Uno dei protagonisti della serata (un ruolo di cui, ne siamo convinti, avrebbe volentieri fatto a meno...) è stato il capogruppo Pd Stefano Citterio, sceso nella tana del lupo per confrontarsi con i genitori di Chiuso, sul piede di guerra per l'ipotesi di chiusura della scuola Torri Tarelli.Alberto Negrini, Mary Fogli, Lorenzo Bodega, Stefano Citterio, Carmelo Burgio, Gianluca Corti, Alberto AnghileriA lui è toccato (mancava invece l'assessore all'istruzione Salvatore Rizzolino) il compito di portare le ragioni dell'amministrazione in merito al nuovo piano di riorganizzazione dei plessi lecchesi. Un progetto indicato anche nel programma elettorale della maggioranza in sostegno del sindaco Brivio e che vedrà sicuramente la scuola di Chiuso tra quelle più "attenzionate". Certo di decisioni ufficiali non ce ne sono, ma è evidente che la Torri Tarelli - sprovvista di palestra e "vicina" alla scuola di Maggianico - è tra le strutture più a rischio."E' necessaria una razionalizzazione degli istituti, è questo il punto da cui partiamo. E come amministratori non possiamo che guardare a tutta la città, affrontando una situazione che non possiamo nascondere sia problematica" è stato l'intervento di Citterio, più volte interrotto dai genitori. "Dobbiamo anche guardare i numeri, che ci dicono che nei prossimi anni non saranno sufficienti a garantire 3 scuole - 2 primarie e una secondaria - tra Maggianico e Chiuso. Nell'anno scolastico 2019 ci sarà un momento critico: nel vostro quartiere ci saranno solo 10 bambini che dovranno frequentare la prima, e negli anni successivi non sarà meglio. Dobbiamo fare i conti con il calo demografico e alcune decisioni vanno prese: nel farlo ascolteremo sicuramente i cittadini".Anche il consigliere di Appello per Lecco - e presidente della commissione cultura/istruzione Gianluca Corti ha cercato, seppur con scarso successo, di calmare gli animi, garantendo che quando in commissione si inizierà a discutere concretamente del futuro dei plessi lecchesi ascolterà anche il Comitato di Chiuso.Chi invece non ha risparmiato critiche è stata l'opposizione, rappresentata da Alberto Anghileri (Con la Sinistra cambia Lecco), Alberto Negrini (Viva Lecco), Filippo Boscagli (Ncd), Lorenzo Bodega (Civica Bodega) e Mary Fogli (attivista del M5S in "sostituzione" del consigliere Massimo Riva). Assenti invece i rappresentanti degli altri gruppi consigliari: la Lega anzitutto, ma anche Forza Italia e Vivere Lecco. Presenti invece nel salone alla Casa sul Pozzo il consigliere di Apl Ivano Donato, il segretario Pd cittadino Giovanni Fornoni, l'ex consigliere Pd Marco Caccialanza (di Chiuso) e Tino Magni di Sel."C'è solo una domanda che deve guidarci: cosa è meglio per i bambini?" si è chiesto Anghileri. "Se la questione è solo quella dei soldi, sono convinto che ci siano ben altri tagli da fare prima di toccare la scuola. E' vero che c'è stato un calo demografico e che bisogna ripensare le strutture scolastiche: ma bisogna farlo con l'obiettivo di avere una didattica migliore, non con quello di risparmiare. Per questo abbiamo chiesto alla giunta di predisporre un progetto preciso, che sia poi discusso con i cittadini: serve un programma serio con cui aprire un confronto per trovare una condivisione"."Oggi non si deve chiudere nulla, anzi bisogna lottare perché Lecco non perda scuole e classi come è avvenuto. Pima di tagliare un intero plesso bisognerebbe aver vagliato ogni altra ipotesi: basti pensare che una classe costa 40/50 mila euro, e per dare un'idea a Lecco si incassano 3 milioni di euro dalle multe..." ha continuato Boscagli. "Certo in prospettiva bisogna iniziare una riflessione sul futuro delle scuole, ma attualmente l'assessore non avrebbe dovuto aprire il discorso sulla Torri Tarelli, visto che noi consiglieri non abbiamo ricevuto ancora nessun documento in merito"."Ma la maggioranza che oggi dice che il numero degli abitanti della città calerà nei prossimi anni è la stessa che l'anno scorso ha approvato un pgt che prevede al contrario un aumento demografico?" si è chiesto invece Alberto Negrini. "Il mio augurio è che alla Torri Tarelli arrivi il giorno in cui la maggioranza rivendichi di averla salvata. Facendo come con la caserma dei Vigili del Fuoco: sono sempre stati contrari, ma quando ha avuto il via libera han subito detto che era merito loro!".Mentre per Lorenzo Bodega "Il Pd avrebbe dovuto oggi dire di aver sbagliato ad aver inserito nel programma elettorale il ridimensionamento delle scuole: è questo quello che mi sarei aspettato. Chiuso oggi chiede a gran voce di non decidere in segreto e di ascoltare i cittadini, per non chiudere la scuola. Ma finora non si sono mai avute risposte chiare".Per concludere infine con i 5 stelle: "Non si può chiamare razionalizzazione quello che invece è semplicemente un taglio dei servizi" ha sottolineato Mary Fogli. "Ma questa amministrazione ci sta abituando, come per la viabilità di Castello, a governare imponendo dall'alto le proprie decisioni senza ascoltare i cittadini...".
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