Marco CalvettiIntervengo a scoppio ritardato (contro natura, come direbbe il maschio Alfa-no, per i tempi dell'online) sulla vicenda Metastasi perché, nel tripudio di commenti post sentenza, ho preferito dare un'occhiata alle carte e fissare qualche punto fermo.E' sin troppo ovvio che il boccone più succulento, dal punto di vista mediatico, fosse la posizione del sindaco di Lecco Virginio Brivio.Infatti pur non essendo stato mai indagato né destinatario di un avviso di garanzia (roba da sentirsi discriminato visto l'andazzo della politica) ha tenuto banco con la sua foto utilizzata come civetta per catturare l'attenzione.Ho sempre scritto che a Brivio starebbe bene un'ammenda (che so, un mese di stipendio) per ingenuità. Voglio essere chiaro: mi riferisco alla sua leggerezza nel voler regalare a un collega amico suggerimenti e istruzioni per una pratica rivelatasi non propriamente burocratica. Come l'inchiesta ha poi dimostrato.La presunta falsa testimonianza è tutta da accertare e comunque non ha inciso sullo sviluppo del processo. Ho un'idea precisa, ma me ne guardo bene dall'anticipare il pronunciamento del magistrato.L'inchiesta Metastasi, con quella dicitura così sinistra, ha aperto uno squarcio da brividi nella nostra provincia. Guai a sottovalutarla, anche se il reato più grave, quello dell'associazione a delinquere, ha colpito solo quattro degli indagati iniziali. Ciò non significa che debba essere derubricata “ai quattro amici al bar”.Mi ha sorpreso l'atteggiamento della Lega Nord che proprio in queste settimane appena apre bocca lascia immaginare una fioritura di dentiere scadenti. La richiesta di dimissioni di Brivio mi fa ridere, specie se caldeggiata da un partito che ha in casa il mariuolo Rizzi (come l'avrebbe chiamato Craxi) braccio destro del presidente Maroni, scoppiato in lacrime dopo l'arresto del fidatissimo protagonista della riforma sanitaria lombarda. Ingenuo anche Maroni? Certamente sì. Allora è bene che i politici onesti s'ispirino al Vangelo che raccomanda il candore delle colombe e l'astuzia dei serpenti.Non dimentichiamo che Brivio, in pieno subbuglio giudiziario, è stato rieletto sindaco dai lecchesi.Non è che la Lega vuole tornare al voto perché ha un altro Negrini di turno che gli faccia rimediare una nuova figura barbina, a suon di dimissioni e 740 annunciati e poi azzerati. In chiusura voglio condividere il commento del direttore di questa testata almeno per la parte relativa alla condanna dell'ex sindaco di Valmadrera Marco Rusconi. Hai ragione Claudio, di che hanno da gioire la sindaca Crippa e l'ex senatore Antonio Rusconi davanti a una condanna per un “reato tipico del pubblico amministratore “? C'è una filiera solidaristica valmadrerese che non mi convince, specie quando davanti all'arresto dell'amico e collega mette in scena una fiaccolata, neanche si trattasse di un ostaggio politico. Semmai mi sono stupito che nella sentenza non sia comparsa la menzione al casellario giudiziario.Forse una luce tra le ombre ancora annidate nell'intera vicenda potrebbe arrivare dal processo d'appello del 22 marzo che vedrà protagonista l'ex consigliere comunale Ernesto Palermo.
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