Quantcast
Channel: Lecco Online > Ultimi articoli
Viewing all 66847 articles
Browse latest View live

Civate: donne, umanità e nuove generazioni in ricordo del 4 novembre

$
0
0
Si è parlato di sacrificio, pace, violenza, ma anche di donne, futuro e perdono. Sono stati innumerevoli i temi ripercorsi a Civate oggi, 4 novembre, in quella data che storicamente sancisce la fine della Grande Guerra, nonché l’anniversario del centenario della Festa dell'Unità Nazionale, delle Forze Armate e della Pace tra i popoli. Dopo la Santa Messa delle ore 10, il folto corteo di autorità civili e militari, cittadini e rappresentanze delle svariate realtà locali armate dei propri gonfaloni si sono infatti diretti al Monumento ai Caduti, pronti a deporre la Corona d’alloro e a dare inizio alla cerimonia ufficiale.“Oggi non possiamo dimenticare tutti coloro che in epoche e circostanze diverse hanno donato il bene più prezioso, ovvero la loro vita, per garantire ai loro figli – e oggi, a noi – di vivere in una nazione libera e democratica come l’Italia” ha esordito il capogruppo degli Alpini, Paolo Mauri, che già ieri sera alle ore 19 – in contemporanea con tutte le altre sezioni ANA italiane – aveva diretto un momento di raccoglimento insieme agli altri membri del sodalizio. “Il nostro dovere è quello di non disperdere la preziosa eredità che ci hanno lasciato e non tradire i valori di pace, giustizia e solidarietà su cui si fonda la nostra civiltà cristiana. Oggi, in un mondo che sembra essere osteggiato dalla cieca violenza e dalla prevaricazione, questo nostro impegno è più che mai impellente, e certo non possiamo – e non dobbiamo – deludere i nostri progenitori che con tanto sacrifico hanno cercato di costruire un mondo migliore in questo paese” ha concluso poi la Penna Nera, elencando uno ad uno i nomi dei civatesi tragicamente caduti durante la Prima e Seconda Guerra Mondiale, incisi alle sue spalle sul Monumento in loro onore e riportati simbolicamente in vita dalle parole di coloro che ne conservano la memoria. A farsi portavoce di questo vivido ricordo – come sottolineato dal borgomastro Baldassare Mauri – non sono però solo i singoli individui, ma anche le multiformi realtà che popolano il panorama locale ed extralocale: tra queste l’Associazione Nazionale Famiglie dei Caduti e Dispersi in Guerra (ANFCDG) che ogni anno porta una corona di fiori anche in nome dei caduti civatesi, l’associazione “Vivicivate” che si è attivata per offrire un impianto microfonico per la ricorrenza, le Forze dell’Ordine presenti, e ancora le scuole che trasmettono ai propri studenti i valori del passato, senza lasciare che essi siano intaccati dalle colpe del presente. “Nonostante molti vorrebbero farci vivere in un Paese in cui prevalgono divisione, paura, odio e rancore, la nostra nazione, giorno dopo giorno, riesce ad essere sempre più coesa. Lo si vede in una comunità come la nostra, in cui la maggior parte delle persone si spende quotidianamente per un bene comune che è certamente superiore alla strumentalizzazione di pochi. Lo si vede nella voglia di stare insieme, nella disponibilità che si mette nell’aiutare gli altri, nel voler dare al prossimo in qualunque settore” ha proseguito Mauri, ricordando le numerose associazioni di volontariato locali che “abbracciano le necessità più disparate”, gli svariati sodalizi culturali, o ancora tutti quei cittadini civatesi che nel loro privato offrono il loro personale e disinteressato contributo alla comunità.[GALLERYCENTRALE]“Questo giorno merita sempre di essere ricordato, per riflettere sugli ideali di pace e libertà che ci sono stati trasmessi, ma anche per rinnovare il monito alle generazioni di oggi e a quelle future di rifiutare totalmente la guerra e qualsiasi altra forma di violenza”. Parlando proprio di generazioni future, a prendere posto sul “palco” non sono però state solo le autorità civatesi, ma anche – e soprattutto – gli alunni delle classi terze (sezioni A, B e C) della Scuola Secondaria, che con l’aiuto delle insegnanti hanno realizzato un’esposizione narrante dedicata al nuovo ruolo sociale della donna, per la quale la Prima Guerra Mondiale ha segnato l’ingresso storico nel mondo del lavoro. Nello specifico, i ragazzi hanno raccontato del duro compito delle cosiddette “portatrici carniche”, ovvero quelle numerose donne, tra i quindici e sessant’anni, che nel corso della guerra operarono lungo il fronte della Carnia, in territorio friulano, trasportando gerle del peso di anche 40 kg colme di granate, cartucce e viveri destinati ai soldati. Sotto lo sguardo della platea radunata davanti al Monumento ai Caduti, i giovanissimi alunni della secondaria hanno raccontato a turno della dura marcia attraverso sentieri e mulattiere, dei braccialetti rossi con cui le donne venivano identificate con l’unità militare d’appartenenza, o ancora delle ferite – spesso mortali – o del frastuono delle granate con cui esse erano costrette a convivere quotidianamente. Altrettanto drammatici e narrati con la stessa intensità sono stati poi alcuni estratti dell’opera biografica “II sergente nella neve” scritta nel 1953 da Mario Rigoni Stern e cronaca del suo personale vissuto come sergente maggiore dei reparti mitraglieri nel battaglione "Vestone" dell'ARMIR. Nonostante le atrocità, la paura e il doloro racchiuso in quelle parole, un altro è stato però il messaggio con cui i ragazzi hanno voluto concludere la loro esposizione: il racconto di un barlume di umanità nel mezzo del buio delle armi, unito alla lucidità di ricordare sempre che “la guerra è assurda e crudele, ma talvolta i nemici si riconoscono fratelli”.

Lecco: schianto in viale Valsugana, tre feriti

$
0
0
Schianto nella serata odierna lungo viale Valsugana a Belledo di Lecco. La chiamata d'emergenza al 112 è scattata qualche minuto dopo le 19 a seguito del violento impatto tra due mezzi in transito lungo lungo l'arteria alberata ai "piedi" della Fiocchi Munizioni, all'altezza del Gambero Rosso.Dalla centrale operativa dell'Areu sono stati prontamente messi in strada due ambulanza - Lecco Soccorso e Croce di San Niccolò - nonché l'automedica per la presa in carico dei tre feriti: nessuno, nonostante il colpo patito e le condizioni delle due vetture, visibilmente danneggiate, sembrerebbe aver riportato traumi di particolare rilievo, pur necessitando tutti del trasporto presso il vicino ospedale Manzoni per gli accertamenti e le cure del caso.Presenti sul luogo dell'incidente anche i vigili del fuoco, chiamati alla messa in sicurezza dei mezzi e prima ancora a liberare il conducente del monovolume Renault rossa centrata lateralmente da una Seat di colore scuro, secondo una dinamica del sinistro in fase di accertamento da parte degli agenti della Polizia Locale inviati in loco, per i rilievi e la gestione del traffico.Da una prima ricostruzione sembrerebbe che a causare l'incidente sia stato un tentativo di inversione di marcia operato dall'autista del Kangoo, non portato a termine visto il sopraggiungere dell'altra vettura che, procedendo in salita, pur cercando di spostarsi sull'altra corsia, non è riuscita ad evitare l'impatto.Per il tempo necessario per i soccorsi e la successiva rimozione delle auto, viale Valsugana è stato provvisoriamente chiuso, in entrambe le direzioni.

