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Lecco: al CineTeatro Cenacolo Francescano tre spettacoli

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Durante la settimana dal 13 al 20 tre spettacoli teatrali saranno promossi al CineTeatro Cenacolo Francescano di Lecco, che possono essere occasione di divertimento, di riflessione e anche un modo di stare insieme.Il primo spettacolo è previsto per  domenica 13 dicembre (ingresso 2 euro) alle ore 21 quando la compagnia “Gli Eccentrici Dadarò” porterà in scena “UN’ALTRA NINA”.Monologo per due: un’attrice e un personaggio, un fantasma, ma a volte, in teatro, i fantasmi sono “più vivi e più veri d’ogni cosa viva e vera” .Attraverso atmosfere rarefatte e momenti comici, il pubblico diventa partner intimo di un dialogo che tocca profondamente il tema del mistero dell’uomo e delle sue scelte, il mistero di questa insanabile e commovente sospensione tra terra e cielo, tra richiamo verso l’alto e bisogno di radici, celebrando così l’Amore per la vita che seduce e spinge oltre, fino ad affermare con Cechov: “Com’è tutto meravigliosamente mescolato in questa vita..”Storia Un treno. Un biglietto del treno. Uno spettacolo da fare prima di partire. Una scommessa da giocare fino in fondo. Una storia di Amore e Amore.“Il lavoro di Rossella e Fabrizio sul ruolo di Nina Zarecnaja rappresenta non solo l’apposizione di una firma stilistica di quest'attrice e questo regista sul loro teatro, ma, ancora più importante, li ha profondamente cambiati artisticamente e umanamente, arrivando così a segnare una sorta di contratto spirituale tra la loro vita e la loro vocazione artistica. Guardi per pochi attimi il lavoro di Rossella, e, di lì in avanti, in qualsiasi istante, vedrai come, attraverso la trasparenza dell'attrice, ti è improvvisamente rivelato il personaggio vivo di Nina, e contemporaneamente, attraverso il ruolo di Nina, c'è la vita vera di Rossella. No, questo non nasce semplicemente da una tecnica di lavoro dell'attore sopra un ruolo, è il risultato di una vita intera che il personaggio, l'attrice e il regista hanno vissuto insieme per più di 10 anni.”M° Jurij Alschitz Il 15 dicembre, con uno spettacolo teatrale, si conclude questa proposta che il Cenacolo Francescano dedica alla preparazione del Giubileo Straordinario della Misericordia che Papa Francesco ha aperto l’8 dicembre entrando nella Basilica di San Pietro attraverso la Porta SantaAlle ore 21 potremo assistere allo spettacolo teatrale di e con Lucilla Giagnoni dal titolo “La misericordia”. Carità: bellezza e nutrimento dell’Umanità. “Amerai il prossimo tuo come te stesso”. “Beati i misericordiosi, perché riceveranno Misericordia”.La Misericordia è beatitudine e virtù. “Amerai il prossimo tuo come te stesso” oggi dagli esegeti viene anche tradotto con: “Amerai il prossimo tuo perché è come te stesso”. C’è uno specchiarsi reciproco nell’Amore, nella Carità, nella Misericordia che nasce dal primo specchiarsi di Dio con l’Umano, del primo uomo con la prima donna, della madre col figlio attaccato al proprio seno.Così Lucilla Giagnoni spiegava questo suo spettacolo in un’intervista.Il suo racconto parte  dalle beatitudini, “belle leggi”, per radicarsi nelle virtù. «Ma che cosa sono poi mai, ha detto Lucilla, se oggi dovessi raccontarle a mia figlia adolescente, che ama i supereroi come X Man e Capitan America? Sono come i superpoteri, se le sfrondiamo dall’aspetto un po’ antico delle parole, se andiamo a scoprire quello che custodiscono». Ecco che, come dice San Paolo, la più grande di tutte è la carità, «cioè l’amore» aggiunge Lucilla Giagnoni. E