Nel corso del 2014 il termovalorizzatore di Valmadrera ha bruciato 93,271 tonnellate di rifiuti, producendo 70.617.600 kWh di energia elettrica. Le emissioni derivanti dalla combustione di rifiuti rispettano tutti i parametri normativi, e grazie al miglioramento degli impianti è stato possibile abbattere del 10% gli ossidi di azoto (NOx). Silea Spa, società che gestisce l’impianto di Valmadrera – e si avvia ad essere il punto di riferimento per il ciclo integrato dei rifiuti negli 88 comuni della Provincia di Lecco – si è detta disponibile a promuovere ulteriori investimenti per il filtraggio delle emissioni, e uno studio sul terreno circostante.Mauro Colombo e Marco PeverelliQuesti alcuni dei dati emersi durante il consiglio comunale di Valmadrera, nel quale l’amministratore unico di Silea Mauro Colombo e il presidente del Comitato tecnico scientifico Mario Raimondi hanno illustrato la relazione annuale riferita al 2014. Presenti tra il pubblico alcuni referenti del Coordinamento lecchese rifiuti zero.Durante il confronto con gli amministratori – non è mancata da parte della minoranza una critica sul fatto che la presentazione non è stata distribuita ai consiglieri prima dell’assise – la discussione si è incentrata sul futuro dell’impianto che, nella prospettiva di una progressiva riduzione dei rifiuti, dovrà guardare a nuove modalità di trattamento.Netta la presa di posizione da parte dell’amministrazione, soddisfatta dei dati illustrati ma che fin dal suo insediamento si è detta contraria ad un eccessivo aumento del tonnellaggio di rifiuti bruciati, e schierata dalla parte dei cittadini e della loro tutela.Andrea Eboli e Mario RaimondiIn merito al progetto del Teleriscaldamento, argomento oggetto di discussione da diverse settimane sul territorio nelle sedi istituzionali e non solo, l’assessore Giampietro Tentori ha sottolineato la necessità di avere informazioni certe sulla sua fattibilità, proponendo una riflessione sulla possibilità che esso possa non essere legato all’incenerimento dei rifiuti.Sono stati il tecnico Andrea Eboli, l’amministratore unico Mauro Colombo e il direttore Marco Peverelli a illustrare l’attività svolta dal termovalorizzatore. A partire dal dato sulla raccolta differenziata in Provincia di Lecco che, dal 1995 – quando Silea è diventata Spa – è cresciuta dal 20,1 al 60,8 %, determinando un calo dei corrispettivi da 77,95 € a tonnellata del 2010 ai 71,07 € a tonnellata del 2014.Presso l’impianto di Valmadrera è attivo un sistema di monitoraggio delle emissioni (S.M.E.) mantenuto in perfetto stato di efficienza, testato annualmente e verificato da un laboratorio esterno accreditato ACCREDIA, che provvede ad accertare l’accuratezza dei dati forniti. Vengono inoltre eseguiti numerosi controlli sugli effluenti liquidi e gassosi, così come sui rifiuti in ingresso e sui residui prodotti dal processo di combustione come le ceneri, le polveri abbattute dal filtro a maniche e i fanghi dell’impianto di depurazione delle acque.La media dei risultati in merito alle emissioni del termovalorizzatore è sempre risultata conforme ai limiti A.I.A. e ai limiti imposti dal D.Lgs. 46/2014.Ad essere cambiato nel corso degli anni è il potere calorifico dei rifiuti. “Oggi ne servono meno per produrre più energia. Per questo, nonostante con il rinnovo dell’Aia nel 2014 ci sia stata data la possibilità di lavorare al massimo carico termico, abbiamo bruciato 93,271 tonnellate di rifiuti” ha spiegato Colombo. Il massimo carico corrisponde a circa 98.000 tonnellate.Per quanto riguarda il comune di Valmadrera, i rifiuti raccolti nel 2014 sono pari a 5.000 tonnellate, con un aumento dei residuali, degli ingombranti, di frazione umida e carta, di rifiuti vegetali e legnosi, inerti e “speciali” come elettrodomestici, neon, spray, olii e batterie.