Un bilancio comunale equilibrato e “realistico”, in cui le aliquote per l’applicazione di Tasi, Imu e Irpef rimangono invariate (mentre la tassa rifiuti sarà meno onerosa per i privati e più cara per gli esercizi commerciali) e vengono mantenuti i servizi per i residenti, con un occhio di riguardo alle emergenze sociali in crescita. In questi termini è stato presentato e approvato, durante il consiglio comunale di mercoledì 30 marzo, il bilancio di previsione 2016 del comune di Malgrate. Consiglieri di maggioranza Contrari i consiglieri di minoranza, che hanno presentato due emendamenti (uno dei quali dichiarato inammissibile, l’altro respinto) per chiedere l’utilizzo di parte dei dividendi delle società partecipate per intervenire sull’Irpef, e lo stanziamento di una quota delle entrate previste dalla tassa di soggiorno per la manutenzione di alcune aree verdi pubbliche. La minoranza ha votato contro anche al Dup, Documento unico di programmazione illustrato in una precedente assise. L’assessore esterno Elisa Corti, sottolineando il fatto che è stata rispettata la prima scadenza indicata per l’approvazione del bilancio di previsione (quella della fine di marzo), ha illustrato il contenuto delle delibere oggetto di discussione. Per il 2016 a Malgrate viene confermata l’aliquota Tasi del 2,3 per mille per le abitazioni “di lusso” e il 2 per mille per negozi e altri esercizi commerciali. Il gettito previsto è di 61.000 €, mentre il mancato gettito delle abitazioni principali (esenti, unitamente ai terreni agricoli) viene riequilibrato grazie a trasferimenti statali. La minoranza si è astenuta sulla Tasi, mentre ha votato contro in merito all’Imu. Come ha spiegato l’assessore Corti, anche queste aliquote rimangono invariate: 0,99% per seconde case, terreni agricoli, aree fabbricabili (ad eccezione dei fabbricati rurali strumentali per cui è allo 0,2%), 0,35% per abitazioni principali di pregio, 0,76% per negozi e esercizi commerciali. Per l’Irpef sono state allo stesso modo confermate le aliquote già stabilite, in base agli scaglioni di reddito: 0,4% fino a 15.000 €, 0,45% tra 15.000 e 28.000 €, 0,65% tra 28.000 e 55.0000 €, 0,79% tra 55.000 e 75.000 €, 0,8% oltre i 75.000 € annui, con una soglia di esenzione fino a 8.000 €.Flavio Polano e Elisa CortiIl consigliere di minoranza Ambrogina Maggi ha sottolineato che la soglia di esenzione è troppo bassa, e che questi valori vanno a penalizzare le famiglie del paese. “Si tratta di scaglioni progressivi ed equilibrati. Il gettito è garantito in gran parte dalla quota entro i 15.000 € di reddito, che pagano tutti” ha risposto l’assessore Corti, che ha messo a confronto Malgrate con gli altri paesi del circondario lecchese. “Calolziocorte e Pescate applicano lo 0,5% in questa fascia, Galbiate e Oggiono lo 0,6%. Solo Valmadrera è allo 0,4% come noi, ma poi incrementa maggiormente lo scaglione successivo”. Il sindaco Flavio Polano ha espresso la volontà di portare queste aliquote Irpef – che hanno raccolto il voto contrario della minoranza - fino alla fine del mandato. Leggere variazioni in vista invece per la Tari (tassa rifiuti), che va a coprire costi simili a quelli dello scorso anno ma che è influenzata da un calo complessivo di metri quadri commerciali assoggettati. “Alcuni negozi hanno chiuso i battenti, altri ci hanno fatto presente una indicazione non corretta nelle metrature. Il calo della superficie assoggettata ha fatto aumentare lievemente le aliquote” ha spiegato l’assessore. “Non ci saranno invece sorprese in negativo per le famiglie, che anzi andranno incontro ad una riduzione degli importi”. In merito al bilancio, Elisa Corti ha sottolineato che “gli oneri di urbanizzazione e i costi di costruzione non sono stati applicati alla parte corrente, e abbiamo scelto di mettere a bilancio solo una parte (20.000 €) dei dividendi da società partecipate previsti, da devolvere per esigenze legate al settore del sociale”. 30.000 € l’incasso previsto dalla “tassa di soggiorno” (quota che ogni visitatore di passaggio negli alberghi del paese deve versare) per il primo anno in cui andrà a regime, da devolvere per i settori del turismo e della cultura. I consiglieri di minoranza; da destra Ambrogina Maggi, Michele Peccati, Maurizio Bono, Francantonio CortiProprio su questi due aspetti si sono concentrati gli emendamenti presentati dai consiglieri di minoranza. Michele Peccati ha chiesto di utilizzare parte dei dividendi delle società partecipate del comune (l’entrata annuale si aggira sui 70.000 €) per abbassare il carico dell’Irpef sui cittadini. Una proposta, la sua, giudicata inammissibile con la motivazione che si tratta di entrate non certe (non è ancora stato deliberato in merito) e che potrebbero quindi compromettere gli equilibri di bilancio. Accettato ma respinto, invece, l’emendamento di Ambrogina Maggi che ha chiesto di devolvere parte dell’incasso della tassa di soggiorno per la manutenzione delle aree verdi di Via Stabilini e Via Gaggio. “Per ora non effettueremo modifiche, ma non è detto che in corso d’anno non si agisca in questo senso” ha spiegato l’assessore Corti, sottolineando come le nuove esigenze in ambito sociale riguardano spese importanti per affidamenti cui il comune non può sottrarsi. Flavio Polano ha parlato di un bilancio di previsione “realista”, che non prevede incrementi nelle tasse e garantisce i servizi per i residenti, pur con i pochi spazi di manovra lasciati liberi da normative vigenti e Patto di stabilità. I quattro esponenti della minoranza consiliare hanno votato contro il bilancio e il Documento unico di programmazione.
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