Il palazzo Municipale“Oltre la crisi, lavoriamo per cambiare passo”: è questo il titolo che il sindaco di Lecco Virginio Brivio ha scelto per le sue linee programmatiche, recentemente distribuite a tutti i gruppi consigliari.Una cinquantina di pagine contenenti tutti gli obiettivi, i principi e le linee di indirizzo alla base dei prossimi anni alla testa di Palazzo Bovara: dall’urbanistica al welfare, dalla cultura allo sport.“Non si governa una città da soli. Fare il bene della città significa avere il coraggio di compiere scelte che travalicano gli interessi di parte o le appartenenze politiche, perché una parte, per quanto ampia, di cittadini e di elettori, non può governare da sola senza rimanere attenta ai bisogni e alle richieste di chi, per diversi motivi, non si è voluto riconoscere nella proposta che ha ottenuto il consenso elettorale. Occorre avere il coraggio di rivolgersi con semplicità e determinazione anche a quanti in quella proposta non si sono ritrovati, chiedendo loro di valutare e convergere laddove possibile” ha introdotto il primo cittadino."Ho ricevuto dal Sindaco le linee programmatiche di mandato per il quinquennio 2015-2020 e le ho inoltrate ai capigruppo affinchè entro 20 giorni essi possano restituirmi le loro eventuali osservazioni al testo, che invierò immediatamente al primo cittadino. - precisa il Presidente del Consiglio comunale di Lecco Giorgio Gualzetti - Scaduto questo termine, entro ulteriori 20 giorni convocherò un Consiglio comunale, nell'ambito del quale il documento dovrà essere approvato anche dall'organo collegiale. Per facilitare l'approfondimento delle azioni e dei progetti contenuti nelle linee programmatiche è stata prevista una seduta della commissione capigruppo per lunedì 11 gennaio, durante la quale i partecipanti potranno confrontarsi direttamente con il Sindaco sui contenuto del testo. Il tutto avviene nel rispetto di quanto disposto dall'articolo 14 dello Statuto comunale di Lecco".Questi alcuni dei passaggi chiavi contenuti nel programma ufficiale di Brivio, nel suo “contratto” con i lecchesi.QUALITA’ ED EFFICIENZAE’ stata fin da subito uno dei cavalli di battaglia del nuovo mandato: la riorganizzazione della macchina comunale.“La struttura gestionale deve essere messa nelle condizioni di volere, condividere, sviluppare e realizzare concretamente il cambiamento dei suoi processi di produzione, così che l’attività di ogni singolo dipendente e di ogni struttura avverta quotidianamente la tensione a supportare il programma dell’amministrazione” ha sottolineato ancora Brivio.Una partita decisiva per il primo cittadino, che dovrà far “digerire” ai dipendenti un modello organizzativo basato su “eliminazione delle rigidità delle strutture, incentivazione della condivisione dell’interdipendenza, valorizzazione e gratificazione delle risorse umane e flessibilità nel loro impiego, responsabilizzazione dell’esercizio delle funzioni dirigenziali in vista del conseguimento dei risultati e non solo della costruzione dei procedimenti”.Una “rivoluzione” che “equivale a dire che non esisteranno più organigrammi rigidi e immutabili, ma dotazioni flessibili e mutabili ogni qual volta l’analisi della contingenza suggerisca soluzioni organizzative diverse”.WELFARE, CASA E LAVORO“Nell’attuale congiuntura socio-economica, diventa prioritario per il Comune mettere al centro della sua azione non solo quanti si trovano in situazioni di particolare fragilità, ma anche tutte le persone che, pur in condizioni di “normalità”, si trovano oggi a fare i conti con i problemi della casa, del lavoro, della crescita dei figli, della cura dei familiari anziani o ammalati” si legge a pagina 16 delle linee programmatiche.“Il modello di welfare dei prossimi anni vedrà in campo sia il pubblico che il privato: L'interazione tra pubblico e privato sociale in particolare - ma con sempre maggiore coinvolgimento anche del settore privato tout court e associativo in alcuni progetti - è stata efficacemente attuata in questi anni e va rafforzata. Il tentativo è di costruire un modello di intervento nuovo e diverso per rendere davvero efficace ogni centesimo di spesa impiegato nell’aiuto alle persone in difficoltà e insieme pervenire alla rigenerazione delle risorse finanziarie impiegate.”INFRASTRUTTURE La sfida in questo settore sarà anzitutto quella di ripensare e rivalorizzare i tanti edifici di proprietà di enti pubblici presenti sul territorio cittadino e spesso “inutilizzati e/o sotto utilizzati”: “sono collocati in zone di interesse strategico, hanno proprietà frazionata fra diversi soggetti pubblici, sono utilizzati solo parzialmente. Un’analisi dell’insieme di questi