Il 7 settembre 2012 si sarebbe introdotto nel comune di Civate nell’orario di chiusura al pubblico e avrebbe colpito al volto l’ex segretario comunale Mauro Bacchini e una dipendente. Nella mattinata di oggi un uomo è comparso di fronte al giudice Salvatore Catalano del Tribunale di Lecco, assistito dall’avvocato Filippo Bignardi, per rispondere del danneggiamento della porta automatizzata del municipio verificatosi quel giorno. L’imputato, protagonista anche di un procedimento parallelo presso il Giudice di pace per il “trattamento” riservato ai due soggetti malmenati, ha rilasciato spontanee dichiarazioni affermando di non essere responsabile di alcun danno. “Siamo stati chiamati ad intervenire in comune, dove abbiamo rilevato che il signore si era introdotto negli uffici (chiusi al pubblico a quell’ora) danneggiando la porta scorrevole di ingresso e aveva colpito il segretario comunale. Abbiamo invitato quest’ultimo a presentare querela nei suoi confronti” ha spiegato un maresciallo dei Carabinieri della stazione di Valmadrera, intervenuto a seguito dei fatti. “Quando siamo arrivati l’uomo si era già allontanato e abbiamo rilevato che l’entrata del comune risultava non funzionante”. Il sindaco Baldassare Mauri ha riferito di non avere assistito direttamente all’episodio e di essere intervenuto a seguito della segnalazione pervenuta da parte della dipendente comunale rimasta suo malgrado coinvolta. Rosaria Riva, responsabile dei servizi finanziari, ha fornito un racconto dettagliato dei fatti. “Mi stavo recando dal mio ufficio a quello del segretario, erano le 14.30 circa e quel pomeriggio gli uffici erano chiusi al pubblico. Ho sentito dei passi e ho visto arrivare l’uomo oggi imputato. Quando gli ho chiesto come fosse entrato, non ha risposto ma mi ha guardato mettendo il dito di fronte alla bocca, per farmi capire di stare zitta. Quando lo ha visto, il dottor Bacchini si è alzato di scatto dalla sedia, e lui gli ha tirato un pugno sul volto facendolo cadere. Gli ho chiesto cosa stesse facendo, e mi ha dato uno schiaffo”. In merito al danneggiamento oggetto del processo, la donna ha spiegato che tutti i dipendenti che quel pomeriggio sono entrati in municipio hanno utilizzato la chiave che hanno in dotazione. “Nessuno ha avuto problemi, ma dopo l’ingresso di questo signore la porta non funzionava più, era stata scardinata” ha spiegato la dipendente. “Non l’ho visto forzarla, ma è plausibile che l’abbia danneggiata lui”. Il processo è stato rinviato al prossimo 27 giugno, per ascoltare la testimonianza dell’ex segretario comunale civatese.
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