Marco GhezziSindaco e maggioranza stanno dimostrando, per l’ennesima volta, tutta la loro inadeguatezza. Prima hanno avvallato la decisione del dirigente scolastico di eliminare la prima elementare a Rossino, che in prospettiva avrebbe comportato la chiusura della scuola della frazione collinare; poi hanno fatto marcia indietro e sconvocato all’ultimo momento la riunione con i genitori, indetta proprio per “riorientare” verso altri plessi di Calolzio i loro bambini. Quindi hanno fatto trapelare che Rossino si potrebbe salvare ma solo accorpando le due prime del Pascolo. Col risultato scontato di far arrabbiare sia i genitori del Pascolo sia quelli di Rossino. Intendiamoci, le ragioni di Rossino e quelle del Pascolo sono altrettanto valide. Per i primi c’è l’esigenza di mantenere anche in collina, già priva di alcuni principali servizi, un punto di aggregazione e di riferimento pubblico (tralasciando tutti i problemi di trasporto), per i secondi il timore che una sola classe di oltre 30 componenti (tra cui anche alcune situazioni di disagio) sia difficile da gestire. Si può sommessamente dire che in Comune qualcuno avrebbe dovuto pensarci prima e non lasciar risolvere il problema, un po’ pilatescamente, a dirigenza scolastica e provveditore. Troppo facile cavarsela dicendo: “noi non centriamo, la decisione è della dirigenza scolastica”. Magari sperando che la chiusura per “decreto esterno” del plesso di Rossino avrebbe tolto le castagne dal fuoco all’Amministrazione. Da tre anni chiediamo un piano di riorganizzazione dei plessi scolastici che tenga conto della costante riduzione delle iscrizioni, ma che non significhi obbligatoriamente la chiusura di Rossino. E per tre anni ci hanno risposto che stavano raccogliendo dati e che presto se ne sarebbe discusso. Lo stesso ci hanno detto in Consiglio comunale non più tardi di un mese fa in occasione dell’approvazione del Bilancio. Solo parole. Ora i nodi sono venuti al pettine e chi non ha affrontato il problema per tempo dovrà renderne conto. A questo punto chiediamo l’immediata convocazione della competente commissione comunale. Tra l'altro, assessore e presidente ci dovranno spiegare perché anche questa volta le minoranze siano state tenute all’oscuro di tutta la questione. Evidentemente, l’esperienza (costellata di brutte figure) non ha insegnato nulla a questa Amministrazione.
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