Presso la sala Don Ticozzi di Lecco si è svolta nella mattinata di oggi, giovedì 5 aprile, la giornata conclusiva del percorso di educazione alla legalità promosso dal comune di Lecco in collaborazione con l'associazione Transparency International Italia. Il progetto, proposto per il secondo anno consecutivo, ha coinvolto oltre 120 alunni delle scuole medie De Amicis, Nava, Grossi e Ponchielli; in rappresentanza dei compagni, alcuni ragazzi sono saliti sul palco per illustrare il risultato del lavoro svolto in classe, presentando il proprio punto di vista sul tema della legalità tra presentazioni powerpoint e veri e propri cortometraggi.L'assessore all'istruzione Salvatore RizzolinoCome ha spiegato Chiara Putaturo, responsabile del settore educazione di Transparency, l'obiettivo era quello di avvicinare i ragazzi fin dalle scuole medie ai temi dell'etica e della legalità attraverso un approccio partecipativo che li portasse a rielaborare gli interventi in classe tenuti da professionisti come Andrea Zappalori Manzoni, esperto di legalità informatica. "L'educazione alla legalità agisce anche partendo da voi verso i vostri genitori. Ad esempio, una parola che loro non conoscono ma voi sì è "whistleblower", "l'uomo che fischietta" ovvero colui che denuncia un caso di corruzione. Speriamo che anche solo partendo dalla conoscenza di questa parola ci sia un atteggiamento più positivo nei confronti di chi denuncia, perché spesso in italiano è tradotto con l'accezione negativa di "spione". In Italia la percentuale delle persone disposte a denunciare è del 50%, mentre nei paesi in cima alla classifica della trasparenza è del 90%: vorrei che questa percentuale tra qualche anno salisse anche grazie a voi. Pensate alle conseguenze delle vostre scelte, perché la corruzione è un atteggiamento che inizia a radicarsi nei comportamenti quotidiani più semplici".Chiara Putaturo e Alessio Guidolin di Transparency, l'assessore allo sport Stefano GhezaL'assessore allo sport Stefano Gheza e la responsabile del settore educazione di Transparency Chiara PutaturoAll'incontro hanno partecipato anche Salvatore Rizzolino e Stefano Gheza, rispettivamente assessore all'istruzione e allo sport del comune di Lecco. "Poiché viviamo in una società insieme con altri, dobbiamo rapportarci con loro all'interno di un quadro di regole che ci permettono di vivere civilmente nell'ambito di una comunità. Sono molto contento che vi siate divertiti realizzando questi elaborati e che vi abbia colpito in particolar modo l'attenzione verso i nuovi strumenti di comunicazione, che sono insieme una grande comodità ma anche un pericolo: gli strumenti - come anche l'amministrazione - non sono né buoni né cattivi, tutto dipende dall'uso che se ne fa. Bisogna stare attenti, ma io credo che il bene che ci circonda sia sempre maggiore del male. Le regole esistono per poter esaltare la nostra libertà e la scuola ha una forte funzione educativa e culturale per produrre anticorpi contro l'illegalità" ha asserito Rizzolino, mentre Gheza ha sottolineato l'importanza di combattere l'indifferenza verso chi ci sta intorno come punto di partenza, passando poi al tema della legalità in ambito sportivo. Un elaborato dei ragazzi: il furto di informazioni personali avviene mentre si usa il telefono, senza accorgersene"Anche nel mondo dello sport vediamo tanti episodi di illegalità e dobbiamo combatterli, perché le scorrettezze non fanno bene a nessuno. Le vittorie vere sono quelle che si ottengono col sacrificio, non con le scorciatoie. Nel rugby il rispetto delle regole è importantissimo perché essendo uno sport di combattimento di gruppo si rischierebbe di degenerare in una rissa. Sarebbe bello che anche in tutti gli altri sport l'attenzione alle regole fosse tenuta altrettanto in conto, a partire dai genitori che sugli spalti esagerano con il tifo: potete essere voi i primi a farglielo notare. È importante rispettare le regole per stare bene insieme" ha concluso, invitando i ragazzi a segnalare agli allenatori episodi di illegalità per il bene di tutti i coinvolti. Impossibilitato a presenziare, il responsabile della prevenzione della corruzione del comune Michele Luccisano ha affidato a Transparency un messaggio destinato ai ragazzi, letto da Alessio Guidolin, ponendo l'accento sull'impegno dei giovani verso la meritocrazia come valore imprescindibile per poter "camminare ogni giorno a testa alta e con la schiena diritta". Dopo i ringraziamenti a professori e autorità i ragazzi hanno ricevuto un braccialetto a ricordo del ruolo che ognuno di loro ha nel promuovere la cultura della legalità nella vita di tutti i giorni.
↧