Bellano-Varenna: sp72 chiusa in entrambe le direzioni a scopo precauzionale

$
0
0
A causa del fronte instabile del versante roccioso, dal pomeriggio odierno la sp72 risulta chiusa, in entrambe le direzioni, tra Bellano e Pereledo/Varenna in località Tre Madonne. Il provvedimento di interdizione al traffico si protrarrà almeno fino alla mattinata di domani, lunedì 5 novembre, quando saranno condotte tutte le necessarie verifiche dopo il distacco di materiale, verificatosi quest'oggi pur all'interno delle reti paramassi posizionate a protezione dell'arteria provinciale.Facilmente immaginabili le ripercurssioni sulla circolazione, con la ss36 unica alternativa per bypassare il tratto chiuso.

Olginate: canti e poesie per celebrare la pace a 100 anni dalla fine della Grande Guerra

$
0
0
Questo pomeriggio la cittadinanza olginatese si è stretta intorno al suo monumento ai caduti, situato all'interno del cimitero comunale, per celebrare la Giornata delle Forze Armate e del Combattente, dell’Unità Nazionale, del Decoro al Valor Militare e dell’Orfano di Guerra, nell’anniversario secolare dell'armistizio della prima guerra mondiale.VIDEOPresenti semplici cittadini, rappresentanti del comune e dei vari corpi militari insieme ai gruppi e alle associazioni locali, al Coro ANA dell'Adda e al Premiato Corpo Musicale Gaetano Donizetti. Dopo il saluto alla bandiera, l'esecuzione dell'inno di Mameli e un primo canto, il corteo si è mosso verso il monumento per le vittime della prima guerra mondiale, dove è stata posata una corona per i caduti militari, civili e gli orfani di guerra e dove il Sindaco Marco Passoni, a nome dei suoi concittadini, si è raccolto in un minuto di silenzio riverente.I giovani studenti delle scuole primarie olginatesi hanno raccontato il percorso: appreso il valore della pace hanno composto alcune poesie sul tema della guerra, associandole poi a testi di firme celebri quali Quasimodo e Montale.Dopo questo primo momento di raccoglimento, il corteo si è spostato accompagnato dalle note della banda, fino al monumento per gli Alpini in via del Pino, dove il Coro dell'Adda ha intonato altri brani. Il serpentone ha poi raggiunto la Parrocchia di Sant'Agnese, passando per Via Senatore Amigoni fino a Via Sant'Agnese. [GALLERYCENTRALE]La manifestazione è stata organizzata e presentata da Mauro Sala e dal vigile Malighetti Fabrizio, che ha preso parola prima del sindaco per raccontare la storia dei discorsi dei passati primi cittadini olgiatesi, che dagli anni '80 ad oggi, si sono confrontati con il 4 Novembre.Passoni, a sua volta, ha preso parola per un breve ma significativo intervento, attraverso il quale ha evidenziato quanto sia importante tramandare la memoria storica alle nuove generazioni, che non conosceranno probabilmente dal vivo nessun reduce ma devono poter sapere e capire quanto sia terribile e spaventoso lo spettro della guerra, che fortunatamente non conosciamo nel nostro paese da oltre 70 anni.Il sindaco ha anche voluto collegarsi alla nostra storia recente, volendo spendere un pensiero sul concetto di allontanamento e prevaricazione che si può rintanare nella nostra retorica, portandoci ad essere spaventati dal prossimo e a costruire dei "muri" intorno a noi, dimenticandoci quando la compassione e la collaborazione siano importanti per lo sviluppo e la pace in ogni paese e contesto cittadino.

Olginate: la diga chiusa dopo il nubifragio. Parla l’Ing. Bertoli, del Consorzio dell’Adda

$
0
0
Ma possibile che con tutta la pioggia e i fiumi in piena, il lago che si alza di millimetri dopo millimetri (e non è poco) ogni ora... hanno ben pensato di chiudere la diga????Un lettorePer spiegare come funziona esattamente una diga, probabilmente non basterebbe un manuale intero: nel tentativo di rispondere in maniera semplice, ma allo stesso tempo esauriente, al quesito posto da un nostro lettore via Whatsapp e di fare chiarezza sull’argomento, abbiamo quindi contattato l’Ingegner Luigi Bertoli, il direttore del Consorzio dell’Adda, da oltre 25 anni tra i principali responsabili della regolazione delle acque del fiume di manzoniana memoria, per cui risulta fondamentale proprio l’opera di ritenuta posta poco a monte del Ponte Vittorio Emanuele III, tra Olginate a Calolziocorte. Non è stato certo un caso, infatti, se negli ultimi giorni, specialmente dopo il violento nubifragio dello scorso lunedì 29 ottobre, i residenti in zona si sono trovati ad ascoltare per decine e decine di volte l’inconfondibile rumore delle sirene che annuncia un imminente movimento della diga. “Il nostro lavoro si basa su una serie infinita di parametri, che vanno ben al di là della situazione contingente dell’Adda e richiedono un continuo monitoraggio” ci ha spiegato l’Ingegner Bertoli. “Non basta, quindi, verificare il livello dell’acqua nel lecchese e/o nel comasco: il fiume – è bene ricordarlo – fa parte di un reticolo idrico che ha un’incidenza non indifferente anche sul Po, ovviamente da tenere sott’occhio. Per essere sempre pronti a intervenire, è poi fondamentale consultare costantemente le previsioni meteorologiche: noi chiaramente abbiamo a disposizione appositi strumenti, calibrati sul nostro territorio ma anche sull’intera Europa. Ognuno di questi traduce in numeri e indicatori i dati rilevati, che per noi – tramite grafici e tabelle – finiscono per assumere un determinato significato, a seconda del contesto”. Alcuni di questi dati possono essere liberamente visualizzati a questo link. Focalizzandosi sulla situazione attuale del Lago di Como, è possibile scoprire, per esempio, che alle ore 15.00 di ieri, giovedì 8 novembre, l’acqua ha raggiunto un’altezza media di 89.6 centimetri, con un afflusso di 347.7 metri cubi al secondo e un deflusso di 285.3: il riempimento complessivo del bacino ha toccato la quota del 75.9% (il Lago Maggiore è al 150%) con una tendenza alla crescita rispetto ai giorni scorsi (per visualizzare grafici e tabelle con tutti i dati rilevati è sufficiente cliccare sulla lente d’ingrandimento nei box relativi ai singoli laghi). “Evidentemente c’è chi si lamenta – ha commentato l’Ingegner Bertoli – ma se in questo momento la diga di Olginate non fosse chiusa l’Adda avrebbe superato l’altezza di 150 centimetri: soltanto per fare un esempio, Piazza Cavour a Como sarebbe completamente allagata. In tal modo, invece, la situazione è sotto controllo e – cosa da non sottovalutare – l’acqua presente nel bacino potrà rappresentare una preziosa scorta per i mesi futuri, a beneficio dell’intera Penisola. Lo ribadisco, nessun movimento della diga è casuale, ma frutto di lunghe e complesse osservazioni: fino a una ventina di anni fa non ci capitava raramente di essere svegliati nel bel mezzo della notte da allarmi improvvisi che ci obbligavano a intervenire in un modo o nell’altro, ma ora la tecnologia ci dà un’importante mano. Ormai i sensori riescono a prevedere con anticipo e con un’ottima dose di affidabilità i movimenti e le caratteristiche dell’acqua. Lunedì scorso e nei giorni immediatamente precedenti il nubifragio, per esempio, la diga era aperta: soltanto una volta cessata l’emergenza abbiamo iniziato ad agire diversamente, per garantire l’incolumità di tutti, ma anche per rispondere a tutte le esigenze sociali e produttive del territorio”.La diga di Olginate, costruita mediante fondazioni ad aria compressa, è lunga circa 150 metri ed è divisa in 8 “luci” di 14 metri ciascuna, con soglia a 195 metri sul livello del mare. Queste sono chiuse da paratoie piane a rulli alte 4 metri, che possono essere manovrate sia elettricamente che manualmente. Sul lato sinistro è collocata una conca per la navigazione di 28 x 5.20 metri, oggi utilizzata saltuariamente come vasca per agevolare la risalita dei pesci in direzione del Lago di Como. Oltre al portale internet citato sopra, chi volesse avere maggiori informazioni in merito può visitare il sito del Consorzio dell’Adda al seguente link.

