Cala il livello dell’Adda e di conseguenza… cresce il numero dei topi.Solo a gennaio è caduta circa il 60% di acqua in meno rispetto allo scorso anno e – visto che anche a dicembre ci sono state poche piogge – il Lago di Como è sceso all’incirca del 12% rispetto alla sua capacità: una situazione che ha favorito il diffondersi di ratti nella città di Lecco soprattutto nelle zone più vicine alle sponde, creando così, per usare le parole degli stessi uffici comunali, “una situazione di emergenza e un evidente pericolo per la salute e l’incolumità pubblica”.La presenza dei roditori in città è da sempre un annoso problema da risolvere: le rive del lago e i numerosi torrenti che attraversano il capoluogo sono nascondigli perfetti per i ratti, che in città possono facilmente trovare cibo, avanzi e rifiuti per nutrirsi.Alcune settimana fa l’episodio più eclatante e in anche più preoccupante: la presenza di topi è stata segnalata infatti in uno degli edifici scolastici dell’Istituto Comprensivo Lecco 1, nel rione Santo Stefano.Immediatamente sono state svolte tutte le verifiche e le disinfestazioni del caso e l’“allarme” – se così si può dire – pare essere immediatamente rientrato senza che si siano verificati seri problemi o gravi disagi per gli alunni e per il personale.Ma moltissimi sono i punti della città dove è facile fare spiacevoli avvistamenti.La scorsa estate avevamo ad esempio raccolto le segnalazioni di alcuni residenti di San Giovanni che denunciavano una vera e propria invasione da parte dei “toponi” che non hanno timore a lasciare le loro tane nel Gerenzone per fare visita persino alle abitazioni vicine.Più a valle è capitato persino di vedere ratti aggirarsi tra le tombe del cimitero monumentale che dà le spalle proprio al torrente.Anche la foce del Caldone (nei pressi del Monumento ai Caduti) è uno dei luoghi dove non è improbabile avvistare pantegane e simili.Per questo l’assessore all’ambiente Ezio Venturini ha deciso di correre ai ripari e dichiarare guerra ai topi, stanziando 8.000 euro per prorogare fino al 31 agosto il servizio di de-rattizzazione e disinfestazione negli edifici comunali, affidato nel 2012 alla società DiomaDisinfestazioni di D’Antonio Diodato di Milano per un periodo di tre anni.Oggi il contratto è dunque scaduto ma prima di aprire una nuova gara di appalto triennale bisogna aspettare l’approvazione del bilancio. Per questo, per evitare che la lotta ai roditori sia interrotta, si è deciso di fare una proroga del contratto già in essere che prevede che trappole ed esche vengano posizionate lungo la sponda del lago, gli argini dei torrenti, all’interno di giardini e parchi pubblici, all’interno di edifici pubblici e relative pertinenze, all’interno dei cimiteri e per l'appunto all’interno delle scuole di proprietà comunale. E’ previsto inoltre il posizionamento di una gabbia contro le nutrie e interventi contro la diffusione delle zanzare, sia comuni che zanzare tigri.“Quello della presenza dei topi è un problema serio che come amministrazione dobbiamo e vogliamo assolutamente affrontare, nell’interesse di tutti i nostri cittadini e della salute pubblica” ha sottolineato l’assessore Ezio Venturini. “Inoltre stiamo lavorando già per la gara dell’appalto per i prossimi anni nei quali inseriremo alcune novità come l’installazione di bat-box per i pipistrelli, in modo da contrastare il diffondersi delle zanzare in città”.
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