L'assessore RizzolinoQuest’anno né a Bonacina né a Malnago partirà la classe prima, che troverà invece spazi nella scuola Diaz di San Giovanni dove a settembre ci saranno dunque 3 classi prime.La decisione è stata presa quest’oggi dal dirigente scolastico Angelo Falcone, alle prese in queste settimane con la necessità di “far quadrare i conti”: a Bonacina i bimbi iscritti per il prossimi anno scolastico erano infatti 14, a Malnago 10.Ma la legge parla chiaro: per far partire una classe ci vogliono almeno 15 alunni.“La decisione è stata presa dal dirigente scolastico, che ha il compito di gestire le iscrizioni” ha spiegato l’assessore all’istruzione del Comune di Lecco Salvatore Rizzolino. “Di fronte ai numeri non sufficienti in nessuno dei due plessi ci siamo subito attivati per cercare una soluzioni: nonostante non sia competenza del Comune – e voglio sottolinearlo – quella di creare le classi, ho voluto incontrare comunque i genitori dei due rioni per trovare la migliore distribuzione degli alunni”.Nei giorni scorsi è stata così organizzata una riunione tra dirigente, assessore e famiglie: “Ho chiesto che se vi fosse disposto almeno qualcuno ad iscrivere anche un solo bimbo di Malnago a Bonacina, ma così non è stato. Ho fatto dunque anche la richiesta contraria ma il risultato è stato lo stesso. Nemmeno la proposta di istituire un servizio bus è servita” ha raccontato ancora Rizzolino. “Nonostante i tentativi dunque in nessuna delle due prime aveva raggiunto il numero minimo di 15 iscritti. Abbiamo dunque dovuto trovare una terza soluzione alternativa”.La richiesta dei genitori era infatti quella che i due gruppi dei rioni non venissero frammentati in più scuole: “Abbiamo anche fatto le votazioni è questa è stata la nuova indicazione delle famiglie: mi sono dunque confrontato con i miei uffici per trovare una scuola che potesse facilmente accogliere i 24 bambini di Bonacina e Malnago e la scelta è ricaduta sulla scuola Diaz, che fa parte dello stesso istituto comprensivo” ha continuato il professore.“Questa soluzione ci permette di non dividere i gruppi - come richiesto - e allo stesso tempo alla Diaz non ci saranno le due classi da 27 bimbi inizialmente previste ma 3 meno numerose: gli alunni di Bonacina e Malnago saranno al massimo 24 (facile immaginare che qualche famiglia decida di iscrivere altrove il proprio figlio) e questo permetterà una migliore distribuzione dei numeri”.Già il punto nodale è proprio quello: i numeri.Anche a Laorca non partirà – per il secondo anno consecutivo – la classe prima: solo 6 gli alunni che risultavano iscritti.“Impossibile anche in questo caso – perché lo dice la legge e non per una scelta dell’assessore come qualcuno dice – creare una classe” ha continuato l’assessore. “Come Comune il nostro compito è solamente quello di dare alle classi indicate dal dirigente gli spazi adatti. Da parte nostra non ci sarebbe alcun problema a far partire una classe in un plesso o in un altro, purché si raggiungano gli iscritti minimi. A Lecco c’è più domanda che offerta: ci sono più aule a disposizione che bambini. Il problema non è dunque una mancanza di spazio ma la frammentazione delle scuole”.La ricetta di Rizzolino per evitare situazioni come quella di Bonacina dove per un solo iscritto non è partita la classe è la già annunciata razionalizzazione dei plessi: “serve un piano di ridimensionamento che sappia orientare le scelte dei genitori: altrimenti si ripeterà ancora che non verranno raggiunti i 15 iscritti”.Di fronte al calo dei nati non si può dunque mantenere l’elevatissimo numero di scuole rionali presenti in città, create quando la popolazione scolastica era ben diversa: “porto l’esempio di Chiuso e Maggianico: la classe del 2013 non è formata da abbastanza bambini da consentire fra qualche anno l’avvio di due classi nelle due scuole. E’ un dato che non si può ignorare. Per questo credo sia giunto il momento di prendere delle decisioni precise, perché non si può fare finta di nulla”.
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