Dopo Chiuso e Bonacina, anche i rioni di Laorca e Malavedo fanno sentire la propria voce per impedire la chiusura della scuola elementare Pio XI, che per il secondo anno consecutivo sta vivendo il concretizzarsi dell'impossibilità, a settembre, di avviare una classe prima.Un problema che inciderebbe negativamente sull'intero rione poichè, secondo i cittadini, la chiusura del plesso porterebbe all'impoverimento dell'intero quartiere, costringendo i genitori a rivolgersi ad altri istituti per dare ai propri figli la possibilità di iniziare serenamente un percorso di studi.Ciro Comini (papà di un alunno e promotore del comitato) e Cristiana Achille (rappresentante classe 2^)Per impedire che ciò accada Laorca e Malavedo hanno dato vita al comitato "Io Amo La Mia Scuola - Io Amo Il Mio Rione", che nella serata di giovedì 21 aprile si è riunito per la prima volta di fronte ai genitori della primaria Pio XI e agli abitanti del quatiere, con lo scopo di informare tutti quanti dei passi compiuti fino ad oggi e raccogliere firme per salvare la scuola elementare."Appena abbiamo avuto la risposta ufficiale del numero degli iscritti, abbiamo chiesto subito un incontro con l'Assessore all'Istruzione Rizzolino, uno con il sindaco Brivio e uno con il provveditore Volontè. L'assessore ci ha messo a conoscenza di quali sono i numeri dell'ufficio anagrafe delle proiezioni a partire da quest'anno per i prossimi 5-6 anni a Lecco e dintorni, sostenendo che non essendoci i numeri per coprire i numeri su tutti i plessi piccoli l'amministrazione si trova a dover rivedere il piano dell'offerta formativa, e quindi inevitabilmente ci sarà una razionalizzazione" ha spiegato Cristiana Achille, tra i promotori del comitato.L'idea dell'amministrazione, secondo quanto dichiarato, sarebbe dunque quella di chiudere le scuole di Laorca, Bonacina, Malnago e Chiuso perchè a pochi km di distanza esiste un'altra scuola, nel caso specifico San Giovanni, che dal punto strutturale avrebbe la potenzialità per poter assorbire un'altra eventuale classe che si dovrebbe formare."Il nostro problema non è di fare due km in salita o in discesa in più, ma è che se in una circoscrizione come la nostra togliamo anche la scuola, ci impoveriamo a tal punto che non rimane più niente. La scuola costituisce una prezenza di civiltà, di cultura e di persone fisiche presenti che popolano il rione e il circondario" ha aggiunto Cristiana. Dopo un confronto non soddisfacente con l'ass. Rizzolino, i cittadini hanno così incontrato il sindaco Brivio, il quale avrebbe riferito che non risulta siano state prese delle decisioni in merito a quale debba essere il futuro di questi plessi piccoli, ma che ovviamente una razionalizzazione dovrà essere prevista. Nessun rione vale più di un altro però, perciò la decisione riguarderà tutti i plessi in questione e non solo alcuni.Ora quindi si è in attesa dell'incontro con il provveditore, in programma per mercoledì 27 aprile.Nel frattempo il comitato continuerà a raccogliere firme, con l'obiettivo di fare sentire la propria voce e tentare di rimandare la richiesta di chisura della scuola."Abbiamo l'impressione che le istituzioni abbiano reagito a questo nostro impegno. I parametri su cui si decide la chiusura di una scuola sono: struttura funzionante, offerta formativa valida e continuità. A noi è mancata la continuità, ma per un boicottaggio nei confronti della scuola. Bisogna cercare di vincere la reticenza di tutti quei genitori che non si iscrivono per paura che le cose non vadano. Il nostro tentativo ora è dare maggiore eco a questa iniziativa, è importante fare capire che ci siamo, sennò il supporto delle istituzioni viene a mancare" ha spiegato Ciro Comini, genitore e promotore del comitato.Benchè strutturalmente sia in buone condizioni, la scuola però ancora oggi è priva di una palestra. Proprio per questo, tra i progetti del comitato c'è anche una raccolta fondi per la messa a norma del locale di proprietà comunale in via Bolis, oggi inagibile, da adibire come aula sportiva. Altre risorse verranno invece investite per iniziative di dopo scuola o tempo libero che in qualche modo possano rendere più attrattiva la scuola.Tutte le proposte e le vicende intorno alla scuola Pio XI saranno comunque costantemente comunicate dai promotori ai cittadini, attraverso il sito www.scuolalaorca.com.Chi volesse invece aderire alla petizione può compilare e firmare gli appositi moduli che si trovano al bar dell'oratorio SS.Pietro e Paolo, al Bar Sole, al negozio di alimentari a Malavedo, presso lo studio medico del dottor Crotta.
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