Gustavo Gnecchi aveva raggiunto il massimo della sua popolarità nel 1956, quando conduceva “Lascia o Triplica”, il gioco lecchese a quiz del sabato sera, al teatro dell’oratorio San Luigi di Lecco centro, che copiava l’enorme successo televisivo di “Lascia o Raddoppia”, la trasmissione di Mike Bongiorno che ha fatto conoscere agli italiani il “piccolo schermo”.Gustavo Gnecchi a “Lascia o Triplica” con la valletta Gisella StefanoniGustavo Gnecchi è deceduto all’età di 88 anni, a Vimercate, dove risiedeva ormai da decenni, quando non era negli Stati Uniti, presso la figlia coniugata vicino alla “Grande Mela”. Era nato nel quartiere lecchese di Rancio e nell’immediato dopoguerra 1945; aveva esordito come presentatore di riviste, spettacoli di varietà, serate musicale e canore, un’attività che lo ha accompagnato per una lunghissima presenza tra oratori, circoli, dopolavori, associazioni rionali ed altro.A “Lascia o triplica” era affiancato dalla giovanissima valletta Gisella Stefanoni, di Mandello Lario, sorella minore di un campione del remo della Moto Guzzi, purtroppo scomparsa prematuramente. C’era l’orchestra del CRAL Moto Guzzi, diretta dal maestro Todeschini ed il complesso lecchese Azalea di Castello, diretto da Peppino Mazzoleni. Mezz’ora prima dell’inizio dello spettacolo il teatro del San Luigi (non ancora chiamato “del Sagrato”; lo sarà dopo il restauro del 1958) era gremitissimo di pubblico, per seguire il gioco quiz sul palcoscenico, intervallato da musica e canzoni.Gustavo Gnecchi, re Resegone nel 1996, nel cortile del palazzo municipale di LeccoGustavo Gnecchi è stato anche alla ribalta del Carnevalone lecchese dell’ELMA. Re Resegone nel 1958, tornò ad essere il monarca della settimana grassa nel 1996, quando venne affiancato da Lilly Pozzi come regina Grigna. Gustavo Gnecchi deve anche essere ricordato in quanto durante i suoi lunghi soggiorni negli Stati Uniti, presso la famiglia della figlia, riuscì a rintracciare nell’immensa metropoli di New York il paracadutista USA Luis Biagioni, con parenti toscani, che nel 1944 era stato lanciato in missione segreta sulle montagne tra Bergamo e Lecco. Riuscì a nascondersi nella casa al Garabuso di Acquate delle quattro coraggiose sorelle garibaldine Villa, dove però fu purtroppo scovato durante un rastrellamento nazista. Portato in campo di prigionia, rientrò negli USA a fine guerra e non aveva dimenticato certo Lecco e le vicende relative. Consegnò a Gustavo Gnecchi un’importante testimonianza ricordo di quelle giornate vissute con grande coraggio nel cielo più alto della libertà.Il palcoscenico di “Lascia o Triplica” con la cabine nella quale il concorrente rispondeva alle domandeIl funerale di Gustavo Gnecchi verrà celebrato martedì, con orario ancora da fissare, nella chiesa parrocchiale del quartiere lecchese San Giovanni.
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