I rombi dei motori che ruggiscono nell'aria, le auto da rally e storiche in bella mostra esposte per tutto il lungolago, i piloti che discutono, si confrontano, si 'perdono' nel loro mondo a due o quattro ruote: c'è da scommettere che il piccolo Michy, lassù nel cielo, quest'oggi abbia fatto carte false per accaparrarsi un posto in prima fila e godersi lo spettacolo organizzato proprio per lui. Il 'Michy motor day', come è stato chiamato l'evento che ha richiamato curiosi e appassionati di motori ad Abbadia, è stato indetto per ricordare il piccolo cittadino del paese lariano scomparso lo scorso 26 novembre a causa di un sarcoma osseo. Il piccolo Michele BarrraQuindici mesi di sofferenza nel fisico e nel cuore, durante i quali Michele ha a poco a poco perso la capacità di correre, di dare un calcio a un pallone, di condurre una vita 'normale': a tu per tu con l'agonia, però, Michy non ha ceduto a quel destino infame la sua passione più grande, quelle moto e le auto da rally che l'hanno accompagnato fino alla fine, infondendogli coraggio nell'affrontare la malattia e rinnovando il lui la voglia di vivere. Perché 10 anni sono troppo pochi per morire, ma abbastanza per appassionarsi, per conoscere l'amore viscerale verso qualcosa che in qualche modo ci appartiene: per Michy, è evidente, quel 'qualcosa' erano i motori. A lui, che desiderava tanto pilotare la wrc, effettuare passaggi spettacolari e diventare un eroe di quel mondo che sentiva come proprio, papà Stefano e i tanti amici piloti che hanno permesso al piccolo sognatore di toccare con mano le macchine dei suoi desideri, hanno regalato questa giornata speciale, con protagonista le auto da corsa, le moto, i modellini e sullo sfondo la bellezza di stare insieme, di pranzare in compagnia nella bellissima cornice del giardino parrocchiale.[GALLERYCENTRALE] Tanta la gente che ha risposto al richiamo della festa e del ricordo, e tra loro anche molti bambini, amici, compagni, conoscenti di Michele che lo hanno ricordato come l'amico che gli ha insegnato che 'si può essere felici anche nei momenti difficili', come hanno scritto sui tanti cartelloni sparsi qua e là per il lungolago abbadiese. Durante la S.Messa delle 10.30, don Vittorio ha fatto riecheggiare il suo nome giovane, la sua troppo breve esistenza che, strappata, ha lasciato tanto vuoto e dolore, ma anche la speranza di una vita eterna, 'un Aldilà dove non si muore più, dove Dio Padre ci terrà sempre con sé'. Per mamma Paola e Papà Stefano, poi, i fedeli si sono riuniti in preghiera chiedendo che questi 'possano trovare la forza per superare questo momento di sconforto'. All'uscita dalla chiesa, i motori continuavano a rombare, i piloti a confrontarsi e i bambini a divertirsi a bordo delle jeep elettriche che 'giravano' sulla pista allestita in Piazzale Chiesa Rotta. Alle 11.30, poi, è stata la volta dello show dei 'grandi', con i due piloti nostrani e pluricampioni d'Italia e d'Europa, Emanel Angius e Matteo Grattarola, che si sono esibiti con le loro moto da trial in acrobazie mozzafiato, in uno spettacolo da non perdere che si riproporrà anche questo pomeriggio, alle 16.30, prima della simulazione di intervento del Soccorso degli Alpini di Mandello, a cui saranno destinati i fondi oggi raccolti per l'acquisizione di immobilizzatori pediatrici per autoambulanze. Matteo Grattarola e Emanuel AngiusTra lo stupore della gente, tra lo scalpitare dei bambini emozionati ed eccitati, tra una sgommata e l'altra, a ben guardare si può essere certi che ci fossero anche gli occhi ridenti di Michele: è la sua passione che, oltre le leggi della vita, lo tiene attaccato a questo mondo.
↧
Abbadia: rombo dei motori e 'prodezze' su due ruote per ricordare Michy, attraverso la sua passione
↧