Ha 29 anni, è originaria di Valmadrera, si è laureata in neuropsicologia alla Bicocca di Milano e attualmente è ricercatrice nell'ambito delle neuroscienze in Belgio, vantando già numerose pubblicazioni scientifiche: è questo il profilo di Eliana Vassena, il talento tutto nostrano che si è guadagnata il prestigioso premio internazionale "Marie Curie", costituito da fondi europei dedicati ai risultati eccellenti raggiunti nel campo della ricerca. Eliana Vassena Arrivata fresca fresca dal Belgio, dove è emigrata per poter portare avanti ciò in cui crede e dove attualmente vive, la giovane ricercatrice è stata ricevuta questa sera nella Sala Arancione del suo comune d'origine dal sindaco Donatella Crippa e dall'assessore Antonio Rusconi. Ai presenti, Eliana ha spiegato in modo efficace il cuore del suo studio articolato e complesso. "Il progetto studia la corteccia prefrontale, l'area del cervello fondamentale in tutti i comportamenti di alto livello, come la presa di decisioni, i comportamenti orientati ad uno scopo o la motivazione, ed è anche la zona che risulta alterata in molti disturbi psichiatrici come la depressione, i disturbi ossessivi compulsivi o nel caso delle dipendenze" ha illustrato la ricercatrice. "Ci sono già molte conoscenze sulla corteccia prefrontale, ma quello che manca è una prospettiva d'insieme di come tutta questa regione interagisca per dare origine a questi comportamenti: il progetto si propone quindi di utilizzare l'elettroencefalografia in combinazione con la risonanza magnetica funzionale, per determinare come le sottoregioni della corteccia prefrontale interagiscono tra loro con una precisione spaziale e temporale alta. Comprendendo il meccanismo sano sarà possibile definire in seguito ciò che risulta alterato nella patologia".Il sindaco Donatella Crippa, Eliana Vassena e Antonio Rusconi Un disegno di ricerca lungimirante, quello di Eliana Vassena, che non poteva passare inosservato, e i cui esiti potrebbero avere conseguenze estremamente importanti a livello sociale. Lascia un po' l'amaro in bocca, tuttavia, l'idea che per far sbocciare le proprie capacità, regalando alla scienza importanti ricerche e un domani, forse, consegnando al mondo considerevoli scoperte, Eliana abbia dovuto migrare fuori dall'Italia, ennesimo esempio di quella "fuga di cervelli" presente nel nostro Paese, e che ci getta in una crisi di risorse e competenze che non ci renderà di certo più ricchi. Anzi. E d'altronde, al Donders Institute for Brain, Cognition and Behaviour, dove studia e sperimenta, Eliana ha trovato tutto ciò che qui da noi mancava, e manca sempre più, ai nostri giovani talenti: fondi, accesso alle strumentazioni, remunerazione adeguata, e anche il degno riconoscimento del ruolo che svolge. E' una questione di investimenti, di cultura, di lungimiranza: ciò che da noi viene tagliato, perché meno necessario, all'estero viene compreso e valorizzato. Grazie ad una politica che incentiva il ricercatore, quindi, Eliana può oggi contare su dei fondi che le permettono di portare avanti il progetto tutta "farina del suo sacco", e di cui potrà beneficiare, un domani, il mondo intero. Eliana Vassena con la nonna"Il finanziamento è per due anni e servirà per pagare il mio soggiorno, lo studio, le attrezzature, la formazione, le conferenze, i viaggi, i laboratori" ha spiegato. Quanto basta per iniziare, e non è poco, ma è solo il punto di partenza del suo lungo lavoro, e lo sa bene. "L'idea è quella di ottenere altri fondi, provando a inserirmi in un altro finanziamento". Ai giovani italiani che vogliono cimentarsi in questo campo, Eliana dice di avere coraggio, anche se la situazione è critica: "entrare nella ricerca è una scommessa. E' bene provarci solo se si è veramente appassionati, perché è un lavoro senza orari, che assorbe la vita". Una lancia, poi, l'ha voluta spezzare per i suoi colleghi italiani. "I nostri ricercatori, per i fondi di cui dispongono, producono risultati di altissimo livello, questo viene riconosciuto". Su di una cosa, però, non ha alcun dubbio: "se si decide di entrare nel mondo della ricerca, è necessario andare all'estero".
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