Non si ferma l'afflusso dei migranti di origine pakistana nella città di Lecco. Smantellato il “bivacco” dinnanzi all'ingresso dell'ex Tribunale, ora alcuni di loro sembrano aver trovato una nuova “sistemazione” nei pressi del posteggio a pagamento dell’area della Piccola, dove materassi di fortuna e coperte non passano certo inosservati. Sebbene in qualche occasione li si veda ancora vicino al cantiere del vecchio palazzo di giustizia – sono stati visti anche questa mattina seduti sui gradini - a seguito dello sgombero effettuato ad opera della Polizia locale non si sono più soffermati durante la notte.Il bivacco alla PiccolaGli arrivi via terra di queste persone, che nulla hanno a che fare con i richiedenti asilo accolti presso il Ferrhotel e il campo del Bione, sono costanti e continui da alcuni mesi, e la Prefettura è impegnata nel loro riconoscimento e avvio verso centri di accoglienza situati per lo più fuori Provincia. “Dal 5 novembre ad oggi sono 140 le persone arrivate in città via terra” ha spiegato il dottor Stefano Simeone, capo di Gabinetto della Prefettura lecchese. “Ad eccezione di tre famiglie iraniane, si tratta di uomini di origine pakistana. Capita che si siedano sulla scalinata dell’ex Tribunale, ma al momento nessuno dorme lì”.La struttura che offre loro un riparoMolto diversa appare la situazione alla Piccola, dove anche in pieno giorno è ben visibile a chiunque la presenza di un “bivacco” a pochi passi dai posteggi a pagamento riservati alle auto. “Abbiamo i dati e i contatti telefonici delle persone che man mano arrivano, spieghiamo loro che la situazione non può essere risolta dall’oggi al domani, ma che nel giro di qualche giorno saranno ricontattati per una possibile ricollocazione” ha spiegato Simeone. “Questo non può avvenire a Lecco città, perché non ci sono ulteriori posti disponibili. Oggi 6 persone, grazie a Telefono Donna, saranno trasferite in una struttura di Pasturo. Altre destinazioni vengono individuate in Provincia o in altri territori”.Fino a quando queste persone vengono indirizzate ad una nuova collocazione, devono sostanzialmente arrangiarsi per procurarsi il cibo e un giaciglio per la notte, il più delle volte ricavato appunto in luoghi all’aperto presenti in città. La scalinata dell'ex TribunaleRisale alla metà di marzo l’ultimo “sgombero” effettuato dalla Polizia locale di alcuni uomini che dormivano sulla scalinata dell’ex palazzo di giustizia. Gli arrivi continuano e prosegue l’impegno della Prefettura nel trovare loro una sistemazione. Nel frattempo i pakistani si “sistemano” altrove.
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