"Nutre la vita solo ciò che la rallegra". Così diceva il cardinale Angelo Scola nel suo libro pubblicato lo scorso anno in occasione di Expo 2015, estendendo una famosa frase in latino di S. Agostino; e questo è anche il messaggio che vuole lasciare al suo pubblico la Compagnia Teatrale "Il Cenacolo Francescano", protagonista della 25° tappa di "Lecchesi sul palco"."La nostra Compagnia - ha raccontato Riccardo Arigoni, vice-presidente dell'omonima associazione facente capo al Cenacolo Francescano di Lecco - è nata alla fine degli anni '70 dalla smisurata passione per il teatro di Gregorio Curto, che con indomabile costanza iniziò ad aggregare intorno a sé un gruppo di giovani della Parrocchia di San Francesco di Lecco, con cui mise in scena testi impegnativi come "Bartolomeo de las Casas" di Scheider e "Il quinto evangelio" di Pomilio. Ormai in contatto con quella tradizione teatrale popolare che da circa un secolo ravvivava la scena culturale della città di Lecco, Gregorio ebbe così modo di conoscere Fulvio Bonacina, Umberto Panzeri e Andrea Castelli, che con nuovi amici, giovani e non, cominciarono ad appassionarsi sempre di più a quella grande avventura. Il gruppo si cimentò fin da subito nella preparazione di altri testi, scelti con l'intento principale di proporre allo spettatore un momento intenso di riflessione sulla condizione umana: ecco allora "L'angelo di Caino" di Luigi Santucci e un impareggiabile "Processo all'aldilà". Con il trasferimento di Gregorio a Concorezzo, la Compagnia subì un improvviso contraccolpo, ma non si sfaldò: una svolta decisiva avvenne con il progetto di mettere in scena la vita del neo Beato lecchese Padre Giovanni Battista Mazzucconi, missionario del PIME nella lontana Papua Nuova Guinea. Sotto la guida di Andrea Castelli, ai tempi regista della compagnia, tutto il gruppo lavorò alacremente per più di un anno, studiando i documenti ufficiali del processo di beatificazione e tutti i saggi scritti sulla figura del religioso. Portato a termine questo straordinario impegno, che ebbe come risultato finale la rappresentazione di uno spettacolo dal titolo "Brig Gazelle", dal nome del naviglio dove avvenne il martirio del Beato, seguirono alcuni anni di scarsa produzione, per lo più dedicata ai bambini".Il 1994 fu l'anno della seconda "grande svolta" per la Compagnia Teatrale "Il Cenacolo Francescano", che diede il via a una nuova, straordinaria stagione, ancora una volta sotto la spinta di un variegato gruppo di giovani e adulti della Parrocchia di San Francesco. [GALLERYCENTRALE]"Da quell'anno in poi, e almeno fino al 2007 - ha proseguito Riccardo Arigoni, regista fino al 2001, quando fu sostituito da Renato Viscardi - abbiamo presentato uno spettacolo diverso ogni anno, sempre con grande successo. Dal 1996, inoltre, la nostra Compagnia è parte viva e propositiva della Rassegna del Teatro Amatoriale lecchese "Una città sul palcoscenico", che ancora oggi rappresenta una grande opportunità per le compagini del territorio per farsi conoscere e apprezzare dal pubblico, nonché uno straordinario trampolino di lancio per i gruppi emergenti. Nel dicembre 1999, poi, è stata creata l'Associazione "Il Cenacolo Francescano", con l'obiettivo di soddisfare le sempre più pressanti e asfissianti richieste burocratiche e di dare una veste ufficiale all'omonima compagnia, che avrebbe così potuto rappresentare, a buon diritto, un interlocutore credibile e autorevole nella nostra società civile. A queste primarie necessità, si è ben presto aggiunta quella di affidare all'Associazione la gestione organizzativa e amministrativa delle manifestazioni proposte dal Teatro Cenacolo Francescano: si tratta di "Piccoli e grandi insieme" (film, spettacoli teatrali, di burattini e danza per bambini e famiglie), "Ciak Cenacolo" (rassegna cinematografica), "Lecco Lirica" e "Primi passi a teatro" (rassegna per le scuole), oltre a, naturalmente, "Una città sul palcoscenico"".Da sempre una realtà vivace, in grado di offrire alla comunità la possibilità concreta di incontrarsi e discutere, vincendo l'isolazionismo della società contemporanea, la Compagnia Teatrale "Il Cenacolo Francescano" si avvale attualmente dell'impegno di una cinquantina di volontari, di diverse età. "Nel corso degli anni - ha concluso Riccardo Arigoni - siamo sicuramente cresciuti molto, a livello quantitativo, ma soprattutto qualitativo, cercando di raccogliere molte nuove sfide in stretta collaborazione con la Parrocchia: ci è sempre piaciuto definire il nostro teatro, e in generale il nostro gruppo, come un "convivio delle arti", un "servizio" indispensabile alla crescita della cultura e della coscienza civica e solidale della popolazione che risiede nel nostro territorio".
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