Ha presentato un documento sanitario risultato falso per ottenere, nell’ambito di una procedura di emersione, un permesso di soggiorno in Italia. M.F., cittadino algerino domiciliato a Ballabio, è stato condannato nella mattinata di oggi ad 1 anno di reclusione (pena sospesa e non menzione) e il pagamento delle spese processuali. Il documento sanitario presentato dall’uomo, che attestava la presenza sul territorio italiano, risultava rilasciato il 15 giugno 2011 dal Pronto soccorso dell’Istituto clinico Città Studi di Milano. Il 23 settembre 2013 è stata accertata, ad opera della Prefettura lecchese, la falsità del documento. Da qui l’imputazione ai sensi dell’articolo 5 comma 15 del decreto legge n. 109 del 2012 (Attuazione della direttiva 2009/52/CE che introduce norme minime relative a sanzioni e a provvedimenti nei confronti di datori di lavoro che impiegano cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno e' irregolare). L’avvocato Stefano Didonna, legale difensore dello straniero, ha chiesto per lui l’assoluzione e in subordine il minimo della pena. Il giudice Enrico Manzi lo ha condannato a 12 mesi di reclusione.
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