“La raccolta differenziata è salita al 62%, è al di sopra della media provinciale” ha sottolineato Colombo, che ha introdotto l’argomento del Teleriscaldamento spiegando che, tra le prescrizioni previste nell’ambito dell’Aia concessa nel 2014, c’era quella di dotarsi di una centrale predisposta per tale progetto. “Abbiamo affidato tramite gara la progettazione, saranno poi i soci, cioè i comuni, a decidere in merito. Abbiamo chiesto loro di approvare l’affidamento della gestione dei rifiuti e dei servizi di igiene ambientale per 16 anni, questo perché guardiamo al futuro. Per questo abbiamo affidato ad una scuola agraria di Monza lo studio di fattibilità per una nuova tecnologia di trattamento a freddo dei rifiuti”. Per il 2016, ha spiegato Colombo, i soci hanno deliberato investimenti per 4,5 milioni di euro, di cui 4 saranno destinati al rinnovo degli impianti. “Un milione sarà utilizzato per un nuovo catalizzatore denox, per non dover fermare l’impianto quando l’altro quello esaurito deve essere rigenerato”.Donatella Crippa e Giampietro TentoriIl sistema del Teleriscaldamento, una “infrastruttura” come l’ha definita l’amministratore unico Silea, non deve essere per forza legata all’incenerimento dei rifiuti, ma può essere alimentata con fonti diverse come la biomassa, il gas, il solare termico e una pompa di calore che sfrutti le acque del lago.Se la realizzazione del progetto appare ancora lontana, è invece urgente la realizzazione di uno studio epidemiologico territoriale da affidare all’Asl. A sottolinearlo è stato Mario Raimondi, membro del Comitato tecnico scientifico unitamente a Giuseppe Castagna (entrambi nominati dal comune ) e a Marcello Rusconi nominato da Silea. “Il termovalorizzatore è un ospite scomodo ma ben gestito. I dati riferiti del 2014 sono quelli effettivamente rilevati, l’impianto ha lavorato senza intoppi e le concentrazioni delle emissioni sono ben al di sotto dei limiti di legge” ha spiegato Raimondi. “Ma è necessario uno studio epidemiologico, unitamente al potenziamento del filtraggio delle emissioni e una analisi puntuale del terreno nei territori limitrofi allo stabilimento. Due provvedimenti, questi ultimi, per i quali Silea si è detta disponibile ad attivarsi”.Il sindaco Donatella Crippa ha espresso molto chiaramente la posizione dell’amministrazione in merito. “Mi sono sempre detta contraria ad un aumento eccessivo del tonnellaggio di rifiuti bruciati, anche quest’anno non si supereranno le 95 tonnellate. Per noi la priorità è che l’impianto risulti sicuro, e che i cittadini vengano tutelati. Le emissioni risultano sotto i limiti di legge, ma è necessario uno studio epidemiologico sul quale ho insistito fin dalla mia elezione. Sarà promosso il prossimo anno” ha spiegato il primo cittadino valmadrerese. “Il monitoraggio che viene effettuato sulle emissioni è importante, ma bisogna analizzare anche le ricadute sul terreno. Se guardiamo al futuro, tra 15 anni incenerire i rifiuti non sarà più redditizio”.“La capacità di incenerimento della Lombardia è già superiore al fabbisogno” ha sottolineato l’assessore Giampietro Tentori. “Se si andrà nella direzione del Teleriscaldamento è necessario valutare con attenzione la sua fattibilità, anche nell’ipotesi che non sia legato all’incenerimento dei rifiuti”.Una presa di posizione, questa, accolta con un applauso da parte dei presenti.La relazione sarà illustrata anche in occasione del prossimo consiglio comunale di Civate, che ha approvato l’affidamento della gestione dei rifiuti con un emendamento per stralciare il progetto.
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