L'assessoreSalvatore RizzolinoSi è abbattuto su tutti i settori dell'amministrazione lecchese il taglio di 2 milioni di euro alla spesa corrente previsto dall'assessore Anna Mazzoleni per fare quadrare i conti del bilancio di previsione 2016. Una scure che non ha risparmiato nemmeno la scuola: anche l'assessore Salvatore Rizzolino ha dovuto tirare la cinghia. E a farne le spese sono soprattutto i bambini disabili: il passaggio dal 2015 al 2016 ha portato infatti una riduzione di ben 98 mila euro al settore scuola, e di questi 78 mila riguardano le spese a sostegno della disabilità. Scendono di 50.000 euro i trasferimenti a favore delle scuole materne paritarie per la gestione di bambini con un handicap (assestandosi a 250.000 euro). Cala di 25.000 euro anche il finanziamento per le statali, che sarà pari a 425.000 euro. Tagli - per dirla come Rizzolino - "significativi", che in commissione hanno già sollevate le critiche delle minoranze. "Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un costante aumento del numero di disabili, proprio nei primi anni dell'età scolare: oggi si fanno diagnosi più precise e precoci che in passato. Perché allora si vanno a diminuire gli stanziamenti" si sono chiesti i consiglieri Paola Perossi (Ncd) e Antonio Tallarita (Forza Italia). Più che di tagli - è stata la difesa dell'assessore - si tratterebbe di risparmi: "Quest'anno abbiamo attivato una modalità di sostegno basata su pacchetti orari, più efficiente anche economicamente rispetto al passato. Inoltre dobbiamo iniziare a pensare di elaborare un sistema dei plessi anche per le materne, in modo da poter orientare al meglio le iscrizioni dei genitori con figli con problematiche: bimbi con una stessa disabilità potranno essere così indirizzati verso una stessa scuola, con i migliori strumenti per affrontare quella particolare situazione" ha spiegato Rizzolino. "In ogni caso per ora stiamo affrontando un bilancio di previsione: se ci saranno aperture in futuro, legate ad esempio al consuntivo, sarò il primo a battere i pugni sul tavolo della giunta perché quei soldi siano destinati al mio settore". Nonostante la presenza di una decina di genitori della scuola di Chiuso in aula (presenti peraltro già il giorno prima, nonostante poi la trattazione dell'assessore sia stata spostata a ieri) Rizzolino ha preferito non approfondire il tema del ridimensionamento scolastico e della possibile chiusura della scuola del rione: "Credo che sia meglio discuterne nell'apposito consiglio comunale, già richiesto dalle maggioranze" ha concluso. "Si sta vivendo un momento di agitazione sul tema del riequilibrio scolastico. Questo perché è evidente a tutti che - visto il calo demografico - un nuovo disegno organizzativo è necessario, ma nessuno vuole perderci. Noi avvieremo tutte le verifiche per studiare un piano di riequilibrio dei plessi scolastici: sarà un lavoro lungo, che dovrà tenere necessariamente conto anche della situazione delle scuole superiore, che - pur di competenza della Provincia - occupano anche edifici comunali. E ancor più lunga sarà la sua attuazione".
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