Lecco, ''Sotto lo stesso cielo'': il 14, testimonianze di AVSI per la nuova Campagna Tende

$
0
0
“Sotto lo stesso cielo. Osiamo la solidarietà attraverso i confini”. Lo stesso cielo di Lecco: perché sotto il titolo-slogan della Campagna Tende 2018/19 promossa da Avsi - Associazione volontari per il servizio internazionale, tra le maggiori Ong italiane -, anche Avsi Point Lecco avvia in questi giorni le prime iniziative di solidarietà a sostegno di quattro progetti in diverse parti del mondo. Il via ufficiale mercoledì 14 novembre (ore 21 - Palazzo Falck, piazza Garibaldi, Lecco), quando saranno illustrate le loro finalità e, anche attraverso alcune testimonianze, quanto già è stato fatto in questi mesi per la precedente Campagna Tende. Protagonista dell’incontro, aperto a tutti, sarà la dottoressa Lucia Castelli, pediatra, da anni impegnata con Avsi nelle zone più “calde” e povere della terra, dall’Uganda al Medio Oriente, responsabile di diversi progetti internazionali con al centro le vittime più deboli di guerre e povertà, i bambini e i ragazzi. La dottoressa Castelli, anche attraverso un filmato, racconterà queste iniziative e in particolare le ultime attivate da Avsi. Ma protagonista sarà anche la testimonianza di una studentessa liceale lecchese che, collaborando con Avsi nella propria scuola, ha poi lavorato per circa un mese in Kenya in un progetto di solidarietà internazionale; quindi quella di una insegnante dell’Istituto Badoni che dirà delle diverse attività organizzate da anni con gli studenti e con i colleghi docenti per finanziare il sostegno a distanza (in particolare in Africa) di coetanei dei ragazzi, accompagnati nella loro crescita umana e scolastica. Lucia CastelliNel corso della serata verranno poi illustrati nel dettaglio i progetti al centro della Campagna Tende 2018/19. Burundi e Kenya. “Work to stay. Il lavoro per vincere la povertà”: l’idea è quella di offrire alle famiglie più povere gli strumenti per migliorare la propria condizione partendo dal rafforzamento della capacità economica, e di scommettere sulle nuove generazioni di questi due Paesi dando la possibilità attraverso training e una formazione specifica di entrare nel mondo del lavoro, realizzarsi e creare vero sviluppo per l’intera comunità.Brasile. “Bem-vindo. Accoglienza dei migranti venezuelani”: nello Stato più settentrionale del Brasile arrivano 500 persone al giorno. Sono i migranti venezuelani che, per fuggire dalla grave crisi del loro Paese, attraversano la frontiera alla ricerca di un futuro migliore. Moltissimi raggiungono la città di Boa Vista, che attualmente accoglie oltre 30.000 venezuelani. Qui Avsi, insieme ad Unchr (Agenzia Onu per i rifugiati), gestisce tre strutture di accoglienza e assiste più di 1.500 persone. Ora si vuole fornire ad alcune decine di famiglie anche un percorso di accompagnamento e integrazione in diverse città brasiliane attraverso ospitalità, corsi di lingua portoghese, servizi alla persona (educazione, salute) e iniziative con le imprese locali per offrire opportunità di lavoro.Italia. “La casa allargata per condividere i bisogni”: le Suore di Carità dell’Assunzione presenti oggi a Torino, Milano, Trieste, Roma, Napoli e Madrid costituiscono una realtà sociale che opera nell’ambito dell’assistenza domiciliare: l’intervento in casa, la cura infermieristica, l’accoglienza diurna dei minori, l’impegno educativo nel rapporto con la scuola e con la famiglia, la collaborazione con gli enti locali e i servizi sociali. Entrare nelle case condividendo i bisogni più elementari dalla malattia al sostegno alla cura dei figli: questa è la missione delle Suore di Carità dell’Assunzione che Avsi vuole sostenere.Siria. “Ospedali aperti. Secondo anno di solidarietà”: come risposta concreta alla domanda di aiuto del popolo siriano, è stato ideato nel 2016 ed è divenuto operativo nel 2017 il progetto “Ospedali Aperti”. L’obiettivo principale è quello di assicurare l’accesso gratuito alle cure mediche ai siriani poveri, attraverso il potenziamento di tre ospedali non profit: l’Ospedale Italiano e l’Ospedale Francese a Damasco, l’Ospedale St. Louis ad Aleppo. Questo progetto ha già assicurato cure gratuite a 11.000 siriani (dato al 30/09/2018) e punta ad occuparsi di altri 45.000 entro i prossimi due anni.Avsi Point Lecco nei mesi scorsi ha tra l’altro proposto ai lecchesi – che hanno risposto con grandissimo entusiasmo – lo spettacolo con Giacomo Poretti (sold out) e la ormai tradizionale “Cena di Sant’Agata”. Per la Campagna Tende 2018/19 promuoverà nei prossimi mesi nuove iniziative, ed è fin da ora a disposizione di quanti intendano sostenere le diverse attività Avsi a livello personale così come nelle aziende, nelle scuole, nelle parrocchie, nelle diverse associazioni e aggregazioni.

Malgrate: il 29, ''Viaggio in Siberia'' con Andreana Crisci

$
0
0
Il Comune di Malgrate organizza, nella serata di giovedì 29 novembre alle 21, presso il Convegno Parrocchiale di via Sant’Antonino, un incontro alla scoperta delle bellezze del mondo con l’escursionista Andreana Crisci, che ha vissuto in ben tre continenti, passando dall’Africa degli anni ’60, alle glorie dell’Iran degli anni ’70, all’Europa unita degli anni ’90, soprattutto Francia e Italia. “Viaggio in Siberia – La terra degli stereotipi”, è il titolo dell’evento, finalizzato alla conoscenza e all’approfondimento culturale della vastissima regione della Russia, che copre tutta l’Asia settentrionale e comprende la maggior parte della steppa asiatica. L’ingresso è libero.

