purtroppo, continuando in questo modo, noi lasceremo  ai nostri nipoti un  bel ambiente degradato e irrecuperabile.

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