Il giudice Salvatore Catalano ha condannato ad 1 anno e 4 mesi di reclusione (pena sospesa) un uomo e una donna accusati di tentata estorsione nei confronti di un mandellese in quale, tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013 aveva avuto proprio con quest'ultima una relazione extraconiugale. L'amante con casa a Mandello, durante la precedente udienza, ritenendosi parte offesa, aveva raccontato in aula della richiesta di denaro - 3.000 € - ricevuta dai due imputati, in cambio del silenzio circa il tradimento che altrimenti sarebbe stato rivelato a sua moglie e al suo datore di lavoro. In base a quanto ha riferito, la coppia lo avrebbe in più occasioni minacciato e infastidito telefonicamente, tanto che - esasperato da tali comportamenti - aveva confessato l’accaduto alla consorte e alle forze dell’ordine. Il Pubblico ministero Mattia Mascaro nella mattinata odierna ha chiesto per i due imputati la pena di 2 anni di reclusione e il pagamento di una sanzione di 400 €.L’avvocato difensore dell’uomo, Patrizia Guglielmana, utilizzando il termine “pittoresco” per definire l’intera questione, ha chiesto l’assoluzione perché il fatto non costituisce reato. “Si tratta della rivalità tra due persone per la stessa donna. La relazione extraconiugale era iniziata in chat e poi proseguita, lui aveva una moglie e lei un amante. Le molestie sono state reciproche, la parte lesa ha detto in aula di avere a sua volta minacciato i due imputati. Egli è stato risarcito, e sulle molestie è stata rimessa la querela. Non sussistono le caratteristiche per una imputazione di questa natura”. L’avvocato Stefania Brambilla, che assiste la donna, ha chiesto l’assoluzione perché il fatto non sussiste. “L’uomo in Rete si era spacciato per una persona giovane, il cui matrimonio era finito, dando alla mia assistita false aspettative. Non c’è prova della sussistenza dell’elemento soggettivo del reato” ha spiegato l’avvocato in aula. Il giudice Salvatore Catalano ha ritenuto i due colpevoli per la tentata estorsione all’ex amante della donna.
↧