frutto dell’amore è la misericordia, una virtù, sottolinea l’attrice “femminile, teatrale e civile”. Femminile, perché nasce dalla capacità di saper accogliere e poi dare alla luce, come fa ogni madre, con dolore, come ha raccontato Lucilla Giagnoni rievocando con pathos il parto di Maria. E così la misericordia chiede di «fare spazio dentro di sé, accogliere l’altro, ciò che è diverso da noi», per poi separarsene di nuovo, ma continuando ad amarlo, come una madre con il figlio. Così la misericordia è accoglienza e perdono. Teatrale, perché “a specchio”. «Beati i misericordiosi, perché riceveranno misericordia – o ancora meglio con il passivo, saranno misericordiati. Non perché per dare bisogna ricevere, ma perché ognuno di noi sa di poter contare sulla misericordia di Dio, un dono più grande». A specchio anche perché «ogni uomo è dotato di empatia, sa mettersi nei panni dell’altro, condividere la gioia e il dolore». E civile infine perché crea relazioni, crea unità, alimenta la capacità di stare bene insieme, una capacità sulla quale si fonda la vita civile. Il percorso di Lucilla Giagnoni ha attraversato–come è nel suo stile – i testi sacri, la letteratura, la scienza, contaminando linguaggi diversi, legando in un solo respiro il passato delle tradizioni, il presente della vita attuale delle città, con le sue diverse anime, civili, religiose, culturali, e, soprattutto, il futuro, l’eredità che vogliamo consegnare, intessuta di queste virtù che mettono radici nel profondo e insieme lanciano lontano, aprendo l’orizzonte del mondo, donandogli luce. Questo incontro è  a  ingresso con offerta libera.L’ultimo incontro è quello di domenica 20 dicembre quando alle ore 15.30 andrà in scena “UN ALTRO CANTO DI NATALE” liberamente tratto da “Canto di Natale” di Charles Dickens, con Gli Eccentrici Dadarò (ingresso 2 euro).Lettura teatrale interattiva: un'attrice, una chitarra.  “A Christmas Carol“ è la storia fantastica di Scrooge, un ricco e avaro uomo d’affari, che disdegna tutto ciò che non sia legato al guadagno e al denaro.La vigilia di Natale, irritato dalle festività,  fa lavorare fino a tardi il suo impiegato, caccia il figlio di sua sorella, che era venuto per invitarlo al pranzo di Natale, e per la strada risponde sgarbatamente agli auguri che gli vengono rivolti. Quando arriva davanti alla porta della sua casa deserta, sul battente della porta gli appare lo spettro del suo defunto socio, Jacob Marley. Questi lo ammonisce sulla sua condotta di vita, e lo invita a cambiare.Per questo a Scrooge faranno visita tre Spiriti: lo Spirito del Passato, lo Spirito del Presente e lo Spirito del Futuro. Lo Spirito del Passato lo riporta a quando Scrooge era bambino; lo Spirito del Presente gli mostra come la gente intorno a lui si stia preparando al Natale, l’atmosfera di festa, di gioia, di amore;infine lo Spirito del Futuro gli fa vedere cosa succede alla morte di un signore ricco. Nessuno vuole andare al suo funerale, i servi si dividono le sue poche cose, l’azienda e la casa sono vendute. Alla fine lo Spirito gli mostra la lapide al cimitero con il nome “Scrooge”.A questo punto Scrooge capisce che sta sbagliando tutto nella vita, e decide di cambiare!E finalmente, dal giorno di Natale, inizierà a sorridere.Al termine dello spettacolo che è per tutti, piccoli e grandi insieme, genitori, nonni, zii e parenti, ci troveremo nel salone dell’Oratorio femminile per “una panettonata”, un modo allegro per scambiarci gli auguri per il prossimo Santo Natale.Ulteriori informazioni sul sito www.teatrocenacolofrancescano.it

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