In comandante provinciale Tenente Corrado Loero li ha definito “controlli che possono essere visti come old style” ma non per questo – soprattutto se condotti in una determinata maniera – non efficaci per raccogliere per esempio dati da incrociare ad altri per poi arrivare ad avere una panoramica completa su determinati contribuenti, specie quelli che viaggiano su “macchinoni” senza – in teoria – poterselo permettere stando alle dichiarazioni dei redditi sottoscritte. Nel corso del 2015 la Guardia di Finanza di Lecco ha effettuato così svariati servizi sulle strade del territorio, identificando come possessori di beni rilevatori di alta capacità contributiva 150 soggetti ed effettuando al contempo oltre 500 controlli sulla circolazione delle merci, di cui 100 inerenti a prodotti petroliferi. In tale settore sono così stati sequestrati poco meno di 3 mila chili di gasolio e simili in quanto in movimento senza i dovuti documenti accompagnatori. Ma non solo. Nel corso di tale attività le fiamme gialle – attenzionando piccole cisterne utilizzate per il trasporto di sostanza per il riscaldamento, hanno portato alla luce un “giro illecito” di materiale: non tutto il gasolio - secondo la tesi degli inquirenti - veniva infatti scaricato dove indicato dall’acquirente ma una parte dello stesso veniva truffaldinamente trattenuto per poterlo utilizzare ad uso personale o addirittura per essere poi rivenduto.Seguendo il percorso di quanto “rimesso sul mercato”, i baschi verdi della Tenenza di Cernusco Lombardone, sono così arrivati a “snatare” nel meratese una vera e propria stazione di servizio completamente abusiva che, in spregio alle più elementari norme di sicurezza, erogava il carburante sottratto agli ignari effettivi compratori, tramite una artigianale colonnina collegata – con una rudimentale ma assolutamente funzionale pompa – ad una cisterna interrata. “Non abbiamo le prove per dire che fosse aperta al pubblico” ha puntualizzato – presentando il bilancio complessivo del Comando per l’anno 2015 – il Tenente Loero. “Ma sicuramente quella stazione di servizio riforniva mezzo pesanti”, riconducibili alla stessa società che non versava tutto i gasolio richiesto e dunque ne tratteneva almeno una quota parte “ad uso interno”. A carico del responsabile della stessa ditta è scattata così una denuncia per contrabbando.Sempre al riguardo – per completare il capitolo – del contrasto alle frodi nel settore delle accise, anche lo scorso anno la Guardia di Finanza lecchese ha condotto sistematici interventi presso impianti di distribuzione stradale di carburante – questa volta quelli ufficiali - per riscontrare l’effettivo quantitativo erogato dalle colonnine, la qualità dei prodotti ed il rispetto degli obblighi in materia di corretta informazione all’utenza dei prezzi praticati. In tale ambito – seppur effettivamente qualche benzinaio abbia ammesso “dimenticanze” nell’aggiornamento degli importi – non sono state riscontrate – fortunatamente per gli automobilisti – frodi di particolare rilevanza.
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