C’è un 25 aprile anche sul campanile della Basilica di San Nicolò in Lecco. Vi sarà, infatti, l’apertura del campanile stesso per le visite guidate, ma è anche l’anniversario del primo anno di attività, grazie all’impegno dei volontari riuniti nel gruppo del “Matitone”. Il primo anno trascorso ha visto crescere i visitatori, aumentare i consensi per la bella iniziativa. Per il prossimo 25 aprile i volontari ricordano che valgono le solite condizioni: prenotarsi online all’indirizzo www.campaniledilecco.it. La prenotazione è necessaria in modo da poter gestire i flussi delle visite stesse. Le salite saranno al mattino dalle ore 10 ed al pomeriggio dalle ore 15.Il gruppo dei volontari del “Matitone”La novità dei pannelli panoramici sul terrazzo terminaleI visitatori del prossimo 25 aprile potranno vedere l’ultima novità, ovvero i pannelli panoramici che dagli otto lati del balcone sommitale alla base della cuspide terminale si spalancano sul territorio circostante, riprendendo le principali località che si possono ammirare dalla cima del campanile stesso.L’anniversario del 25 aprile porta alla memoria una testimonianza di quei giorni così carichi di storia e di speranza per la gente tutta e che si riferisce a quanto dichiarato nella pubblicazione “Un popolo per la Libertà”, uscita nel 1977, da Elia Maggi, lecchese della classe 1915, residente in via Torri Tarelli. Maggi dichiara nella testimonianza quanto segue: “Ho notato in città squadre di giovani dell’oratorio: dovrebbero essere stati loro a salire sul campanile della Basilica di San Nicolò per issare un gigantesco tricolore”. Il grande tricolore garriva al vento della libertà, perché era giunta l’alba del giorno tanto atteso del ritorno della pace.Il panorama dal terrazzo terminale sul lato verso le montagne nel 1925Una cartolina a colori del 1939 e a destra il campanile visto da piazza Cermenati, di fronte alla canonicaUn’altra pubblicazione di anni successivi scrive di una “cronoscalata del campanile, che rappresentava il divertimento più singolare nei pomeriggi festivi della stagione calda. L’idea era nata da alcuni giovani dell’oratorio, dopo essere saliti sull’ultimo terrazzo, sopra la cella campanaria, ad osservare la città quasi deserta sotto il sole, con le vie e le piazze vuote, mentre sul lago spuntavano le vele delle imbarcazioni, le strisce spumeggianti dei natanti a motore, i battelli della navigazione per i turisti Il campanile superava i 90 metri di altezza, osservandolo dalla riva del lago sembrava una matita protesa a scrivere nelle pagine azzurre del cielo o pronta a bucare le nubi nelle giornate di maltempo per far penetrare i raggi del sole”. Sembrano note scritte oggi, ma è una testimonianza di 60 anni or sono.
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