Mario TrovatoTerminata alle 12 in punto la requisitoria del sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano Bruna Albertini chiamata a "tirare le fila", all'esito dell'articolata istruttoria dibattimentale, del procedimento penale ingenerato dell'inchiesta Metastasi. Iniziata una settimana fa, monopolizzando completamente l'udienza dell'1 febbraio, l'arringa del pm si è chiusa con la - scontata - richiesta di condanna di tutti i 17 imputati, MARIO TROVATO in primis.Per il presunto leader dell'ipotizzata Locale ‘ndraghetista di Lecco - con base operativa presso la Pizzeria 046 di via Pasubio e "interessi" nel mondo delle slot machine - la pubblica accusa ha chiesto complessivamente 20 anni di reclusione, oltre al pagamento di una multa di 15mila euro.14 anni sono stati proposti poi per ANTONELLO REDAELLI, taxista valmadrerese, classe 1955, indicato quale affiliato all'associazione per delinquere di stampo mafioso capeggiata da Trovato così come il suo iniziale socio nella Lido di Parè srl SAVERIO LILLIU, manovale 53enne originario di Guasila con casa a Lecco, per il quale la dottoressa Albertini ha ipotizzato una condanna a 11 anni.Rimanendo in tema di "Pratone" il magistrato ha chiesto al collegio giudicante - presieduto dal dr. Enrico Manzi con a latere i colleghi Salvatore Catalano e Maria Chiara Arrighi - di riconoscere colpevole anche l'ex sindaco di Valmadrera MARCO RUSCONI chiamato a rispondere, proprio nell'ambito della gara per l'aggiudicazione dello spazio a lago, dell'accusa di "Corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio": 8 anni la pena proposta dalla titolare del fascicolo, curato in fase d'indagine con il collega Claudio Gittardi.Tornando ai presunti soldali della Locale ‘ndraghestista chiesti poi 13 anni e il pagamento di una multa di 10.500 euro per ANTONINO ROMEO, lecchese nato a Tusini nel 1959, gravato anche di altre accuse oltre alla fattispecie di reato prevista dall'articolo 416 bis così come MASSIMO NASATTI, classe 1974, per il quale la dottoressa Albertini ha domandato 12 anni di detenzione e 10.500 euro di multa.Marco RusconiChiude la lista degli imputati del filone principale del processo - quello appunto basato sul "clan" e i suoi supposti affari - l'imprenditore pescatese CLAUDIO CROTTA, non gravato però dell'accusa di essere parte del sodalizio criminale. Per lui - tacciato di aver allungato una bustarella per cancellare dal Pgt del capoluogo una strada originariamente prevista su di un terreno di sua proprietà - il sostituto procuratore ha chiesto 7 anni di reclusione e 9mila euro di multa, comprensivi anche della pena relativa ai reati contestati al 50enne nell'indagine bis incentrata sul riciclaggio del presunto denaro sporco e sulle intestazioni fittizie di attività vicine all'associazione per delinquere di stampo mafioso. In tale ambito chieste infine dal magistrato le seguenti condanne: 5 anni per CLAUDIO BONGARZONE (già processato in abbreviato a Milano) e 3 anni per la sua compagna GILVANA GONCALVES; 5 anni per GIACOMO TROVATO (già ergastolano dopo il passaggio in giudicato della pronuncia relativa all'omicidio del pugile Durante) nonché 4 anni per la sorella STEFANIA SHANNA, 6 anni per il fratello ROLANDO e 4 anni per il fratello FRANCO; 7 anni e 9mila euro di multa per GAETANO MAURI; 4 anni per il barista valmadrerese GIAN GUIDO MAZZA e 3 anni per ALEXANDRA IVANSKHOVA, compagna di Mario Trovato, mentre 4 anni è stata la richiesta per ALESSIO GHISLANZONI - oltre a una multa da 5mila euro - unico al quale il pubblico ministero ha riconosciuto le attenuanti generiche. Il pm ha chiesto inoltre la trasmissione degli atti in riferimento alle deposizioni del sindaco Virginio Brivio, dell'ex consigliere comunale valmadrerese Emilio Zangari, del tecnico comunale Gandino Scola e del comandante della polizia locale Christian Francese, oltre che di Alberto Invernizzi, allora presidente della commissione urbanistica del comune di Lecco, ravvisando la probabile falsa testimonianza.
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