Se non fosse per le tracce ben evidenti a terra e i danni causati alla pavimentazione, si farebbe fatica a crederlo: nei giorni scorsi i soliti ignoti hanno pensato bene di scorrazzare con alcune moto (o forse con un quad) nella zona pedonale che collega la biblioteca di Calolziocorte con la chiesa Arcipresbiterale, nei pressi del monumento ai caduti.Le tracce lasciate dagli pneumaticiLa gradinata e l'area verde che la costeggia sono state così utilizzate come vere e proprie piste da cross da qualche centauro alla ricerca di un po' di adrenalina. Al momento non si conoscono ancora i responsabili della "bravata" - se così si può definire - ma pare che si siano divertiti con vere e proprie gare di "scalata" del pendio, scorrazzando liberamente tra le aiuole e gli scalini dell'area che, ricordiamo, dovrebbe essere pedonale. A terra i segni non permettono dubbi: i solchi lasciati dagli pneumatici nella terra sono inequivocabili. Sgommate e accelerazioni hanno infatti rovinato il manto erboso. Ma non è tutto: le moto hanno anche rovinato parte della pavimentazione. Le ruote hanno infatti fatto crollare il bordo che delimita la zona del monumento e diversi sanpietrini sono stati divelti.La pavimentazione rovinataOra giacciono sparpagliati a terra, in attesa che gli addetti del comune li sistemino. Ovviamente a spese di tutti i contribuenti. Come dicevamo per ora non si è ancora riusciti a risalire ai responsabili: hanno agito nelle ore notturne, senza farsi "beccare" da nessuno. Ignota rimane anche la mano dell'autore che proprio qualche settimana fa si è divertito ad imbrattare con della vernice nera il monumento ai caduti. Che proprio non conosce pace. Venerdì sera poi in piazza Regazzoni - dunque a un centinaio di metri dallo stesso - alcuni vandali hanno dato fuoco ai mucchi di carta lasciati nei pressi della istituto paritario Caterina Cittadini, in attesa che venissero raccolti la mattina successiva dagli operatori ecologici.Il monumento imbrattatoUn vero e proprio rogo si è presto sprigionato vista la grande quantità di fogli di carta e cartone che erano ammucchiati: una colonna di fumo si è alzata e le fiamme sono divampate anche sul muro dove sono ancora visibili i segni. Fortunatamente alcuni residenti della piazza si sono accorti quasi subito di quello che stava succedendo e sono intervenuti loro stessi spegnendo le fiamme con alcuni secchi d'acqua, riempiti alla fontanella che si trova proprio a pochi metri. Ancora una volta la centralissima piazza Regazzoni è stata dunque al centro di vandalismi (già nei mesi scorsi era stata divelta una delle panchine e non si contano le lattine e le bottiglie di birra lasciate in terra o nella fioriera) ma questa volta la "bravata" poteva davvero fare parecchi danni.I segni del rogo in piazza RegazzoniLe fiamme hanno infatti lambito una cabina dell'Enel: fortunatamente il rogo è stato spento in tempo ma se fosse riuscito a intaccare il quadro elettrico le conseguenze sarebbero stati ben più gravi di un muro annerito."Purtroppo gli episodi di vandalismo ai danni del patrimonio di tutti non si fermano" ha voluto commentare l'assessore alla sicurezza Valentino Mainetti. "Nel bilancio recentemente approvato abbiamo per questo voluto finanziare nuove telecamere che saranno posizionate nei luoghi sensibili, tra cui proprio la Piazza Regazzoni. Uno strumento che da un lato sarà un importante deterrente ma dall'altro ci permetterà di risalire ai responsabili qualora ci saranno ulteriori eventi vandalici".
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