Spettabile Redazione, finalmente una voce responsabile e professionale ma soprattutto credibile, quella di un addetto ai lavori, non del solito politico o amministratore interessato a stare incollato alla poltrona. Il vice presidente di Confcommercio raccomanda di puntare sul turismo, non quello di rapina che vede colonne di moto invadere il territorio per bere un caffè: il turismo ha bisogno di richiami culturali e di alberghi. Ergo, importante è fare cultura: insistere sui Promessi Sposi, inventare qualcosa di nuovo che attragga il turista ma non dimenticare che, quando a Lecco regnavano i Ragni di Cassin, i turisti venivano anche dall’estero per imparare ad arrampicare in Grigna. Le bellezze naturali sono importanti ma non determinanti. Lecco, insisto, è una città troppo sporca e piena di buchi, chi cammina in centro rischia, mentre l’amministrazione investe in un altro tipo di turismo, quello dei clandestini che, per non essere da meno dei nostri politici, li presenta come una ricchezza, mentre nella realtà sono solo un costo per di più inutile, perché oltre che allontanare il turismo, tolgono le risorse da destinare ai nostri concittadini. Purtroppo questo si tace per esaltare l’integrazione che disintegra, ormai sotto gli occhi di tutti, quella che dopo Colonia, avrebbe dovuto fare riflettere, mentre ha stimolato la scarsa intelligenza di chi governa, proponendo l’abolizione del reato di clandestinità.Cordialmente
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