In merito agli ultimi articoli apparsi sulla stampa locale circa la non autorizzazione di classi, nella città di Lecco, per il numero esiguo di alunni iscritti, numero di molto inferiore ai parametri previsti dal Ministero dell’Istruzione e, quindi, alla necessità di procedere al riorientamento di alunni e famiglie, intendiamo segnalare e denunciare che, ancora una volta, l’intero apparato amministrativo (Comune e amministrazione scolastica) non ha saputo realizzare un piano dell’offerta formativa territoriale capace di rispondere ai bisogni reali della città.Si sono organizzati openday, con impegno di energie e risorse, si sono concluse le iscrizioni e solo ora ci si rende conto che non è possibile formare le classi? Un buon governo sa leggere la realtà in cui si trova ad operare e programmare ed agire di conseguenza. Non è possibile non partire dal dato numerico e questo era un dato facilmente reperibile e da anni è sotto osservazione.Perché l’Amministrazione non si è mossa in tempi utili per garantire una possibile scelta formativa a studenti e famiglie?Ancora una volta dobbiamo denunciare che sono stati sbagliati i tempi e i metodi.Infatti, noi Organizzazioni Sindacali, da anni abbiamo segnalato l’esigenza di ripensare all’offerta formativa della nostra città, convinti che un sistema formativo, per essere efficace ed efficiente deve coinvolgere tutta la comunità locale, deve attivare e mettere in sinergia le risorse di tutti coloro che si occupano di educazione e istruzione: il personale della scuola, gli enti locali, gli operatori dei servizi, la famiglia e la comunità.Pertanto auspichiamo che, attraverso una responsabilizzazione allargata, si colga questa occasione per iniziare ad operare nella direzione di costruire un “patto territoriale di istruzione e formazione scolastica per la città di Lecco” e garantire così studenti e famiglie nella scelta del proprio percorso formativo.
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