Con l’arrivo del 2016, l’Avis di Calolziocorte ha ufficialmente chiuso il periodo di festeggiamenti e celebrazioni per il 50° anniversario di fondazione della sua sezione comunale, ed è pronta a ripartire con un nuovo anno ricco di iniziative.Il presidente dell’Avis di Calolziocorte, Lionello Cattaneo, il vice-presidente Guglielmo Magni, il sindaco Cesare Valsecchi“Il 2015” ha affermato il presidente Lionello Cattaneo durante l’assemblea annuale ordinaria dei soci “è stato uno dei migliori della nostra storia, ma anche decisamente impegnativo: in occasione di un compleanno così importante, infatti, sono state innumerevoli le proposte per tutti gli iscritti e per l’intera cittadinanza calolziese, dai concerti e gli interventi nelle scuole alla camminata gastronomica di Erve, passando per la conferenza con il Dott. Orazio Valsecchi dello scorso 27 novembre e la promozione del libro dei 50 anni. Ci tengo pertanto a ringraziare in modo particolare tutto il consiglio direttivo, le parrocchie con cui abbiamo collaborato per l’organizzazione di alcune iniziative e i commercianti di Calolzio che hanno messo a disposizione uno spazio nei loro esercizi commerciali per ricordare tangibilmente la presenza di Avis sul territorio. Vorrei anche cogliere l’occasione per invitare i nostri giovani a partecipare attivamente alla vita della nostra associazione, non soltanto in qualità di donatori, ma anche come membri del consiglio direttivo: c’è bisogno, infatti, di una nuova gestione amministrativa per combattere la pesante burocratizzazione a cui siamo sottoposti, e per farlo dobbiamo necessariamente mettere in campo nuove energie e idee, a partire dal prossimo cambio di direttivo, nel febbraio 2017, che si auspica possa essere anche generazionale”.Il Dott. Potito Fino, il Dott. Cosimo De Franco, il presidente della sezione Avis di Vercurago, Danilo ValsecchiL’Avis di Calolziocorte conta attualmente 400 soci (383 donatori e 17 collaboratori), in leggero ribasso rispetto all’anno precedente (404), che nel 2015 hanno totalizzato complessivamente 855 donazioni, ripartite tra Bergamo Monterosso (280) e Lecco (517), a cui se ne aggiungono 58 di plasma effettuate nel nostro capoluogo di Provincia. “Il bilancio consuntivo annuale” hanno illustrato i revisori dei conti “vede un totale di entrate pari a € 21.440,59, tra proventi trasfusionali, contributi vari di privati ed enti, interessi attivi e giacenze finali; le spese, invece, ammontano a € 36.458,16, di cui la maggior parte (€ 24.190,65) è stata impiegata per attività di propaganda. L’accantonamento (€ 28.080,18) verrà utilizzato per il proseguimento dei progetti con le scuole del territorio e di tutte le iniziative atte a incrementare il numero di nuovi donatori (la spesa totale prevista è di circa € 44.000)”.La riunione annuale, svoltasi nella mattinata odierna presso la sede di via Mazzini dei Volontari del Soccorso, è stata anche l’occasione per presentare le candidature dei delegati alle assemblee provinciali, regionali e nazionali: per la prima, i presenti hanno approvato all’unanimità la scelta di Roberta Galli e Giovanni Cattaneo (supplenti: Giorgio Brini e Adelio Mapelli), per la seconda e la terza hanno ricevuto il placet definitivo Giorgio Brini e Giorgio Grassi.Da sinistra: il Dott. Potito Fino, il segretario Paolo Rosa, il presidente Lionello Cattaneo, il sindaco Cesare Valsecchi, il vice-presidente Guglielmo Magni“L’Avis” ha affermato il sindaco di Calolzio, Cesare Valsecchi, “è da sempre una delle associazioni principali del nostro paese, con una lunga storia di grande pregio. Mi unisco alle parole del presidente Cattaneo per esortare tutti i soci, e in modo particolare i più giovani, a partecipare direttamente alla vita del gruppo e a sollevare il consiglio direttivo attuale di una parte delle pesanti incombenze burocratiche che lo affliggono”.“La realtà dell’Avis” ha proseguito il Dott. Potito Fino “è sempre stata presente sul nostro territorio, per rispondere in modo efficace e immediato alle necessità concrete dei cittadini: non tutte le sue sezioni, però, hanno un’attività ben coordinata, né un’autosufficienza locale. C’è più che mai bisogno della massima trasparenza e di un impegno comune e proficuo, in modo da minimizzare i rischi collegati alle donazioni e migliorare la sicurezza e l’efficienza nella distribuzione del sangue, nella salvaguardia dei principi fondamentali di sicurezza e anonimato. La “staffetta” deve continuare anche in futuro, ma servono nuove giovani mani per non far cadere il testimone e garantire continuità a un’associazione fondamentale per la vita di tutti. La gestione dell’Avis è molto impegnativa e bisogna tenere conto che non c’è del personale dipendente, ma solo degli instancabili volontari che devono aiutarsi tra di loro per garantire la continuità del servizio”.Ed è proprio la continuità uno dei principali problemi che le associazioni come Avis, da anni radicate nel territorio, si trovano costrette ad affrontare. “Il nostro consiglio direttivo” ha spiegato Lionello Cattaneo “ha deciso di andare incontro a quello dell’Aido di Calolzio per permetterle di continuare la sua attività: nonostante abbia 917 iscritti, infatti, la sua sezione comunale ha rischiato di chiudere e noi ci siamo sentiti in dovere di aiutarla, considerando soprattutto il fatto che si tratta di un gruppo nato più di 40 anni fa e indispensabile per la propaganda sul territorio e la sensibilizzazione ad alcuni temi di fondamentale importanza”.“Qualche mese fa” ha aggiunto il presidente dell’Avis di Vercurago, Danilo Valsecchi, “si era discusso anche in merito all’ipotesi di un’unione delle due sezioni di Vercurago e Calolzio, con la creazione di una compagine unica della Valle San Martino. Il mio consiglio ha deciso di continuare per la sua strada, pur con la consapevolezza che presto porrò termine al mio periodo di presidenza. Con la sezione di Calolzio, in ogni caso, c’è e ci sarà ancora un bel rapporto di fratellanza e di aiuto reciproco”.“Quello che rende grande l’Avis” ha concluso il Dott. Cosimo De Franco “è proprio il bellissimo rapporto umano che sta alla base dell’associazione e unisce tutti sotto l’insegna della solidarietà verso i più bisognosi. Questi valori ci rendono davvero orgogliosi e ci spingono a ringraziarvi sentitamente per la vostra attività quotidiana, con la speranza che possa proseguire ancora per moltissimi anni”.
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