I ragazzi delle terza C tur e della terza A rim dell'Istituto Parini di Lecco, al loro terzo giorno in terra campana... sono arrivati a Napoli. Prima di giungere nel capoluogo partenopeo però un'altra tappa ha arricchito il loro percorso, permettendo loro di conoscere meglio la storia di don Peppe Diana, assassinato dalla camorra a Casal di Principe nel 1994.Ecco dunque la terza pagina del diario della loro "avventura" vissuta in questi giorni grazie al progetto "Educazione alla Legalità" promosso dall'Arci di Lecco in collaborazione con Libera.CASAPESENNA TERZO GIORNOIISS G. Parini – Lecco3^C tur – 3^A rimQuesta mattina la sveglia è suonata alle 7 e, dopo aver passato del tempo tra croissant e succhi di frutta, siamo partiti per il caseificio “le terre di don Peppe Diana”, dove abbiamo visto come si prepara la mozzarella e tutte le sue fasi di lavorazione.1. Cagliatura del latte2. Frammentazione della cagliata 3. Sfilettatura della cagliata operata da un casaro che aggiunge alla cagliata acqua bollente4. Conferimento della forma della mozzarella con un particolare macchinario5. Inserimento della mozzarella nell’acqua di governoAbbiamo inoltre osservato la produzione di trecce e nodi con la mozzarella fresca.Il caseificio è stato costruito su terre confiscate alla mafia e che grazie ad una proposta di legge avanzata dall'associazione Libera sono state restituite alla società. Il tutto è stato ancor più piacevole grazie all’accoglienza di due dolcissimi pastori maremmani.Successivamente abbiamo assistito ad un incontro con Roberto, uno dei soci fondatori della cooperativa, che ha risposto alle nostre numerose domande relative alla storia del bene, al suo lavoro e al coinvolgimento emotivo che esso produce. La cooperativa è nata in ricordo di don Peppe Diana, parroco di Casal di Principe, che dal pulpito osava parlare di camorra e incitava i fedeli a non subire. Il suo motto era “per amore del mio popolo, io non taccio” e proprio per questo suo coraggio è stato ucciso nella sua chiesa. Ma con questo omicidio la camorra ha fatto autogol perché da quel momento la gente per bene ha trovato il coraggio di ribellarsi. Per noi giovani è un grande esempio perché ci insegna a lottare per ciò che è giusto.La fame ha iniziato a farsi sentire, per fortuna ci hanno offerto tre differenti tipi di pizza! Abbiamo inoltre assaggiato le mozzarelle di bufala appena preparate, è stata un’esperienza nuova e molto gustosa.Dopo aver riempito il nostro stomaco e visto nuovamente dei video sulla preparazione delle mozzarelle, abbiamo salutato Roberto e soci. Poi siamo partiti per Napoli, un'escursione molto attesa...Qui abbiamo percorso tutta Spaccanapoli attraverso via dei Tribunali. Arrivati a piazza Dante, abbiamo percorso tutta via Toledo, fino a piazza del Plebiscito… con grande fatica! Ma questa è diventata gioia nel momento in cui i prof ci hanno detto che potevamo scorrazzare liberi per il centro città per svagarci, osservare meglio la città e alleggerire il nostro portafoglio….Dopo cena il cuoco Lorenzo e Luigi, membro dell’associazione Josef che gestisce l’ostello, ci hanno deliziato con una tammuriatura, un’esibizione musicale con il tamburelloi a sonagli e le nacchere. Noi abbiamo ballato, ma solo per poco tempo.La serata si è chiusa con dei filmati sull’ associazione “Nero e non solo” in cui abbiamo visto un Nello giovane. Non ci crederete … ma era tale e quale ad oggi!!!
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