La scuola di RossinoE' di ieri la comunicazione del sindaco Cesare Valsecchi: la quadra per le scuole calolziesi sarebbe essere stata trovata e prevedrebbe l'avvio di due sezioni al Pascolo (come peraltro comunicato anche alle mamme che mercoledì pomeriggio hanno incontrato il primo cittadino) e al contempo la possibilità per i bimbi di Rossino di frequentare la scuola della frazione. Ma la strada potrebbe non essere ancora in discesa e soprattutto a Rossino l'ascia di guerra non ancora sotterrata. L'Ufficio Scolastico - stante le iscrizioni totali sul territorio comunale - ha autorizzato infatti la formazione di 5 classi, ufficialmente assegnate a Foppenico (2 sezioni), Pascolo (2 sezioni) e Sala: un dato che non è stato modificato. A queste però si aggiungono gli 8 bimbi di Rossino che non si dovranno spostare a Calolzio ma potranno fare lezione nella "loro" scuola in piazza Milesi. Per farlo (non essendo possibile aggiungere una nuova classe, visto le indicazioni del dirigente) a Rossino - come confermato anche dall'assessore Wilna De Flumeri - ci potrebbe essere un'innovativa organizzazione "a classi aperte", gestita con l'organico di tutto il plesso: un'organizzazione più fluida rispetto alla tradizionale impostazione che vede una netta divisione tra prime, seconde, terze, quarte e quinte. Per trovare questa soluzione è stato deciso di non permettere l'iscrizione ai 4 non residenti (4 bimbi di Torre de Busi, Lecco, Vercurago e Caprino) che avevano richiesto di frequentare la scuola a Rossino, che dovranno ora trovare una diversa soluzione, negli altri plessi di Calolzio o in altri comuni. L'organizzazione a classi aperte non avrebbe acconsentito infatti di accogliere tutti e 12 i bambini che avevano fatto richiesta e per questo si è deciso di confermare solo gli 8 effettivamente residenti nella frazione. L'escamotage - semplificando molto, ci sia permesso - trovato per salvare capra e cavoli è stato dunque questo: al Pascolo partiranno le due classi "ufficiali" (delle 5 inderogabilmente previste), con gli alunni divisi in due sezioni e con l'organico "normalmente" assegnato; mentre a Rossino non ci sarà una classe prima tradizionalmente intesa ma un'organizzazione su gruppi di lavoro. Ancora non si conosce come queste classi aperte saranno effettivamente strutturate: i genitori non hanno ancora ricevuto comunicazioni ufficiali, ma una riunione è attesa per la prossima settimana. Se prima la battaglia di Rossino era per poter mandare i figli nella scuola del rione, ora la preoccupazione riguarda l'effettivo funzionamento della didattica interna. La paura è che a Rossino prendano il via delle "pluriclassi" mascherate. Anche se, ha precisato ancora l'assessore, la "classe aperta" è altra cosa rispetto alla "multiclasse" dove bambini di età diverse siedono fianco a fianco. Per il momento Rossino scruta l'orizzonte: la temuta condanna a morte sembra essere stata scongiurata, ma si attende di conoscere con precisione cosa riserberà il futuro.Marco GhezziIntanto si è riaperta (o meglio non si è conclusa) la discussione politica. E di pochi minuti fa il comunicato del capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale Marco Ghezzi:La Lega Nord chiede che venga fatta chiarezza."Il Sindaco Valsecchi dichiara di aver salvato Pascolo e Rossino, ma a noi, da quello che sta trapelando, non sembra affatto. Il Pascolo merita 2 classi prime, come Rossino merita una classe prima ufficialmente riconosciuta. Stanno invece succedendo cose strane. Ci risulta che genitori e insegnanti in tutto questo percorso per trovare una quadra non siano stati coinvolti, e più scorretto ancora a Rossino esiste un Comitato Genitori che le istituzioni non possono far finta che non esista. Succede un'altra cosa gravissima che a 4 non residenti si dica che non possono iscrivere i propri figli a Rossino, e ad altri genitori sia stato impedito dalla direzione scolastica di indicare Rossino come seconda opzione nonostante erano saturi gli altri plessi. Ma allora la prima di Rossino è una prima fantasma o si vuole procedere con una pluriclasse? La cosa sarebbe gravissima, innanzitutto perché non si può fare una scelta del genere senza sentire il parere dei genitori, inoltre vorrebbe dire andare contro la volonta' di tutta la comunita' collinare, ossia di lavorare per far diventare il plesso di Rossino un plesso ricettivo per le frazioni e i comuni limitrofi, ma anche di tutti i calolziesi, con offerta formativa che lo contraddistingue e lo rende diverso dagli altri. Con questa scelta vorrebbe dire portare la scuola di Rossino alla chiusura in pochi anni, e probabilmente la scelta è voluta e strategicamente cercata, la comprova è tutta la segretezza delle manovre che si stanno portando avanti. Ma probabilmente chi sta facendo queste manovre di bassa lega sta facendo i conti senza l'oste, ovvero senza i genitori, con i loro diritti, e senza la Lega Nord che è per la salvaguardia di tutte le realta' scolastiche calolziesi, Rossino compreso!"
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