Il Tribunale di Lecco ha dichiarato il fallimento del Tubettificio Europeo Spa, accertando la sussistenza dello stato di insolvenza sin dal momento della presentazione della domanda di concordato preventivo, il 2 dicembre scorso. E' stato inoltre disposto l'esercizio provvisorio dell'impresa, che potrà dunque continuare ad operare fino al 31 maggio 2016, salva la facoltà dei Curatori nominati (il dottor Pietro Guerra e la dottoressa Jessica Gianola) di chiederne motivatamente la proroga. Essi dovranno convocare il comitato dei creditori per informarlo sull'andamento della gestione, e acquisirne le determinazioni circa l'opportunità di continuare l'esercizio, al termine del quale dovrà essere depositato presso il Tribunale il rendiconto dell'attività. Immagine di repertorio dei lavoratori di fronte all'aziendaNella sentenza pubblicata nella giornata di martedì 3 maggio, viene ricordato il percorso dell'azienda lecchese specializzata nella produzione di contenitori e oggetti in alluminio, dalla domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo presentata il 2 dicembre 2015 (dichiarata inammissibile), alla domanda di fallimento in proprio dello scorso 20 aprile. I referenti aziendali avevano inoltre presentato la richiesta di disporre l'esercizio provvisorio fino alla fine di maggio, al fine di non interrompere l'attività e preservare i valori aziendali, in previsione della continuità attraverso la creazione di una newco. Il Tribunale lecchese ha accertato lo stato di insolvenza del Tubettificio Europeo Spa, caratterizzato da un ammontare di debiti esigibili che supera il limite dei 30.000 €. Sussistono, questo quanto stabilito nella sentenza, i presupposti per disporre l'esercizio provvisorio dell'impresa, ai sensi dell'articolo 104 della legge fallimentare, in quanto "la pur momentanea cessazione della produzione potrebbe pregiudicare l'avviamento e determinare la perdita della clientela". La "cessione" del Tubettificio Europeo Spa (destinato a diventare Srl), presenta una prospettiva di incasso maggiore rispetto alla vendita dei singoli cespiti. Inoltre, viene sottolineato, l'esercizio provvisorio nel mese di maggio non è di per sé destinato a generare ulteriori debiti. "Appare più che ragionevole ritenere che le parti opereranno responsabilmente al fine di evitrare lo scenario peggiore, in cui tutti uscirebbero perdenti, giungendo quindi entro il ristretto arco temporale a disposizione ad equi accordi , così da scongiurare la cessazione dell'attività”, si legge nel documento. Sarà facoltà dei curatori, qualora di verificasse l'inopportunità della continuazione, a richiedere la cessazione dell'esercizio provvisorio. Dovranno ora essere inventariati i beni dell'azienda (omettendo però l'apposizione dei sigilli). L'adunanza per l'esame dello stato passivo dinanzi al giudice è stata fissata al 29 settembre alle 9.30 Il confronto tra azienda e funzionari sindacali sul futuro dei 115 lavoratori in forze al Tubettificio Europeo continuerà venerdì con un incontro già fissato, rinviato proprio in attesa di conoscere la risposta del giudice sull’istanza di esercizio provvisorio. Fino al 14 maggio è attiva la cassa integrazione ordinaria. Entro la fine del mese dovrà essere trovato un accordo, da cui dipenderà il futuro dell’azienda lecchese e dei suoi dipendenti.
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