Treni in Lombardia: dissolto il fumo, resta l'arrosto ancora più bruciato

$
0
0
Antonio GilardiNella giornata di ieri si è tenuta l’audizione in V Commissione regionale Territorio ed Infrastrutture con il nuovo amministratore delegato di Trenord Marco Piuri che, tenetevi forte cari pendolari amici di sventura, ha candidamente ammesso: “nei prossimi 24 mesi le condizioni strutturali del sistema non si modificheranno”, ergo il sistema ferroviario lombardo è destinato a rimanere lo stesso per almeno altri due anni.Come ampiamente prevedibile, la soluzione tampone dello scorso mese di agosto di introdurre 9 treni usati (ad oggi ne sono arrivati, tra l’altro, solo due) e 20 dipendenti distaccati da altre regioni italiane non ha minimamente scalfito la tragica situazione nella quale versa, ormai da anni, il trasporto ferroviario in Lombardia.Finalmente, nonostante si sia cercato di distogliere l’attenzione dai veri problemi passando intere giornate a parlare della governance societaria e a rimpallarsi le colpe tra Trenord e Trenitalia, il nodo è venuto al pettine: ci si è resi conto, forse una volta per tutte, che la tanto sbandierata eccellenza lombarda non è tale quando si parla del trasporto ferroviario! A dire il vero ci aveva già tentato il precedente AD di Trenord, Cinzia Farisè, a denunciare attraverso una lettera all’allora Presidente Maroni che “vi è un rilevante rischio di non potere assicurare nel breve medio periodo il servizio ferroviario su alcune linee” e “la vetustà del materiale rotabile ha raggiunto limiti insostenibili su alcune flotte”. Era il non tanto lontano 26 agosto 2017 ed invece di prendere sul serio questo grido d’allarme si è preferito, forse perchè più facile, esonerare l’allenatore.Vi chiederete allora, una volta ammessi almeno in parte i peccati – rispetto al 2017 ad esempio vi è stato un ulteriore calo dell’indice di puntualità, passato dal 84% al 79%, ed un incremento dei treni soppressi, dal 2.54% al 5.15% (di cui il 65% a causa di treni vetusti) - che soluzione sarà mai stata proposta? E qui viene il bello, si fa per dire. Al fine di invertire la tendenza e “ricominciare ad andare verso la normalità” è necessaria una “rimodulazione del servizio”, ovvero tradotto dal politichese, sostituire i treni più vecchi, per ora solo sulle linee meno frequentate, con autobus! Un po’ come indossare un cappello al posto di una mantella durante una giornata di pioggia…Nessuno di noi, io in primis, ha la bacchetta magica, ma secondo il mio modesto parere sarebbe opportuno voltare seriamente pagina e mettere in campo una volta per tutte, attraverso una azione coordinata tra RFI e Trenord, un serio piano di sviluppo e di investimenti attorno a questi tre capisaldi: incremento del personale oggi sotto organico, inserimento di materiale rotabile nuovo e potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria. So benissimo che il tutto non può avvenire nel giro di qualche mese, ma non possiamo di certo continuare ad andare avanti così come negli ultimi anni perdendo dell’inutile tempo a rimpallarsi le colpe e a sacrificare sull’altare dei pendolari solo gli amministratori delegati che, come colpa, hanno solo quella di seguire gli indirizzi politici dettati tra l’altro dalla Regione stessa.Un’ultima considerazione poi. Mi auguro che a livello nazionale non vada in porto la follia di salvare Alitalia attraverso la fusione con Trenitalia. Il trasporto locale è stato sacrificato per anni a vantaggio dello sviluppo dell’alta velocità (che tra l’altro oggi ha raggiunto ottimi livelli di efficacia ed efficienza): evitiamo la beffa di buttare al vento questi sacrifici per salvare una compagnia aerea ormai decotta e piena di debiti! Anche i poveri pendolari meritano rispetto! Si prenda finalmente atto che non sono cittadini/utenti di serie B!

Infrastrutture: chiesta un'azione di sistema per fronteggiare le carenze

$
0
0
Lorenzo RivaSi è tenuto oggi, 9 novembre, a Lecco il confronto sul tema delle infrastrutture, promosso da Confindustria Lecco e Sondrio, che ha visto partecipare le Associazioni imprenditoriali delle province di Lecco e di Sondrio e gli esponenti del mondo politico e istituzionale del territorio.Nel corso dell’appuntamento è stato condiviso il documento proposto da Confindustria Lecco e Sondrio per affrontare con un’azione di sistema il tema delle carenze infrastrutturali.Paolo Arrigoni - Senatore, Alessio Butti - Deputato, Loretta Credaro - Presidente della Camera di Commercio di Sondrio, Matteo Lorenzo De Campo - Confcommercio Sondrio, Antonella Faggi – Senatore, Roberto Paolo Ferrari – Deputato, Antonello Formenti – Consigliere Regione Lombardia, Gian Mario Fragomeli – Deputato, Gionni Gritti - Presidente Confartigianato Sondrio – Elio Moretti – Presidente Provincia di Sondrio, Giuseppe Peccati – Presidente Confcommercio Lecco, Simona Pedrazzi – Consigliere Regione Lombardia, Mauro Piazza, Consigliere Regione Lombardia, Sergio Piazza – Presidente Ance Lecco Sondrio, Lorenzo Riva – Presidente Confindustria Lecco e Sondrio, Raffaele Straniero - Consigliere Regione Lombardia, Vittorio Tonini - Direttore Confartigianato Lecco, Claudio Usuelli – Presidente Provincia di Lecco e Corrado Valsecchi – Assessore Comune di Lecco hanno sottoscritto il documento impegnandosi ad agire, ognuno per il proprio ruolo, al fine di sollecitare soluzioni ad una situazione che sempre più riveste carattere di emergenza.I dati evidenziano chiaramente come il nostro territorio abbia, da un lato, una densità manifatturiera che ha pochi paragoni in Europa e, dall’altro, indici di dotazione infrastrutturale ai minimi nel Paese.“Un anno fa - ha evidenziato il Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Lorenzo Riva - abbiamo chiamato a raccolta i rappresentanti politici del territorio per una prima condivisione delle priorità in merito alle carenze infrastrutturali delle Province di Lecco e di Sondrio, partendo da un dossier che mettesse in ordine quelle che, dal nostro punto di vista, erano e restano le priorità per rendere il territorio più dinamico negli spostamenti di merci e persone e, quindi, attrattivo”.“Oggi abbiamo consegnato una versione aggiornata del dossier - continua Lorenzo Riva - dal quale si evince che a Sondrio vi è stato almeno un parziale miglioramento della situazione viabilistica, essenzialmente dovuto alla apertura della variante di Morbegno della Strada Statale 38, mentre a Lecco non solo non abbiamo avuto sostanziali progressi nella situazione viabilistica, già precaria, ma abbiamo dovuto subire una ennesima chiusura, quella del Ponte San Michele, e il declassamento di altri”.“Crediamo davvero che la situazione debba essere affrontata senza ulteriori ritardi e rinvii - conclude il Presidente Riva - e per questo abbiamo preparato un testo di accordo, un impegno per mettere al centro del dibattito le infrastrutture e la mobilità. Un impegno, ognuno per le sue competenze e per il proprio ruolo, ad aggiornarci frequentemente sullo stato di avanzamento delle opere e su eventuali situazioni di criticità da prevenire in un’ottica di lavoro comune per il bene del territorio. Partiamo dal documento condiviso oggi per dare un contributo fattivo alla soluzione di una situazione non più sostenibile, per le imprese e per i cittadini”.Per leggere il documento integrale, clicca qui

Consumi, in Lombardia ogni famiglia spende 475 euro al mese per il cibo

$
0
0
Ogni famiglia lombarda dedica in media 475 euro al mese alla spesa alimentare. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti Lombardia sulla base dei dati Istat sui consumi nel 2017, in occasione dell’inaugurazione del nuovo mercato agricolo coperto di Porta Romana a Milano.  La Lombardia - precisa la Coldiretti – è la sesta regione in Italia per il valore degli acquisti medi mensili familiari dedicati a cibo e bevande analcoliche. Nel nostro Paese la tavola è una componente importante della spesa familiare della quale assorbe in media ben il 18 per cento delle risorse con un valore medio mensile a livello nazionale di 457 euro al mese.In media – continua la Coldiretti – la maggiore percentuale della spesa alimentare delle famiglie italiane è destinata all’acquisto di carne (94 euro), davanti a pane e pasta (76 euro), ortaggi (63 euro), latte, formaggi e uova (58 euro), frutta (43), pesce (39 euro), bevande (22 euro), zucchero e dolci (19 euro), oli e grassi (17 euro), caffè e the (14 euro) e piatti pronti (10 euro). Secondo un’indagine Coldiretti/Ixè su spesa a km zero e farmers’ market, nella nostra regione per comprare prodotti tipici e tradizionali 6 consumatori lombardi su 10 preferiscono i mercati contadini di Campagna Amica.Le ragioni che portano ad avvicinarsi ai mercati agricoli – spiega la Coldiretti Lombardia - sono in particolare la presenza di prodotti di stagione, il legame con i territori, il buon rapporto qualità/prezzo, il contatto diretto con i produttori e la certezza che le aziende presenti sono controllate. Più di 9 frequentatori su 10 si dichiarano inoltre soddisfatti e pronti a tornare per la spesa tra i banchi degli agricoltori.

