Un lungo corteo di lavoratori, impiegati nel settore produzione della Gilardoni Spa ma anche provenienti da altre aziende del territorio, ha occupato nella mattinata di oggi Via Statale a Mandello del Lario,in occasione dello sciopero di 4 ore indetto da Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm sulla tematica del contratto nazionale dei metalmeccanici. Tra le rivendicazioni che vedono unite le tre sigle sindacali c’è la necessità di operare un rinnovamento contrattuale in grado di promuovere un rilancio del sistema industriale e dell’occupazione. Fabio Anghileri ed Emilio CastelliGarantire il potere d’acquisto dei salari, migliorare condizioni e tutele dei dipendenti, estendere la contrattazione di secondo livello sono tra gli obiettivi dichiarati alla base dello sciopero, che nel territorio lecchese è stato promosso anche alla Regina Catene di Cernusco e la Rodacciai di Bosisio Parini. Oggetto dell’iniziativa le difficoltà nel trovare un accordo con Federmeccanica e Assistal, la cui proposta ha deluso i rappresentanti sindacali di settore. La scelta della sede della Gilardoni Spa come luogo di ritrovo per i lavoratori in presidio “non è stato casuale”, come hanno spiegato i referenti Fim Cisl e Fiom Cgil Emilio Castelli e Fabio Anghileri, presenti unitamente a Diego Riva e Mauro Castelli.“Questo è un modo per gli altri lavoratori di dimostrare il proprio sostegno agli addetti, oggetto di un confronto attivo con noi, l’amministrazione comunale, la Prefettura in merito ad alcune preoccupazioni sul futuro dell’azienda. Per quanto riguarda il contratto nazionale, valido all’interno della ditta, i diritti dei lavoratori vengono riconosciuti solo a seguito di faticose trattative, e notevoli sforzi. In merito a ferie e permessi, ad esempio, sussistono delle problematiche” hanno spiegato i sindacalisti. “Vogliamo, al pari dei suoi dipendenti, che questa azienda continui a lavorare e prosperare, anche per questo siamo qui oggi”.Il clima all’interno della sede mandellese della Gilardoni Spa non può certo dirsi tranquillo, a seguito della perquisizioni negli uffici promosse la scorsa settimana da parte agenti della Polizia di Stato, personale dell’Ispettorato del lavoro e dell’Ufficio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro che fa capo all’Ats Brianza (ex Asl). Una indagine tuttora in corso, sulla quale vige il massimo riserbo. [GALLERYCENTRALE]Dipendenti e sindacalisti metalmeccanici hanno marciato lungo Via Statale interrompendo temporaneamente il flusso del traffico, per rivendicare i propri diritti.
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