E' Mattia Malighetti il vincitore della tredicesima mostra dei presepi allestita anche quest'anno all'interno della chiesa vecchia di Sala a Calolzio dal gruppo "Dimensione Cultura" e dalla parrocchia.I partecipanti alla mostra dei presepiMattia MalighettiLuigi CanzianiIl suo piccolo capolavoro di arte e ingegneria ha conquistato la maggioranza dei voti dei moltissimi visitatori che in queste settimane non si sono lasciati sfuggire l'opportunità di osservare le oltre 30 natività esposte, ognuna diverse dalle altre. "Il mio presepe è lungo 2 metri esatti e l'ho realizzato in 4 blocchi separati che poi sono stati uniti" ha spiegato Mattia, 25enne di Monte Marenzo che è già alla sua quarta esposizione nella mostra di Sala. "In totale sono state necessarie circa un'ottantina di ore di lavoro: la parte più complicata è stata in particolare quella meccanica ed elettrica, per far funzionare tutte le automazioni".Il presepe vincitoreIl secondo classificatoSul secondo gradino del podio è salito l'originalissimo presepe di Barbara Panzeri di Calolziocorte che ha realizzato la sacra famiglia, la capanna, i pastori e le immancabili pecorelle interamente con tappi di plastica colorati: un inno alla creatività e al riciclo che ha strappato applausi, sorrisi e tanti complimenti. Di tutt'altro genere il presepe di Luigi Canziani di Lecco che si è aggiudicato la medaglia di bronzo: una bellissima ricostruzione ambientata in una tradizionale cascina lombarda in pietra e legno mirabilmente riprodotta, con grandissima attenzione ai particolari e ai dettagli.VIDEOMa il vero successo è stato quello di tutta la mostra, diventata a tutti gli effetti una tradizione del Natale calolziese e del circondario, un'occasione per esporre i lavori di tanti appassionati - quest'anno oltre 30 le rappresentazioni in concorso - che dedicano ogni anno tempo, passione e impegno per realizzare presepi unici e sempre diversi, veri capolavori di manualità e fede.Il terzo classificatoIl coro di RavellinoDopo le premiazioni, martedì sera, nella parrocchiale è andato in scena il concerto dei re magi, con le esibizioni del Coro Ana dell'Adda e del coro "San Rocco" di Ravellino (assente invece il coro orobico di Bergamo, che ha dovuto disdire per un imprevisto).Applausi al gruppo di Ravellino diretto da Silvia Panzeri che con la semplicità che lo contraddistingue ha saputo donare le emozioni del Natale attraverso canti tradizionali e contemporanei. Nella chiesa di Sala sono poi risuonate le note del coro Ana, che ha portato al pubblico presente - tra cui anche il parroco Don Luca - gli inni e le canzoni degli Alpini, con la solita bravura che dimostra nei tanti concerti che lo ha fatto conoscere anche fuori provincia.Il coro ANA"Siamo contenti di esibirci anche quest'anno nel concerto dei re magi, che sentiamo un po' nostro" ha commentato Radaelli Andrea. "I Magi erano studiosi e tenevano sempre lo sguardo alto per osservare il cielo: anche un coro deve sempre studiare e tenere lo sguardo alto per osservare le mani del maestro. E come i Magi anche noi vogliamo portare un dono: le nostre voci. E sempre come i Magi siamo arricchiti dall'incontro con le persone, che ci danno il loro calore e il loro entusiasmo".
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