Lecco: riaperti i parchi cittadini dopo il nubifragio

$
0
0
Sono stati riaperti i parchi pubblici interessati nei giorni scorsi dagli interventi di pulizia, raccolta dei rami e verifica delle condizioni di sicurezza degli alberi dopo il nubifragio abbattutosi su Lecco. Restano ancora chiusi il parco adiacente al chiosco della Malpensata e quello dedicato al ricordo del 7 marzo 1944 sito in corso Matteotti.

Lecco: dopo 31 anni la dottoressa Casiraghi lascia il Tribunale

$
0
0
Una grande festa e un saluto caloroso e commosso è stato rivolto a Giuseppina Casiraghi, storica presenza del Palazzo di Giustizia di Lecco, che oggi lascia il proprio incarico per trasferirsi alla Procura di Monza.Giuseppina Casiraghi con il presidente Ersilio SecchiIn quasi 31 anni di attività a Lecco sono molti i ricordi raccolti e le persone conosciute: dapprima negli uffici della Pretura, poi, quando i palazzi sono stati accorpati, fra i corridoi del Tribunale, arrivando nel 2007 ad essere nominata cancelliere dirigente facente funzioni fino al 2013, per poi ricoprire il ruolo in maniera effettiva; ad oggi è coordinatore dell'area amministrativa.La Casiraghi, emozionata, ha ripercorso questi anni passati ringraziando i colleghi, i funzionari, i magistrati e gli avvocati che ha incontrato lungo il proprio cammino professionale, molti dei quali presenti oggi, stretti nell'aula del Gup; un ringraziamento che il Presidente Ersilio Secchi ha voluto restituire, per la grande professionalità, zelo, passione e umanità con cui la dott.ssa Casiraghi ha svolto il suo lavoro.A nome di tutto il Tribunale -che oggi perde un suo pilastro portante nelle mansioni burocratiche-  Secchi ha dunque salutato la dottoressa, augurandole di trovare nella sua nuova sede una luminosa e brillante carriera.

Lecco: al Rotary Club si parla di ''cucina etica'' con lo chef Lorenzo Vecchia

$
0
0
Un altro appuntamento frizzante quello promosso dal Rotary Club Lecco Manzoni, che nella serata di ieri ha portato a Lecco tutta la passione culinaria di Lorenzo Vecchia, il tanto giovane quanto esperto chef originario di Pozzuolo Martesana, nella campagna milanese, che ha fatto della cosiddetta cucina etica il proprio ‘core business’. E’ quando la filosofia del vivere incontra il cibo che si può iniziare a parlare di cucina etica. Un’espressione, questa, nata dalla convinzione che sia necessario un importante ripensamento dell’arte culinaria, in grado di armonizzare il rapporto tra la volontà di soddisfare il palato, ma anche il bisogno di dare nutrimento senza sprecare, rispettando in questo modo umanità ed ambiente.“La cucina etica non significa niente carne e solo verdure, come spesso si crede nell’immaginario comune. E nemmeno piccole porzioni e prezzi alti. Cucinare eticamente implica invece conoscere il proprio territorio a fondo e valorizzare il Km 0, esaltare quelle che sono le materie prime eccellenti che vengono coltivate in abbondanza e naturalmente nei nostri campi, e che spesso vengono invece sprecate a causa di una logica di mercato sbagliata”, ha spiegato lo chef, che dopo aver maturato dieci anni di esperienza nelle cucine internazionali ed essere cresciuto alla scuola del rigore di Carlo Cracco ha fatto ritorno nella sua Pozzuolo Martesana, comune di poco più di 8000 abitanti, per proporre qualcosa di nuovo e diverso, che ancora non c’era nel raggio di chilometri: un ristorante in grado di soddisfare la richiesta di ‘buona cucina’ e capace di far conoscere il potenziale fino a quel momento inespresso del suo territorio oltreconfine. A sinistra lo chef Lorenzo Vecchia con il prefetto del Roraty Club Lecco Manzoni, Anna Rusconi, e il presidente Stefano Artese“Sono nato nella campagna di Pozzuolo Martesana, da bambino sono cresciuto giocando nei suoi campi, conosco a memoria ogni singolo angolo di terreno, ogni contadino, ogni allevatore. Per rifornire il mio ristorante mi rivolgo a loro, con i quali ho instaurato un rapporto di fiducia, ma utilizzo anche molte verdure coltivate nell’orto di famiglia, ed entro un anno punto ad autoprodurre il 70 percento delle verdure che finiranno a tavola. La stagionalità ricopre un ruolo fondamentale nella mia cucina, mi permette di lavorare nel modo più corretto ed avere sempre l’ingrediente migliore, al momento giusto e al prezzo migliore, ciò significa altissima qualità al giusto prezzo”. Sfruttare al meglio il proprio territorio in una logica di valorizzazione significa quindi conoscerlo, comprenderlo a fondo ed esaltare i suoi punti di forza, e tuttavia – spiega lo chef – “il nostro non è un km zero ossessivo, ma ragionato, infatti la maggior parte dei prodotti arriva dalla zona ma capita spesso che questi vengano valorizzati dall’abbinamento con altre materie prime provenienti dal mondo”. La filosofia della cucina etica di Lorenzo Vecchia può essere riassunta in una premessa di base: “puntare su materie prime locali, fresche e buone, lavorate con attenzione e rispetto”. Un rispetto che abbraccia più aspetti contemporaneamente: le relazioni con i propri fornitori, che vengono anch’esse ‘coltivate’ con cura ed attenzione, ma anche la volontà di non sprecare quello che di buono il nostro territorio ci dona, valorizzando una sorta di intelligenza etica del lavorare. Abbraccia infine il rispetto per la natura, senza piegarla all’assurda pretesa di dover servire ogni piatto in ogni luogo e in ogni stagione. E’ il rispetto del ciclo della natura, del normale evolversi della vita. E’ cucina etica.

Falghera: i cittadini ''insorgono'' per i parcheggi e chiedono un incontro in Comune

$
0
0
Dario SpreaficoÈ previsto per la prossima settimana un incontro tra l’Amministrazione comunale lecchese e gli abitanti di Falghera, esasperati come al solito dall’assenza di posteggi, in particolare, nel vecchio nucleo dell’abitato. Dario Spreafico - capogruppo di Vivere Lecco, da poco passato in minoranza - avrebbe voluto portare questo problema all’attenzione del Consiglio comunale lo scorso lunedì, ma la riunione dell’assise non è mai iniziata per le troppe assenze tra le fila del Partito democratico. A scatenare l’ira dei residenti, la voce che nell’appezzamento di proprietà comunale dove, stando alle promesse elettorali, sarebbero dovuti sorgere nuovi stalli, si vorrebbe costruire una cabina dell’Enel. Secondo quanto ricostruito da Spreafico, negli ultimi 35 anni Falghera - come anche Malnago - sono state “aggredite” dalle colate di cemento che hanno trasformato le due località in “zone residenziali per eccellenza”. Questo fenomeno, “grazie alla poco attenta politica di lottizzazione - spiega il consigliere comunale - ha causato il ‘soffocamento’ del vecchio nucleo locale, una comunità nata come agro-pastorale e non attrezzata per far fronte al traffico del XXI secolo. L’abitato ha retto fino agli anni Ottanta l’afflusso delle autovetture e i parcheggi erano sufficienti, ma nel corso del tempo una politica amministrativa poca avveduta ha pensato di monetizzare gli oneri urbanistici a scapito di parcheggi necessari come l’aria ai residenti”. In effetti la località estremamente panoramica della città si è negli ultimi anni riempita di nuove case, senza che venissero previsti nuovi posteggi e nemmeno la cabina elettrica. “Ricordo - suggerisce ancora Spreafico - che la cabina non necessariamente deve essere costruita o posizionata su suolo pubblico, e che nei pressi ci sono proprietà private atte a ospitare una costruzione del genere, se non altro dal momento che sono figlie del piano di lottizzazione approvato a suo tempo. Mi è difficile pensarne uno che non preveda i necessari sottoservizi!”. Al momento la situazione è quella di un posteggio selvaggio, lungo la strada principale che porta a Versasio o nelle vie secondarie, ovviamente in divieto di sosta, correndo il rischio non infrequente di dover poi pagare la multa, che gli agenti di Polizia locale sono costretti a redigere ogni volta che è richiesto il loro intervento. “Ora il problema l’abbiamo identificato, quando e come lo risolviamo? - si chiede il capogruppo di Vivere Lecco -. Mi raccomando, non si dica a me o ai cittadini di Falghera che non ci sono i soldi e non ci sono posti per fare parcheggi, perché è 35 anni che lo sentiamo dire. Cerchiamo di essere seri, non ci vogliono capitali ingenti ma una buona dose di volontà! O forse il bacino elettorale è troppo piccolo? Vorrei ricordare a chi tira le leve del comando cittadino che esiste anche l’esproprio per pubblica utilità laddove ci sono, all’interno del piano di lottizzazione, aree destinate a orti e non strumentali alle abitazioni!”.

