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Galbiate: 1 anno e 6 mesi complessivi per Claudio Corabi, per le estorsioni in paese

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Claudio CorabiSei anni e un mese di reclusione e 1.650 € di sanzione, cui si aggiunge l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Questa la sentenza pronunciata oggi, giovedì 21 gennaio, dal giudice Enrico Manzi (presidente del collegio giudicante con a latere i colleghi Salvatore Catalano e Maria Chiara Arrighi) nei confronti di Claudio Corabi, 47enne galbiatese già precedentemente condannato per estorsione nei confronti di un parrucchiere del paese.L’uomo è comparso nuovamente in aula nella mattinata odierna, difeso dall’avvocato Franca Peruzzi, per rispondere nuovamente di estorsione nonché di furto aggravato e minaccia. A riassumere i fatti a lui contestati è stato il Pubblico ministero Paolo Del Grosso che ha chiesto una pena complessiva, in continuazione alla precedente sentenza, di 6 anni e 8 mesi di reclusione e 1.200 € di multa.“A seguito della prima sentenza nei suoi confronti, egli ha nuovamente messo in atto azioni intimidatorie nei confronti di un barista del paese. Lo ha minacciato con un collo di bottiglia rotto, fatto ripreso dalle videocamere di sorveglianza del locale grazie alle quali è stato possibile per i Carabinieri di Olginate verificare quanto accaduto”. Altri episodi riguardano un parrucchiere di Galbiate, il quale, a seguito delle pressioni subite da Corabi, gli ha consegnato a più riprese una somma di denaro pari a 650 €. “Il primo episodio risale al settembre del 2014, quando egli si è rivolto al commerciante con espressioni quali “Dammi i soldi o io ti rovino”. Sono seguiti altri episodi a novembre, uno dei quali ha avuto come testimone la moglie di un panettiere che ha il negozio accanto a quello del barbiere” ha spiegato in aula il Pubblico ministero. “Il commerciante ha poi sorpreso Corabi mentre si introduceva nel suo negozio dopo aver forzato la porta di ingresso con alcuni calci, allontanandosi con il registratore di cassa. In quella occasione lo ha rincorso e tra i due è nata una colluttazione durante la quale l’esercente è stato minacciato”. La sentenza della Corte d’Appello nei confronti di Corabi, ha sottolineato Del Grosso, ha offerto all’uomo una “seconda possibilità” che egli però non ha voluto cogliere, mettendo in atto nuovamente i medesimi comportamenti. Il Pm ha indicato nella “estorsione aggravata e continuata” il reato più grave ascritto all’imputato, evidenziando le difficoltà nella deposizione del barbiere a causa del grande timore evidenziato nei confronti della controparte. Il legale difensore di Corabi ha sottolineato la lieve entità della cifra in denaro consegnata dal barbiere al suo assistito, in carcere da oltre un anno. “Egli era convinto di essere creditore nei confronti del commerciante, non ha adottato alcun comportamento particolare. Si tratta quindi di rapina” ha spiegato l’avvocato, chiedendo di rideterminare la pena in base a queste conclusioni.Il collegio giudicante invece ha condannato il galbiatese alla pena complessiva di 6 anni e 1 mese di reclusione e al pagamento di 1.650 € di sanzione. Claudio Corabi continuerà a scontare la condanna in carcere.

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