Massimo RivaSaranno approvate lunedì dal consiglio comunale di Lecco le tariffe per la Tari. Previsto in particolare un piccolo ritocco verso l'alto. Tra i consiglieri più critici c'è sicuramente il 5 stelle Massimo Riva, che ha voluto lanciare un messaggio molto chiaro: "Abbassare le tariffe si può". La ricetta di Riva è molto semplice: utilizzare gli utili di Silea."Se la società pubblica partecipata dai comuni, affidataria del servizio integrato di gestione dei rifiuti, ogni anno consegue utili ante imposte di milioni di euro (su cui poi paga centinaia di migliaia di euro di tasse) e riesce ad accantonare negli anni riserve straordinarie per oltre 17 milioni di euro significa che le tariffe fatte pagare ai cittadini sono troppo elevate" ha spiegato il consigliere. Un'osservazione che era già stata avanza anche per quanto riguarda la bolletta dell'acqua: se parte dell'utile - questa in soldoni la domanda che avanza il 5 Stelle - deve essere "regalato" (si fa per dire) in tasse allo Stato, perché non utilizzarlo invece come "sconto" sui costi sostenuti dei comuni e quini per far diminuire le tariffe a carico dei cittadini?"E' evidente che ci sono ampi margini di abbattimento delle tariffe, dal momento che l'obiettivo di una società pubblica che gestisce servizi essenziali non è il conseguimento di utili sulle tasche dei cittadini bensì fornire un servizio efficiente ed economicamente vantaggioso per i cittadini stessi" ha continuato il consigliere che già in Commissione Bilancio non ha mancato di criticare quello che secondo lui è un servizio di igiene urbana non all'altezza del costo (per Lecco pari a 7,4 milioni di euro)."Se proprio non si vuole abbassare le tariffe - ha concluso Riva - allora si faccia in modo che migliori la qualità del servizio offerto: si aumenti la copertura dello spazzamento strade; si aumentino i passaggi del ritiro della frazione organica; venga incrementata la dotazione gratuita per i cittadini di sacchetti per la raccolta differenziata e la sostituzione dei bidoncini".
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