Lecco: al Planetario ''Una giornata con Galileo Galilei'', il 17

$
0
0
Sabato 17 novembre al Planetario di Lecco è in programma "Una giornata con Galileo Galilei", un appuntamento per tutti, pensato perconoscere l'autore, tra gli altri, del "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo" e approfondire le sue scoperte rivoluzionarie. Dalle 15 alle 16.30 spazio "Alla bottega di Messer Galileo", un'edizione speciale del sabato per bambini dai 6 ai 10 anni, un percorso in due parti: prima un viaggio alla scoperta delle osservazioni celesti in cupola di Galileo, poi la visita al suo laboratorio, dove gli esperti del gruppo Deep Space faranno provare ai piccoli i suoi più famosi esperimenti. Alle 20.45 ci sarà la conferenza "Galileo, uomo e scienziato. I tormenti interiori e le osservazioni che cambiarono il mondo", dedicata a una emozionante ricostruzione del travagliato percorso umano che portò lo scienziato pisano fino all’abiura, preceduta da una ricostruzione dei suoi risultati scientifici. Tutto questo avverrà con una ricreazione davvero magica dell’atmosfera del tempo nella cupola del Planetario, sotto la volta stellata. Protagonisti di questa rivisitazione del dramma umano di Galileo saranno Lorenzo Corengia, Valentina Bucci e Antonio Takim, mentre Loris Lazzati si occuperà dell’introduzione scientifica. In caso di bel tempo seguirà anche l’osservazione con i telescopi, tra cui uno d’epoca per immergersi ancor più nell’esperienza galileiana. Per questa iniziativa i biglietti sono in prevendita al Planetario tutte le mattine dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e il venerdì sera dalle 20.30 alle 22.30. Inoltre si potranno acquistare i biglietti per lo spettacolo serale anche sabato 17 novembre a partire dalle 20.15.

Lecco: le prossime modifiche alla viabilità

$
0
0
Il Comune di Lecco annuncia le seguenti modifiche alla viabilità della prossima settimana:VIA MASACCIO dal 12 al 16  novembre parziale restringimento per lavori di rifacimento pavimentazione (Impresa Vitali Pietro srl di Cisano Bergamasco per conto del Comune di Lecco) lavoro già programmato nelle scorse settimane e non eseguito causa maltempo;                                                                       VIA DON CONSONNI, laterale alla scuola fino al passaggio pedonale verso il lato privato, dal 12 al 16 novembre parziale restringimento per lavori di rifacimento pavimentazione (Impresa Vitali Pietro srl di Cisano Bergamasco per conto del Comune di Lecco) lavoro già programmato nelle scorse settimane e non eseguito causa maltempo;                                                                  VIA PADRE GEMELLI, dal 12 al 16 novembre parziale restringimento per lavori di rifacimento pavimentazione (Impresa Vitali Pietro srl di Cisano Bergamasco per conto del Comune di Lecco) lavoro già programmato nelle scorse settimane e non eseguito causa maltempo;                                                                       VIA BELVEDERE, tratto da via Gabriele D'Annunzio e accesso al parco, dal 12 al 16 novembre parziale restringimento per lavori di rifacimento pavimentazione (Impresa Vitali Pietro srl di Cisano Bergamasco per conto del Comune di Lecco) lavoro già programmato nelle scorse settimane e non eseguito causa maltempo;                                       VIA VOLTURNO, dal 12 al 16 novembre parziale restringimento per lavori di rifacimento pavimentazione (Impresa Vitali Pietro srl di Cisano Bergamasco per conto del Comune di Lecco) lavoro già programmato nelle scorse settimane e non eseguito causa maltempo;                                                                       S.S. 36 RACC "del lago di Como e dello Spluga" gallerie "Valsassina" e "Passo del Lupo" dalle 21 del 12 novembre alle 5 del 13 novembre totale chiusura in entrambi i sensi di marcia per lavori di adeguamento e messa a norma degli impianti tecnologici installati all'interno delle gallerie (ANAS di Milano);VIA MONTEBELLO tratto tra piazza  XXV Aprile e via Bersaglio totale chiusura altezza civico 1 per montaggio ponteggio dalle 7 alle 18 di lunedi 12 novembre e dalle 8.30 alle 18.30 anche chiusura al transito pedonale (Impresa Rech Alberto di Erve per conto di privati);                                                    VIA MASCARI, tratto all'altezza del civico 79, parziale restringimento per lavori di rinnovo presa per fuga e isolamento dal 13 al 20 novembre (Impresa Devizzi Srl di Cremeno per conto di Lario Reti Gas Srl);                                                                           S.S. 36 RACC "del lago di Como e dello Spluga" galleria "Monte Barro" dalle ore 21 del 13 novembre alle 5 del 14 novembre totale chiusura in carreggiata nord da svincolo di Civate a svincolo di Pescate totale chiusura per lavori di adeguamento e messa a norma degli impianti tecnologici installati all'interno delle gallerie (ANAS di Milano);VIA DON POZZI, tratto compreso tra via XI Febbraio e via Rosselli, totale chiusura e divieto di sosta, con rimozione forzata dei veicoli, nelle vie Cantarelli e Pascoli  (ambo i lati  in occasione della partita di calcio presso lo stadio “Rigamonti-Ceppi” dalle 12 alle 18.30 di mercoledì 14 novembre;S.S. 36 del lago di Como e dello Spluga gallerie "attraversamento di Lecco" e "San Martino" totale chiusura in carreggiata nord a uscita Lecco centro a ingresso Lecco Orsa dalle 21 del 14 novembre alle 5 del 15 novembre e in carreggiata sud da ingresso Lecco Orsa a ingresso Lecco Valsassina dalle 21 del 15 novembre alle 5 del 16 novembre per lavori di adeguamento e messa a norma impianti tecnologici installati all'interno delle gallerie (ANAS di Milano);                                                          VIA CARLO MAURI - area di parcheggio pubblico, totale chiusura per svolgimento mercatino creatività dalle 9 alle 19 di sabato 17 novembre (Eventi New Generation);                                                             VIA DEI RICCIOLI, tratto all'altezza del civico 15, totale chiusura sia veicolare che pedonale dalle 7 alle 13 del 17 novembre per occupazione di suolo pubblico necessaria all'esecuzione di lavori di pulizia facciata (Impresa Bianco Pulizia srl di Lecco per conto di privati).

