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Mandello: Soccorso degli Alpini, gli eredi di Enrica e Alfredo Manzini donano un’ambulanza

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Durante una cerimonia ricca di emozioni, nella mattinata di oggi, è stata presentata a Mandello del Lario la nuova ambulanza donata al Soccorso degli Alpini dagli eredi della famiglia di Enrica e Alfredo Manzini, i fratelli Renato e Maria Antonia Alippi e Simona Manzini. Il taglio del nastroLa nuova ambulanzaSi tratta, nello specifico, di un mezzo dotato di presidi e allestimenti di altissima qualità, che permetterà di migliorare tempi e modi del soccorso. “E’ all'avanguardia, perché riteniamo sia doveroso dare sempre di più alla popolazione che ci sostiene. I nostri soccorritori mensilmente si esercitano ad usarne tutti i presidi e a ripetere le manovre di primo soccorso, al fine di garantire ai nostri abitanti la massima efficacia del servizio” ha detto con orgoglio Giancarlo Alippi, presidente in carica del Soccorso.“Alpino 20”, così come è stata chiamata l'ambulanza di ultima generazione, subentrerà così da questo momento al primo esemplare, la vecchia 238 soprannominata “Il vecio”:  quest'ultima, non più rispondente ai criteri di idoneità richiesti ma comunque in buono stato, verrà donata all'ospedale di Cernobyl, dove potrà continuare ad offrire il suo prezioso servizio.Il nuovo mezzo opererà invece nei territori di Mandello, Abbadia e Lierna per i servizi di emergenza e di trasporto semplice, oltre che per l’accompagnamento di anziani e disabili. Giancarlo Alippi, Fernanda Selva e Laura Gaddi L'interno del mezzo di soccorsoPresenti all'inaugurazione di oggi, i sindaci di Mandello e di Abbadia Riccardo Fasoli e Cristina Bartesaghi non hanno nascosto la contentezza per questo importante traguardo,  ringraziando più volte chi ha donato l'ambulanza e i membri del soccorso per la dedizione con cui svolgono la propria attività sul territorio. Il taglio del nastro, preceduto dalla benedizione di don Donato, è avvenuto nella sede del Soccorso degli Alpini per mano di Ranato Alippi, sotto gli occhi delle autorità civili, religiose, militari e di alcuni abitanti. Il felice obiettivo centrato quest'oggi è stato anche l'occasione per ricordare tutti gli alpini che vi hanno operato, e in particolare l'eredità lasciata dal Cav. Luigi Conato, fondatore del Soccorso e presidente della stessa per più di 30 anni. Riccardo Fasoli, Giancarlo Alippi e Cristina BartesaghiRenato e Maria Antonia Alippi, Simona Manzini“Grazie alla sua caparbietà e all'aiuto delle 'penne nere', di cui oggi abbiamo qui una buona rappresentanza, fu dato l'avvio a questa attività. Quello che inizialmente era un sogno è divenuto realtà grazie all'impegno dei volontari e al sostegno della comunità che non è mai venuto a meno: il Soccorso è di tutti voi” ha dichiarato il presidente Alippi senza trattenere la commozione per quella che ha lui stesso definito la sua “seconda famiglia”.Riccardo Fasoli e Cristina Bartesaghi con il maresciallo Pierluigi SalatiniEgli ha infine voluto ricordare l'impegno e la caparbietà dell'intero gruppo nel perseguire traguardi sempre più importanti per tutta la popolazione: ne è stato un esempio il pretenzioso progetto di stanziare ben 7 defibrillatori nei territori di Mandello, Abbadia e Lierna, un obiettivo centrato nell'arco di un anno - tra giugno 2014 e giugno 2015 - con un investimento di 33.544 euro. Ieri come oggi, il Soccorso opera animato dalla profonda convinzione che, di fronte ad ogni difficoltà, “gli Alpini non hanno paura”.

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