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Valmadrera, Metastasi: il comune interromperà la prescrizione per mantenere il diritto al risarcimento, si attende l’esito del giudizio. La minoranza lascia l’aula

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L’amministrazione comunale di Valmadrera invierà una formale “messa in mora” a tutti gli imputati coinvolti nel processo Metastasi - limitatamente all’associazione di tipo mafioso (articolo 416 bis del codice penale), corruzione (318) e turbativa d’asta (353) per quanto riguarda il bando del lido di Parè - al fine di interrompere i termini della prescrizione, poiché il diritto al risarcimento del danno da fatto illecito si prescrive a distanza di 5 anni dallo stesso. Non sarà intrapresa (almeno per il momento) alcuna causa civile, in considerazione del fatto che le sentenze non sono ancora passate in giudicato e per quella del Tribunale di Lecco non vi è stato il deposito delle motivazioni, ma si attenderanno gli esiti dei giudizi e la definitività delle sentenze.Donatella CrippaLa decisione, illustrata dal sindaco Donatella Crippa nel corso del consiglio comunale di questa sera, è stata votata in modo favorevole dai soli consiglieri di maggioranza, poiché gli esponenti di “Valmadrera Futura” – firmatari di una mozione respinta dagli amministratori – hanno abbandonato l’aula consigliare. Il documento della minoranza impegnava il sindaco, nell’interesse della comunità e a tutela dell’ente, a promuovere un’azione civile nei confronti di tutti i soggetti che nell’ambito del processo Metastasi abbiano con la loro condotta arrecato danno al Comune stesso. In risposta il primo cittadino ha letto in assise il parere dell’avvocato Stefano Pelizzari, richiesto dalla stessa amministrazione e assunto come atto proposto al consiglio. Proprio la richiesta di esprimersi in merito a tale parere, nella medesima seduta in cui è stato illustrato loro per la prima volta, ha spinto i consiglieri Elio Bartesaghi, Olivo Valsecchi, Giuseppe Castagna, Mariangela Moroni Vescovi e Brigida Benenati ad abbandonare il consiglio. “La nostra mozione non è un atto di accusa contro il sindaco, ma è stata proposta poiché in qualsiasi momento chiunque potrebbe presentare una richiesta di danni al comune di Valmadrera” ha sottolineato il consigliere Bartesaghi a seguito della lettura della mozione. “Alcuni dei soggetti assegnatari del bando per il lido di Parè hanno arrecato un danno di immagine, morale ed economico a questo comune, che a seguito dell’arresto dell’ex sindaco Marco Rusconi ha rischiato di essere commissariato. Se succederà qualcosa bisognerà pagare, sarebbe stato meglio costituirci nel processo come ha fatto Lecco. Chiediamo che sia promossa un’azione civile verso chi ha arrecato danno al comune”. L’ex primo cittadino valmadrerese è stato assolto dal reato di corruzione e condannato a 2 anni (pena sospesa e non menzione, oltre al pagamento di 1.000 euro di multa con l'esclusione della contestata aggravante) per turbativa d'asta nell'ambito dell’aggiudicazione della gestione del “pratone” di Parè. Da sinistra Olivo Valsecchi, Brigida Benenati, Elio Bartesaghi, Mariangela Moroni Vescov, Giuseppe CastagnaDonatella Crippa ha ribadito in consiglio il proprio personale parere, già espresso a seguito della pronuncia di tale sentenza, sull’onestà del suo predecessore, auspicando che egli possa chiarire la sua posizione nei successivi gradi di giudizio. “Abbiamo ritenuto opportuno chiedere un parere tecnico allo stimato penalista Stefano Pelizzari per verificare nel modo più oggettivo possibile la sussistenza della legittimazione in capo al comune, a richiedere ai soggetti imputati in questo procedimento penale il risarcimento di eventuali danni patiti, sotto il profilo della fondatezza e in termini di opportunità” ha spiegato il sindaco. Nel suo scritto l’avvocato Pelizzari ha ricostruito le imputazioni alla base del processo che ha accertato la presenza, sul territorio lecchese, di una “locale ‘ndranghetista”, specificando come l’ente pubblico che – nel caso specifico – ha indetto la gara sia legittimato a costituirsi parte civile oppure a promuovere una azione civile.  I consiglieri di maggioranza“Tenuto conto che le sentenze non sono ancora passate in giudicato (per quella del Tribunale di Lecco non vi è neppure stato il deposito delle motivazioni), agire in giudizio ora sarebbe inopportuno in quanto i successivi gradi di giudizio potrebbero mutare il quadro di riferimento della responsabilità di ogni singolo imputato (anche per l’effetto di un possibile appello del Pubblico Ministero nel rito ordinario). Intraprendere ora una causa civile è sconsigliabile in quanto il carattere provvisorio delle statuizioni di condanna e di assoluzione suggerisce di non esporre l’Ente ai costi di un giudizio civile nei confronti di soggetti non ancora giudicati in via definitiva” ha spiegato il sindaco leggendo il parere del legale. “Appare più prudente attendere gli esiti dei giudizi e la definitività delle sentenze, al fine di invocare, in caso di accertamento di responsabilità, l’efficacia delle pronunce ex art 651 cpp: tale norma prevede che la sentenza penale irrevocabile di condanna pronunciata in seguito a dibattimento (e ad abbreviato) ha efficacia di giudicato nel giudizio civile quanto all’accertamento della sussistenza del fatto, della sua illiceità penale e quanto all’affermazione che lo abbia commesso l’imputato. Il diritto al risarcimento del danno da fatto illecito si prescrive in cinque anni dal fatto. Nel frattempo è pertanto necessario interrompere la prescrizione mediante l’invio di una formale messa in mora”. Donatella Crippa ha quindi chiesto ai consiglieri di minoranza di ritirare la propria mozione, assumendo quale atto del consiglio il parere dell’avvocato Pelizzari. Valmadrera Futura lascia il consiglio“Non ritiriamo la mozione, e la questione da voi proposta non è all’ordine del giorno del consiglio di oggi” ha risposto Giuseppe Castagna. “Nel suo parere l’avvocato, che ha fornito una consulenza pagata dai cittadini, riconosce il diritto al risarcimento del comune. Abbiamo bisogno di tempo per analizzare il documento e poterci esprimere in merito, voi avete fatto passare 44 giorni prima di darci una risposta alla mozione”. Mariangela Moroni Vescovi, sottolineando come oltre a Rusconi (per il quale si condivide il giudizio sulla buona fede) sono coinvolte nel processo persone che hanno ricevuto condanne ben più gravi, ha ribadito la necessità di avviare un’azione civile per dare una risposta netta a chiunque chieda i danni al comune di Valmadrera. I posti dei consiglieri di minoranza, rimasti vuotiTutti i consiglieri di maggioranza, che si sono espressi sulla mozione – come richiesto da Giuseppe Castagna – con appello nominale, l’hanno respinta. I consiglieri di Valmadrera Futura hanno quindi abbandonando l’aula, lasciando la sola maggioranza ad esprimersi in modo favorevole sull’assunzione del parere dell’avvocato Pelizzari quale base per l’invio della messa in mora che interrompa i termini della prescrizione e garantisca al comune il diritto al risarcimento del danno.

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