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Lecco, Andrea Corti (Lega): ''l'ex banca è un dormitorio per profughi, adesso basta''

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Andrea CortiLe coperte, ben in vista da piazza Garibaldi, non lasciano dubbi: alcuni senzatetto - con ogni probabilità profughi - hanno trovato una sistemazione all'interno dell'edificio dell'ex Banca Popolare . Come è noto da alcuni mesi le scale d'accesso all'ex Tribunale sono diventate un punto di ritrovo per profughi (in particolare di origine pakistana) che si sono alternati a bivaccare nell'androne del "Cereghini". Ora, come dicevamo, anche lo storico edificio progettato dall' architetto Mino Fiocchi nel 1941 è usato come dormitorio.  Una sistemazione che non è passata inosservata. A denunciare la situazione è stato anche il consigliere comunale della Lega Nord Andrea Corti, che ha chiesto l'intervento di Sindaco e Prefetto. "Chiediamo una presa di posizione dura. Poco tempo fa davanti al Tribunale si trovava ancora un gruppo di profughi pachistani e il primo cittadino ha voluto scrivere una lettera alla Prefettura dicendo che a Lecco non c'erano più posti disponibili per accoglierli: eppure nel giro di un paio di giorni sono stati presi in carico come richiedenti asilo" ha spiegato il consigliere del Carroccio. "Per 3 notti al Tribunale non c'è stato più nessuno ma - ed è vergognoso - le coperte sono rimaste sulle scalinate, ben piegate come se si trattasse di un albergo". Le coperte nell'androne della banca in una foto scattata venerdì pomeriggioPoi, di nuovo, l'ex Palazzo di Giustizia è diventato ritrovo per altri stranieri: "Tempo qualche giorno sono comparsi ulteriori 14 stranieri, ai quali se ne aggiungono altri - ne abbiamo contati circa 6 - che dormono nel Palazzo della Banca. Bisogna intervenire perché ormai questi immigrati, che non sono rifugiati di guerra ma persone presenti da tempo sul territorio, sanno che se arriveranno a Lecco - dopo un periodo di soggiorno sulle scale del Tribunale - saranno inseriti nel circuito dei richiedenti asilo. Loro non hanno nulla da perdere: mal che vada passano 6 mesi "accuditi" dalle cooperative che invece hanno tutto l'interesse ad ospitare nel campo del Bione o nelle altre strutture più migranti possibile, perché sono una evidente fonte di guadagno" ha continuato ancora Andrea Corti. "Non si può andare avanti così. Lo dico sia per una città che vuole essere turistica sia per gli stessi immigrati che vivono in strada. Quando, l'anno scorso, sono arrivati i primi richiedenti asilo io sono stato tra i primi a voler sincerarmi delle loro condizioni e del loro trattamento. Diciamo basta a questa situazione, che non è dignitosa nemmeno per questi senzatetto che vivono accampati tra il tribunale e la banca".

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