Pecunia Facilis: 13 i soggetti indagati, disposti sequestri per 16 milioni di cui 4 già 'recuperati'

$
0
0
Quattro milioni sono già stati recuperati. E il “conto” è destinato a salire, a fronte dell’autorizzazione a procedere ad un sequestro preventivo per equivalente di 16 milioni complessivi. Nel dare esecuzione al decreto firmato dal Gip orobico Marina Cavalleri, i finanzieri del Comando Provinciale di Lecco e gli uomini della Squadra Mobile della locale Questura hanno già “bloccato” liquidità presente su numerosi conti, quote societarie e denaro contante. “Messi i sigilli” poi a 15 immobili di lusso nelle province di Bergamo e Salerno, con capatina anche a Milano e Venezia. 22 infine le auto di valore rintracciate, oltre a orologi e quadri. Il t.colonnello Gorgoglione, il colonnello Dell'Anna, il Questore Guglielmino e il dr. Danilo Di LauraE’ questo lo sviluppo dell’Operazione Pecunia Facilis che, nel maggio scorso, aveva già portato all’applicazione di due misure cautelari per i reati di corruzione e rivelazione di segreto d'ufficio nei confronti del direttore dell'INPS di Sondrio, già in servizio a Bergamo, e del suo supposto corruttore, un imprenditore del settore della somministrazione di manodopera. E sembrerebbe essere sempre il mondo cooperativo e delle imprese di servizi a fare, prevalentemente, da sfondo, anche all’agire del supposto sodalizio criminoso eradicato dagli operanti coordinati dal sostituto procuratore Nicola Preteroti, composto anche da vari consulenti che avrebbero fornito ai propri clienti una vera e propria “assistenza fiscale e previdenziale” connotata da una preordinata fraudolenza: il meccanismo permetteva di compensare tramite i modelli F24 debiti tributari e previdenziali con crediti inesistenti, procurati a seguito del versamento “cash” del dovuto, con tale denaro che – hanno ricostruito gli investigatori – entrava poi in una sorta di “spirale” con effetto lavatrice, rimbalzando tra più società e tornando poi nelle disponibilità in parte degli stessi imprenditori ed in parte dei membri del supposto gruppo ripulito e dunque nuovamente spendibile, con importanti vantaggi a scapito però della pubblica economia, beffata a più riprese.Ha parlato dunque di una serie di comportamenti illeciti portati alla luce dall’agire congiunto di Polizia e Finanza, su delega della Procura di Bergamo, il Questore Filippo Guglielmino nel presentare l’attività investigativa al fianco del Comandante provinciale delle Fiamme Gialle Pasquale Dell’Anna. Con loro al tavolo anche il dr. Danilo Di Laura a capo della Squadra Mobile e il tenente colonnello Antonio Gorglione alla testa del Nucleo di Polizia Tributaria. Sono stati quest’ultimi a meglio lumeggiare le ipotesi di reato ascritte a vario titolo ai 13 indagati, dall’indebita compensazione di crediti (prevista dall’articolo 10 quater delle Legge tributaria) al riciclaggio e all’autoriciclaggio, ascritti a soggetti “che hanno ottenuto milioni di euro frodando l’Erario” andando a “inquinare un circuito economico sano”, secondo uno schema così sintetizzabile:CLICCA SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRLA Nomi e dettagli nell’articolo a seguire.

Dalla denuncia del lecchese Sarti per estorsione all'inchiesta sul gruppo specializzato in indebite compensazioni: i dettagli

$
0
0
C’è ancora Marco Sarti, il fiscalista con natali a Salerno, residenza a Malta e “casa e bottega” a Lecco, al centro dell’intrigata attività investigativa coordinata dal sostituto procuratore Nicola Preteroti, culminata con la firma, da parte del Giudice per le indagini preliminare del Tribunale di Bergamo Marina Cavalleri di un decreto di sequestro preventivo a carico di più soggetti per una cifra attestatasi complessivamente su 16 milioni di euro. Pur figurando comunque nuovamente nel – lungo – elenco degli indagati, questa volta il professionista lariano, già tratto in arresto nel 2017 in relazione ad una vicenda “perpendicolare”, gioca in questa un ruolo diverso: l’inchiesta, come riconosciuto anche nell’atto sottoscritto dal Gip per autorizzare il “fermo” di beni mobili e immobili oltre che di liquidità, muove infatti da una denuncia presentata dal 58enne nel 2016 – in tempi dunque precedenti ai suoi guai giudiziari – in relazione ad un tentativo estorsivo, parzialmente andato a segno, messo in atto nei suoi confronti. 2.500.000 euro la cifra che “qualcuno” avrebbe preteso da lui, arrivando a minacciare il “colletto bianco” ed il figlio, dopo la decisione di sfilarsi dal “gruppo d’affari” sul quale il dr. Preteroti ha poi acceso i riflettori, delegando accertamenti e verifiche alla Finanza di Lecco e alla Squadra Mobile cittadina, fino ad arrivare a delineare una supposta “associazione a delinquere” specializzata nel frodare l’erario attraverso il meccanismo delle indebite compensazioni. Ne avrebbero fatto parte, tra il 2013 e il 2017, secondo le risultanze investigative ancora tutte da provare, chiaramente, in sede giudiziaria, oltre allo stesso Sarti (uscito di scena nel 2015), Domenico Piscicelli (classe ’72 di Treviglio), Stanislao Copia (classe ’53), Nicola D’Ambrosio (’69), Lorna Moradini (’73) e Luigi Cardano (salernitano, classe 1948).VIDEO“PISCICELLI Domenico ideatore ed anche esecutore (con il contributo di MORANDINI Lorna e D'AMBROSIO Nicola) del sistema fraudolento di indebite compensazioni, consentiva agli imprenditori e alle ditte che chiedevano i "servizi" dell'associazione ("GRUPPO PISCICELLI") di sottrarsi in modo sistematico al pagamento dei debiti erariali, reperendo - anche tramite I'attività di ricerca ed intermediazione effettuata da COPIA Stanislao -  professionisti in materia tributaria (SARTI e CARDANO) che si occupavano di predisporre e trasmettere i modelli F24 con indicati crediti inesistenti in compensazione con i debiti erariali dovuti; mettendo altresì a disposizione dei clienti che usufruivano dei servizi dell'associazione, le società "IMPREFIN s.r.l." e "DELTA CONSULENZE s.r.l.", che ricevevano (con l'apparente causale del pagamento delle imposte) bonifici bancari dalle ditte e società beneficianti delle indebite compensazioni, somme ricevute dalle predette società di "consulenza" e sistematicamente trasferite ad altre società di "comodo", al fine di consentire agli imprenditori che si rivolgevano al "GRUPPO PISCICELLI" ed avvantaggiati da tale sistema di frode sia di precostituirsi la prova dell'avvenuto pagamento a favore dell'erario, tramite gli anzidetti bonifici effettuati alla "IMPREFIN s.r.l." ed alla "DELTA CONSULENZE s.r.l. " con quella falsa causale di pagamento  sia e soprattutto di mettere le somme versate alla "IMPREFIN s.r.l." ed alla "DELTA CONSULENZE s.r.l." al riparo dall'attività successiva di recupero erariale”. Questa la ricostruzione dell’attività dell’ipotizzata associazione a delinquere tracciata nel decreto di autorizzazione dei sequestri preventivi che meglio dettaglia poi i ruoli attribuiti dalla Procura ai singoli indagati, arrivando a ipotizzare anche reati quali il riciclaggio e l'autoriciclaggio a carico di alcuni soggetti, nonché elenca i nomi di coloro i quali si sarebbero serviti di tale “sistema”, a loro volta tacciati secondo i dettami della legge in materia tributaria del reato di “indebita compensazione”. Sono lo stesso Sarti per la sua Dinamica Società Cooperativa; Attilio Grossi per la Ditta individuale Attilio Grossi; Paganesi Alice per la Immobiliare Ali.Pag srl; Triberti Luca per la Jd Service Italia srl; Marco Mazza per la ditta individuale Mazza Marco; Giuliano Mosconi – già indagato in altro stralcio della ramificata inchiesta – per la Vulcanica Servizi Cooperativa nonché Claudio Bosco e Antonio Mario Cattaneo, rispettivamente presidente del CDA e supposto amministratore di fatto della Intejob Società Cooperativa di Lallio, impresa quest’ultima in relazione alla quale, in quattro differenti annualità, la cifra “incriminata” supererebbe complessivamente i 7 milioni di euro. Estorsione in concorso, invece, l’ipotesi di reato a ascritta ai già citati Piscicelli, Copia, D’Ambrosio e Mohammed Najat in riferimento ai 2.500.000 euro che gli stessi avrebbero cercato di ottenere facendo pressioni sul fiscalista di Lecco. Tale somma equivarrebbe infatti al “danno asseritamente provocato agli indagati dal Sarti con la sua decisione unilaterale di interrompere la trasmissione telematica degli F24 relativi alle imposte compensate dai clienti del gruppo”, di fatto abbandonando lo stesso, scelta che sarebbe costata al 58enne mesi d’angoscia per sé e per i propri fino alla decisione di “svotare il sacco”, all’origine dell’inchiesta di cui si parla quest’oggi che lo vede dunque al fianco della Procura. Come lo stesso fiscalista avrebbe ammesso, ascoltato a più riprese dalla Finanza e dal PM, con ampi stralci di quelle “chiacchierate” riportate anche nell’atto a firma del GIP, seppur tardivamente egli si sarebbe accorto della natura fraudolenta delle compensazioni e, ritenendosi estraneo alla vicenda delittuosa, avrebbe spezzato quella catena di cui, per sua stessa ammissione, era l’ultimo anello.

