Sono state oltre 80 le persone che nella giornata di oggi, domenica 10 aprile, hanno raccolto l'invito a partecipare al primo pranzo conviviale intitolato "Famiglie per la solidarietà" organizzato presso l'oratorio di Vercurago.L'iniziativa, proposta dall'amministrazione comunale tramite la commissione politiche sociali insieme alle parrocchie del paese, Pascolo e Somasca, è stata promossa con lo scopo di raccogliere fondi da destinare alle famiglie in difficoltà a causa della mancanza o precarietà del lavoro e di sensibilizzare la popolazione su questo tema purtroppo ancora molto attuale. "Siamo partiti da una frase di Papa Francesco che ha osservato come le difficoltà economiche mettano a dura prova non solo le finanze delle famiglie, ma anche le relazioni sulle quali esse si fondano: per questo vogliamo raccogliere fondi che possano aiutare questi nuclei famigliari sul piano economico prima che subentrino difficoltà relazionali molto più complesse da risolvere" ha commentato il presidente della commissione politiche sociali Gerolamo Lozza. "Siamo soddisfatti della riuscita dell'iniziativa e contiamo di dare una valida mano al Comune. Si tratta di una goccia nel mare, a cui però speriamo se ne aggiungano altre. La nostra commissione ha già in cantiere tre uscite per raccogliere altri fondi da destinare alle attività sociali dell'amministrazione"."Il Comune di Vercurago, attraverso il sistema dei servizi sociali provinciali che è davvero di ottimo livello, investe circa 87 euro ad abitante: è una cifra significativa, che ci pone al di sopra della media dei comuni italiani con lo stesso numero di abitanti" ha aggiunto il vicesindaco Roberto Maggi, anch'egli presente al pranzo. "Purtroppo anche nel nostro paese la crisi ha creato delle nuove fragilità, esigenze e bisogni ai quali non è sempre facile far fronte con i mezzi dell'amministrazione, a volte burocraticamente difficili da gestire. La commissione politiche sociali invece vede allo stesso tavolo sia rappresentanti della società civile che della parrocchia, divenendo un centro di integrazione dei bisogni delle persone e riuscendo a intervenire anche dove l'amministrazione non può arrivare con i servizi sociali: questo pranzo è un esempio di come grazie anche alle parrocchie si riesca ad intervenire in modo più efficiente per le piccole e grandi necessità".Le famiglie, ha spiegato don Roberto, non sono moltissime ma beneficiano di un aiuto concreto grazie a queste iniziative. "In modo discreto cerchiamo di seguirle distribuendo buoni pasto, provvedendo alla spesa ogni dieci quindici giorni o pagando le bollette in collaborazione con i servizi sociali del comune. Questa è un'iniziativa semplice e nostrana, che però dà delle risposte altrettanto concrete alla gente che ha bisogno. Un grazie di cuore va all'amministrazione, alla commissione, alle parrocchie e a chi ha voluto partecipare oggi al pranzo".
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