Si è aperto stamani dinnanzi al giudice monocratico Enrico Manzi del tribunale di Lecco, il procedimento penale che vede imputato un finanziere in servizio presso il comando provinciale della città. L'accusa nei suoi confronti - ancora tutta da dimostrare - è accesso abusivo ad un sistema informatico, secondo l'articolo 615 ter del codice penale.Un'udienza piuttosto veloce, che ha visto la presenza dell'imputato, assistito di fiducia dall'avvocato Marco Rigamonti. Quest'ultimo ha esordito il proprio intervento sollevando alcune eccezioni circa quella che a suo avviso è la non determinatezza del capo di imputazione e delle accuse contestate al proprio assistito. Eccezioni rigettate dal dottor Manzi al termine di una breve camera di consiglio. Si torna in aula il prossimo 27 giugno per il prosieguo dell'istruttoria. Tra i testi citati dalla pubblica accusa - rappresentata dal sostituto procuratore Nicola Preteroti - anche l'attuale comandante della Guardia di Finanza di Lecco, il colonnello Corrado Loero. Il reato, secondo l'accusa, si sarebbe infatti consumato sul luogo di lavoro per un periodo di oltre due anni, a danno quindi del comando provinciale cittadino che tuttavia non si è costituito parte civile. Il fascicolo a carico dell'esponente delle Fiamme gialle, inizialmente al vaglio della Procura di Milano per via del tipo di reato contestatogli, è stato esaminato dal gup del tribunale meneghino Ilaria De Magistris che lo scorso novembre ha rinviato a giudizio il finanziere, indicando la competenza territoriale nel tribunale di Lecco. Secondo quanto sin qui è emerso, le ricerche effettuate tramite i sistemi informatici a disposizione dell'esponente della Finanza, esulavano dall'ordinaria attività di indagine, ma miravano a soddisfare unicamente la curiosità dell'interessato. L'inchiesta a suo carico era stata coordinata dal sostituto procuratore di Milano Alessandro Gobbis, specializzato in reati informatici.
↧