La vicenda giudiziaria potrebbe chiudersi già il prossimo 14 aprile con la "messa alla prova" dell'imputato. Ma la questione non è comunque destinata ad essere dimenticata così "velocemente", almeno per quanto attiene i risvolti di tipo politico. "Vivere Lierna", infatti, dopo la pubblicazione dell'articolo "Stracciò 630 multe, chiesti ulteriori elementi prima del sì alla messa alla prova" ha sollevato una serie di perplessità relative al contesto in cui è nata l'accusa di abuso d'ufficio, mossa nei confronti dell'ex agente di polizia locale Fabio Ronchi. "L'articolo sopra citato, che segue a precedenti articoli di pari contenuto, ci "incuriosisce" in quanto a noi, Consiglieri comunali, la documentazione in merito non viene consegnata" scrivono infatti Simona Gazzinelli, Alice Bianchi e Nunzio Marcelli. "Dal 15 novembre attendiamo riscontro, ma, nonostante la diffida ad adempiere inviata il 16 e il 31 dicembre, ad oggi non c'è stata fornita alcuna risposta. Vorremmo approfondire la questione per capire come mai il Sindaco di allora, Avv. Vito Zotti, in data 24 novembre 2012 modifica la pianta organica a seguito della richiesta del dipendente comunale in questione che il 22 novembre 2012, chiedeva per motivi personali: "La modifica delle proprie mansioni all'interno dell'Ente, cessando le mansioni connesse alle funzioni di agente di polizia locale e mantenendo le residue qualifiche di messo notificatore - scrivano - autista, con mantenimento della medesima qualifica funzionale" stante il fatto che il Responsabile del servizio di P.L. certifica le liste di carico dei ruoli di sanzioni amministrative l''11 dicembre 2012 (con le determinazioni numero 125-126-127). Quali provvedimenti sono stati assunti dall'Amministrazione dopo quanto accaduto, oltre a quello di "passare" il dipendente comunale da Agente di Polizia a Istruttore amministrativo con la medesima qualifica funzionale? Il Comune di Lierna si è doverosamente costituito Parte Civile? Quale quantificazione del danno materiale/di immagine è stata fatta a seguito delle "630 multe stracciate" (come riportato su autorevoli quotidiani)? Come mai solamente l'ex Agente di Polizia Locale è chiamato oggi a rispondere di quanto accaduto? Ci pare strano che nessun altro, neppure il Responsabile del servizio dell'allora Agente di P.L. debba oggi quantomeno chiarire la propria posizione se non altro per una "culpa in vigilando". Viene da pensare che se nessuno si è accorto di nulla, forse il il controllore era distratto, o peggio ancora, il controllo era inesistente? A cosa servono i Responsabili di servizio se poi non sono chiamati a rispondere? Speriamo che le carte chiariscano le nostre perplessità e possano soddisfare le curiosità che molti hanno".
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