Il palazzo municipale di Lecco, in piazza Diaz. La foto è del 1968/1969; oggi siamo a 40 anni di municipioE’ il giorno del compleanno per il palazzo municipale di Lecco. E’ un numero che solitamente non viene sottolineato, ma meritano un accenno le 88 primavere dell’edificio di piazza Diaz, considerando che le dimostra veramente tutte, anche dopo i recenti interventi di consolidamento e di manutenzione straordinaria. Era, comunque, il 13 aprile 1928 quando l’allora Re d’Italia Vittorio Emanuele III di Savoia giungeva a Lecco nel pomeriggio in treno, dopo aver inaugurato, in mattinata, la Fiera Campionaria di Milano ed essere rimasto illeso da un atto terroristico, con una bomba fatta esplodere vicino alla Fiera stessa e che provocò, purtroppo, alcune vittime, fra le quali un giovane alpino di Mozzana di Galbiate, Biagio Aldeghi, classe 1907 del V Alpini. L’alpino Aldeghi era nel picchetto d’onore al passaggio del sovrano. L’inaugurazione del palazzo civico di piazza Diaz suggellava praticamente la nascita della “Grande Lecco”, ovvero di un Comune che, superati i confini del vecchio borgo, assorbiva tutti i centri confinanti nell’arco di breve pianura fra il lago e la cerchia dei monti.Un primo provvedimento in tal senso era stato emesso il 27 dicembre 1923 e divenne operativo il 1° marzo 1924. Riguardava tutti i Comuni “confinanti o contermini” della città di Lecco, tranne Maggianico, che verrà assorbito appunto tra il 1927/1928.Particolare curioso della cerimonia inaugurale, tramandato a voce quasi da leggenda metropolitana: il Re, come noto di piccola statura, quando si affacciò sul balcone del municipio per salutare la folla che era presente nell’antistante piazza, aveva uno sgabello di appoggio ai piedi della balaustra. Prima di essere destinato a sede del municipio, l’edificio tra il 1926 ed il 1928 subì lavori di adattamento e di sistemazione su progetto dell’ing. Iosto Braccioni. La costruzione risaliva a metà Ottocento su progetto del famoso architetto Giuseppe Bovara, come ospedale della città. E oggi? Ormai tutti sanno che gli uffici comunali, nella sede che li ospita stanno stretti; già in piazza Sassi, nell’ex palazzo Baggioli, vi sono diversi settori, oltre al comando di Polizia Locale. Il compleanno odierno di 88 anni potrebbe pungolare gli amministratori comunali a definire concretamente la possibilità di una più organica distribuzione degli uffici. Ultimamente si è parlato anche del complesso ex Politecnico di via Marco d’Oggiono, un tempo istituto scolastico affidato alle suore di Maria Bambina, con ingresso da via Cairoli. Un progetto che potrebbe anche collegarsi alla recente riorganizzazione della struttura comunale, che però è tuttora al centro di divergenti pareri fra la Giunta e le rappresentanze sindacali.
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