A sx Paolo Negri, a dx il logo di HidrogestE' già arrivato un primo ricorso al Tar di Milano contro la delibera di affidamento del Servizio Idrico Integrato a Lario Reti Holding.A presentarlo è stata Hidrogest s.p.a., società che si occupa della distribuzione dell'acqua in una trentina di comuni dell' "Isola" bergamasca, della bassa Valle Imagna e della Val San Martino, tra cui anche Monte Marenzo e Torre de' Busi pur appartenenti all'Ato di Lecco.Ed è proprio da questo che è stato mosso il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale: la richiesta di Hidrogest sarebbe quella di ottenere una salvaguardia per poter continuare a erogare l'acqua - al posto di Lrh - nei due comuni, dove peraltro ha garantito negli anni tariffe decisamente meno care rispetto a quelle di Idroservice.Per ora la Provincia di Lecco - che il 29 dicembre 2015 ha deliberato l'affidamento alla Holding dopo una discussione durata anni - si è "limitata" a nominare come legale nel corso del procedimento l'avvocato Luca Guffanti, già consulente dell'Ato e di Villa Locatelli nel lungo procedimento che ha portato alla scelta di Lario Reti.Nella delibera di affidamento del mandato a Guffanti (con un costo di spese preventive che aggira intorno ai 5000 euro), si specifica che "tale ricorso è finalizzato all'annullamento della deliberazione del Consiglio Provinciale n. 84 del 29.12.2015 di affidamento della gestione del servizio idrico integrato, nonché di ogni altro provvedimento presupposto, connesso e conseguente, anche non noto, tra cui la deliberazione n. 62 del 16.12.2015 del Consiglio di Amministrazione dell'Ufficio d'ambito di Lecco e il parere della Conferenza dei comune dei Comuni espresso nella seduta del 22.12.2015, nella parte in cui ha omesso la rinnovazione della ricognizione delle gestioni già salvaguardate, nonché nella parte in cui non ha operato la conferma della salvaguardia già operata a favore della gestione di Hidrogest S.P.A. nei precedenti atti deliberativi".Se Hydrogest va all'attacco - per vie legali - l'Ato alza le barricate: come ha spiegato il presidente Paolo Negri, il Servizio Idrico di tutti i comuni della Provincia rimane in capo a Lario Reti Holding. Non si vuole creare nessuna "enclave" in Provincia con l'acqua a targa Hidrogest al posto di Lrh."Riteniamo che non ci siano i termini per poter accogliere la richiesta di salvaguardia avanzata della società, che peraltro si occupa solo della distribuzione dell'acqua e non della depurazione e delle fognature" ha spiegato Negri.Villa Locatelli è convinta dunque che il ricorso al Tar della società orobica (che da tempo ha aperto un contenzioso anche con l'Ato bergamasco) non abbia fondamento. "Ma in ogni caso, qualora anche dovesse essere accolto, non intaccherà la gestione del SII in tutti gli altri comuni della Provincia. Hidrogest non ha sollevato dubbi sul processo di affidamento in sé, non chiede certo di annullare la gestione di Lario Reti, che non è assolutamente a rischio. La sua richiesta riguarda solo i due comuni ove ha operato finora, un bacino con meno di 4000 abitanti in tutto"."Abbiamo comunque aperto un'interlocuzione per trovare un accordo e non dover arrivare al procedimento legale: stiamo pensando di indicare un periodo di transizione (sulla cui durata è ancora aperta la riflessione) tra la gestione di Hydrogest e quella di LRH" ha concluso il presidente dell'Ato.
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