Uno “spreco di soldi pubblici”, un cantiere che attende da anni di essere sbloccato ma sul quale il Provveditorato alle opere pubbliche, nonostante le ripetute sollecitazioni da parte della Prefettura lecchese, non ha ancora dato una risposta. Stefano SimeoneLa struttura come appare oggiNon nasconde il suo sdegno il capo di Gabinetto lecchese Stefano Simeone per il cantiere della “nuova” Prefettura cittadina di via XI Febbraio, visitato lo scorso giugno dall’onorevole Gian Mario Fragomeli che aveva espresso la ferma volontà di risolvere la situazione entro la fine del 2015. Ma nulla si è mosso in questi mesi, e il cantiere appare oggi senza vita. La rete che delimita il cantiere sul retroAlcune delle finestre aperte“Si tratta di soldi pubblici, da parte della Prefettura ci sono state più sollecitazioni in merito, ma non è giunta alcuna risposta” ha spiegato Simeone. “Ciò che finora è stato fatto va perlomeno protetto con delle cerate dalle intemperie, così l’intera struttura rischia di degradarsi. Auspico che possa essere trovata una soluzione, molto denaro si è già sprecato. Forse se avessimo avuto una sede terminata per la Prefettura, le decisioni in merito alla riorganizzazione degli uffici in un’ottica territoriale più ampia sarebbero state diverse”.Ponteggi sul retroI locali dell’ex Poliambulatorio (la cosiddetta “ex mutua”) appaiono incompleti, con fili elettrici ben visibili all’interno dei locali e coperture in plastica che hanno ceduto in alcuni punti. L’appalto per la ristrutturazione dell’immobile risale al 2008, i lavori hanno preso il via nel 2010 ma non si sono ancora conclusi. Sebbene la struttura esternamente appaia ristrutturata, è evidente che l’area esterna e l’impiantistica sono ancora da completare. Nel frattempo per lo stabile attuale la spesa per l’affitto annuale ammonta a 350.000 €.
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