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M. Marenzo: Mazzola lascia la presidenza Aido, tante le iniziative in 27 anni di storia

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Dopo 27 anni l'Aido di Monte Marenzo non sarà più guidato da Adele Marina Mazzola: mercoledì sera si è svolta l'annuale assemblea elettiva nella quale la "storica" presidente ha ufficializzato la sua decisione a non ricandidarsi.  Al suo posto è stata eletta Maria Cristina Rondalli."In questi 27 anni ininterrotti ho servito e creduto con tutta me stessa all'ideale di solidarietà che la nostra Associazione rappresenta. Se da un lato confesso il dispiacere di lasciare, dall'altro mi conforta ampiamente il pensiero che la mia decisione sia corretta e dovuta, derivata dalla profonda convinzione che sia giusto passare il testimone a persone più giovani, lasciando loro spazio  per rinnovare e costruire nuove iniziative, aggiornate  ai tempi che cambiano" è stato il messaggio di Marina Mazzola. Al centro in piedi la presidente uscente Adele Marina MazzolaA sinistra la nuova presidente Rondalli Maria CristinaLa riunione, andata in scena in sala civica, non poteva dunque che essere anche un'occasione per tracciare un bilancio della storia dell'Aido di Monte Marenzo, fin da quel 12 dicembre 1988 quando venne costituita la sezione.Davvero non si contano le iniziative, le manifestazioni, le ore di volontariato sostenute da quello che all'inizio "era un piccolo gruppo che pur non avendo ancora le  idee chiare sul significato di AIDO, tuttavia si dava da fare con slancio e generosità.  Eravamo giovani, carichi di energie e voglia di concretizzare quanto avevamo appena scoperto nel nome di AIDO: cioè la possibilità di dare nuove vite attraverso la donazione degli organi". Tra le attività di questi 27 anni non si possono che ricordare quelle più significative, che hanno scandito la vita dell'associazione.I festeggiamenti del 10° anno di Fondazione con la stampa di un libretto illustrato; quelli per il 20° con l'inaugurazione presso il Cimitero del monumento AIDO offerto dalla famiglia di Ferruccio Colombo e poi quelli per il 25°...Il gruppo Aido di Monte MarenzoSono state oltre 1.000 le esponenti del gentil sesso che hanno partecipato alle otto edizioni della "Festa della donna AIDO". Diverse mostre sono state realizzate, anche grazie al consigliere Luciana Pagnin, ora Presidente del Museo Etnografico Alta Brianza (MEAB) e di amici amatori: l'esposizione di pregevoli pezzi di arredamento ed abbigliamento  facenti parte della vita contadina quotidiana del passato, la "Mostra sui costumi della donna di Monte Marenzo", l'esposizione "Come nascevano i nostri nonni", mostra di  culle, corredi, fotografie del tempo,  oggetti di uso quotidiano del  primo "900, rivolta anche  alle giovani generazioni e visitate dalle scuole di Monte Marenzo con le insegnanti, la mostra itinerante (dopo Monte ha girato tutta la Val San Martino) del Beato Don Gnocchi, cappellano degli Alpini  e primo donatore di cornee in Italia.Non si può poi dimenticare la tradizionale camminata AIDO  "Donare per Vivere" Filippo Colombo a.m. il cui trofeo è offerto dalla Famiglia Dino Colombo, in collaborazione con la Polisportiva, in tutte le sue 27 edizioni che hanno visto  ben 11.200 iscritti in gara.Impossibile contare invece i pranzi, le feste, le presenze del labaro, le iniziative, alcune anche molto particolari come la distribuzione nel 2010 di 300.000 bustine "targate Aido", altre invece di carattere più scientifico come le serate con i professori Francesco Locatelli, Cristiano Martini, Giovanni Paganoni e Francesco Lusenti.Una storia lunga 27 anni racchiusa nelle ben oltre 5.000 fotografie che compongono l'archivio dell'associazione, scattate negli anni da Angelo Fontana, Roberto Marini, Luigi Jannella, Adriano Barachetti e Giacomo Milani."Il nostro fiore all'occhiello è stato e rimane l'incontro con le scuole, che ci ha permesso di portare il nostro messaggio a 600 alunni di 5°: è sempre stato il nostro impegno di prioritaria importanza,  convinti che una giusta informazione e sensibilizzazione debba iniziare presto per potere dare nel tempo alle giovani generazioni, futuri cittadini delle nostre Comunità, la consapevolezza di una società attenta ai bisogni ed alle necessità di un numero purtroppo sempre crescente di persone che chiedono un atto di solidarietà ed attenzione ai loro problemi " ha continuato l'ex presidente.Sforzi che sono stati premiati anche dai numeri: dai primi 30 iscritti iniziali oggi gli Aidini di Monte Marenzo sono oltre 300, ma da ora altri potranno esprimere la volontà di donazione anche attraverso l'anagrafe in Municipio, col progetto della "scelta in Comune".Ringraziando tutti coloro che hanno contribuito a portare avanti questa bella storia, Adele Marina Mazzola ha ricordato in particolare i Donatori del paese: "Dosolina Ravasio, la prima,  il cui nome è scritto a lettere d'oro sul nostro Labaro,  i giovanissimi Francesco Palezzato e Sara Bellinetto e infine  Savina Bonanomi  che nel settembre 2010 ha donato le cornee all'età di 85 anni. Ma non mi è meno caro ricordare l'ultimo, gioioso anello della catena che ci lega idealmente ai nostri Donatori  e cioè coloro che  ne hanno ricevuto gli organi e nuova  vita. E per queste vite salvate è doverosa la nostra riconoscenza anche verso tutti quei medici ed infermieri che nelle sale operatorie e nei reparti vivono instancabili la loro opera di trapianto come una vera missione" ha concluso l'ex presidente.L'assemblea ha votato l'intera lista degli 11 candidati al Direttivo che ha distribuito nel suo interno le diverse cariche. Il testimone è passato come dicevamo a Maria Cristina Rondalli, con i due "vice" Giuseppina Bonanomi e Fabrizio Losa. I consiglieri sono: Luciano Ghezzi (Amministratore), Ivana Regazzoni (segretaria), Bruna Barachetti, Lidia Brizzi, Massimo Casti, Patrizia Cornago, Rosa Rita Losa e Armando Meles.Già bisogna pensare alle prossime iniziative in programma: il 12 maggio presentazione AIDO alla classe 5° primaria e il 2 giugno 28° Camminata "Donare per vivere" Filippo Colombo a.m."Concludo augurando che AIDO non desista dalla sua opera di informazione ma continui ad essere il simbolo della  speranza per quanti nella sofferenza  attendono un trapianto che ridia loro nuova vita.Auguro al nostro Gruppo di Monte Marenzo  che continui  con la  gioia,  la  serenità e la consapevolezza  che tutto quanto possiamo fare in ogni campo  in favore dei nostri simili, in vita e dopo la vita, è veramente la condizione essenziale per poterci considerare in cammino verso la pace" è stato il saluto di Adele Marina alla "sua" Aido.

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