immobili costituirebbe un importante e utile strumento per giungere ad una ridefinizione condivisa del loro assetto e delle loro funzioni, sulla quale far convergere le risorse presenti e future”.Un tema che si ricollega anche al progetto di ridisegnare la distribuzione degli edifici scolastici, sia di competenza comunale che provinciale.Tra le scommesse che il sindaco Brivio si è preso anche quella di rilanciare il lungolago, fratello minore di quelli che si possono vedere in altri comuni del Lario, “tirando la volata” al nuovo porto turistico. “Il lungolago rappresenta un polo cittadino di attrattività centrale nel disegno della Lecco del futuro” ha spiegato il primo cittadino. “Vogliamo realizzare tutte quelle infrastrutture che possono contribuire in maniera fondamentale a dare senso e vigore alla vocazione turistica della città. Una delle opere più importanti sotto questo punto di vista il porto turistico con l’annesso lido, un’opera che la città merita e a cui legittimamente aspira da tanto tempo”.L’insieme dei lavori si collegherà ad un’attenzione particolare per migliorare la vivibilità dei quartieri rispettandone le caratteristiche storiche e quelle più attuali dei residenti: anche la sicurezza della mobilità di pedoni, la realizzazione di una rete di percorso ciclopedonali, il mantenimento di un adeguato standard di fruibilità degli spazi pubblici e la disponibilità di adeguati spazi di sosta dovranno garantire ai quartieri di vivere meglio la quotidianitàE una sfida sarà anche quella di riutilizzare, ripensare e riappropriarsi degli spazi ferroviari che caratterizzano ancora oggi Lecco.AMBIENTEMontagna, Lago e città: queste le 3 aree individuate da Brivio: “considereremo, rispetteremo e valorizzeremo le bellezze e le potenzialità del territorio, ma sappia anche sfruttare le nuove e diverse opportunità di sviluppo e miglioramento che spesso si rischia di non cogliere tenendo gli occhi volti all’indietro”.Al via dunque – solo per fare un esempio - a progetti per la tutela ad esempio dei torrenti, anche nel tratto in cui attraversano l’abitato ma una maggiore naturalizzazione della città.TURISMO E CULTURALa ricetta per il vero decollo di Lecco come città turistica? Per Brivio l’ingrediente segreto sono proprio i lecchesI: “non possiamo, prescindere dalla realizzazione di una progettualità che aiuti a cambiare l’atteggiamento dei Lecchesi rispetto all’importanza del turismo per l’economia locale. La Città si affermerà ancora meglio turisticamente e l’Amministrazione cittadina potrà davvero produrre tutte e bene le potenzialità di cui dispone e potrà disporre, a condizione che la consapevolezza della vocazione turistica diventi e si affermi come patrimonio condiviso dei Lecchesi”.Per quanto riguarda la cultura il programma di Brivio punta tutto su un solo nome: Alessandro Manzoni, visto come leva su cui fare perno per il rilancio culturale di Lecco.SPORT“Esistono diversi impianti comunali per la pratica sportiva come il Tennis Club di Belledo, la Palestra di via Cantarelli, il campo sportivo di Germanedo, che sono affidati in gestione diretta alle associazioni, cui si aggiungono tutte le palestre scolastiche della Città” ha voluto sottolineare il Sindaco, ammettendo che oggi interventi in questa direzione sono più che mai irrinunciabili. “Molti di questi impianti presentano problematiche di diversa natura che ne limitano in qualche modo la più funzionale utilizzazione: carenza di spazi coperti, mancanza di omologazioni per le competizioni agonistiche gestita dalle diverse associazioni federali con la conseguenza che molte società possono utilizzarle per gli allenamenti, ma sono costrette a spostarsi fuori città per disputare le gare dei campionati cui sono iscritte, spazi inadeguati quando non anche strutturalmente deficitari, orari di utilizzazione non compatibili. D’altra parte la principale struttura pubblica dedicata alla pratica sportiva, il centro sportivo del Bione, costruito alla fine degli anni 60, necessita di un radicale costoso intervento di adeguamento e ristrutturazione, ma anche di interventi di carattere strutturale a causa del deterioramento degli immobili e degli impianti”.SCUOLA In fatto di istruzione Brivio ha annunciato una serie di “buoni principi” più che interventi precisi: miglioramento della qualità dell’offerta formativa, messa in sicurezza degli edifici scolastici, alternanza scuola lavoro, piena integrazione degli alunni svantaggiati e cosi via.
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Lecco, Brivio presenta le linee programmatiche: tra le ''promesse'' il porto e una riorganizzazione
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