Abbadia: aperto il bando per l'assegnazione degli alloggi popolari

$
0
0
Il Comune di Abbadia ha indetto il bando, aperto fino al 10 dicembre, per l’assegnazione in affitto dei tre alloggi in edilizia popolare di via Stoppani. Il requisito fondamentale per poter presentare la domanda è che il nucleo famigliare abbia un ISEE-erp non superiore a 16.000,00 euro o un ISE-erp inferiore a 17.000,00 euro. I primi ad avere diritto all’assegnazione sono i residenti e coloro che prestano la propria attività lavorativa esclusiva o principale ad Abbadia; i cittadini che abitano o lavorano in un Comune che non ha indetto il bando per due semestri consecutivi; i lavoratori che svolgeranno la nuova attività ad Abbadia dopo aver perso il loro precedente impiego; coloro che saranno assunti in base ad accordi con le organizzazioni sindacali nell’ambito di progetti concordati con il Comune; emigrati italiani all’estero. In deroga a questi casi, il bando contempla poi altre fattispecie. Tra i requisiti necessari per entrare in graduatoria bisogna avere la cittadinanza italiana o quella di uno Stato dell’Unione europea oppure il permesso di soggiorno, e ci sono alcune categorie “specifiche” di concorrenti: famiglie con anziani o disabili, famiglie di nuova costituzione, persone sole, profughi rimpatriati. Oltre alle condizioni famigliari potranno influire sul punteggio anche quelle abitative e naturalmente quelle economiche. Il “canone sopportabile” dell’affitto, infine, viene stabilito facendo il prodotto tra il valore dell’ISEE-erp, l’Incidenza massima ammissibile (Imax) ad esso corrispondente, e il parametro della Scala di Equivalenza (PSE), riferito alla composizione del nucleo familiare. L’Amministrazione comunale alla scadenza del termine per la presentazione delle domande formerà la graduatoria per l’assegnazione degli alloggi e una volta trascorsi i 15 giorni previsti dalla legge per eventuali ricorsi essa diventerà definitiva a tutti gli effetti.

Varenna: a Villa Monastero la mostra dedicata al pittore romantico Vincenzo Bianchi

$
0
0
Anche quest’anno Villa Monastero di Varenna partecipa alle iniziative dell’autunno manzoniano proponendo dall’11 novembre al 27 gennaio un’interessante rassegna dedicata al pittore Vincenzo Bianchi (1822-1870), che ha saputo illustrare il territorio lecchese con grande sensibilità. Attraverso le sue opere, per lo più inedite, presentate nella suggestiva cornice della storica dimora lariana di proprietà della Provincia di Lecco, l’artista rivela inaspettate doti di paesaggista, inserendosi a pieno titolo nel più ampio clima romantico lombardo contemporaneo. Vedute del lago realizzate alla metà dell’Ottocento si alternano a immagini di vivaci borghi lariani, particolarmente attraenti per il taglio compositivo e la raffinata scelta coloristica, come sottolinea il curatore della mostra Sergio Rebora. Alcune sono accostabili ai capolavori del veronese Giuseppe Canella, caposcuola della pittura romantica di paesaggio, come mette in rilievo lo studioso che ha ripercorso la vicenda artistica del pittore, individuando i dati biografici finora sconosciuti. Ai dipinti di Bianchi si aggiunge l’inedito Ritratto dello scrittore Alessandro Manzoni realizzato da Giuseppe Molteni, esposto pubblicamente per la prima volta, dopo l’accurato restauro di Paola Moretti. Si tratta di una versione dell’importante ritratto realizzato nel 1835 da Giuseppe Molteni e Massimo D’Azeglio conservato presso la Biblioteca nazionale Braidense di Milano, che costituisce, insieme all’immagine dello scrittore eseguita più tardi da Francesco Hayez e collocata nella Pinacoteca di Brera, l’unica versione ufficiale concessa dall’autore che, come noto, non amava farsi ritrarre per dipinti di pubblica esposizione. Nella Casa Museo Villa Monastero si possono apprezzare, per questa speciale occasione, alcune interessanti opere, stampe e sculture, prestate da collezionisti privati che le hanno concesse per arricchire temporaneamente il suo patrimonio e le sue raccolte. Tra questi gli Episodi dei Promessi Sposi di Matteo Meneghini, due importanti dipinti raffiguranti la Lucia di Giuseppe Giani e l’inedito Incontro di Lucia con l’Innominato, di ambito lombardo, le due sculture che raffigurano Lucia Mondella, opera di Francesco Confalonieri, e Renzo Tramaglino della Fonderia Benedetti di Lecco. Queste opere costituiscono un utile approfondimento delle vicende storiche di Villa Monastero nella seconda metà del secolo XIX, come sottolinea nel catalogo il conservatore Anna Ranzi, che esamina in particolare il periodo in cui la dimora appartenne alla nobildonna milanese Carolina Maumari Seufferheld, legata da vincoli di parentela coi Manzoni. “Siamo particolarmente grati - commenta il Consigliere provinciale delegato alla Cultura e al Turismo Luigi Comi - e porgiamo un vivo ringraziamento ai collezionisti privati che mettono generosamente a disposizione le loro opere per farle conoscere ai visitatori, come avviene ormai abitualmente da anni per le iniziative programmate a Villa Monastero. Il costante arricchimento delle proposte culturali che si tengono nella Casa Museo, adatte a vari tipi di pubblico, permette di mantenere viva l’attenzione dei turisti, che giungono anche nella stagione autunnale e invernale, e di continuare nel percorso di valorizzazione di questa storica dimora lariana”. La mostra è visitabile nei giorni e negli orari di apertura della Casa Museo:- novembre: 11-18-25 dalle 10.30 alle 16.30- dicembre: 2-8-9-16-23-26-27-28-29-30-31 dalle 10.30 alle 16.30- gennaio 1-2-3-4-5-6-13-20-27 dalle 10.30 alle 16.30 L’accesso alla mostra è incluso nel biglietto d’ingresso a Villa Monastero di 8 euro (5 euro solo il Giardino); l’ingresso è ridotto per persone con più di 65 anni, gruppi composti da più di 10 persone, soci Touring, ragazzi dai 12 ai 18 anni e studenti dai 18 ai 24 anni è di 5 euro (3 euro solo il Giardino); l’ingresso è gratuito per bambini da 0 a 11 anni compiuti, persone diversamente abili, tesserati ICOM, possessori di Abbonamento Musei Lombardia Milano e residenti a Varenna.
Viewing all 66847 articles
Browse latest View live


<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596347.js" async> </script>