Michela Vittoria Brambilla, l'allora sindaco Paolo Arrigoni e l'atuale Cesare ValsecchiIl Comune di Calolzio potrebbe di nuovo mettere in vendita il terreno di via Macorna al centro del ricorso al Tar promosso – a suo tempo - dall’ex ministro Michela Vittoria Brambilla che, come è noto, risiede proprio in paese.Nel 2012 l’allora sindaco del Carroccio Paolo Arrigoni aveva infatti deciso di vendere l’appezzamento di 3.850 mq, confinante con altri terreni appartenenti alla società “Bruijta” riconducibile alla “rossa di Calolzio” stessa e all’allora fidanzato, poi portato all’altare, Eros Maggioni.La gara per l’aggiudicazione era stata poi vinta, a sorpresa, da Franco Scaccabarozzi, residente anch’egli in zona, che era riuscito a “soffiare” l’area pubblica all’esponente di Forza Italia.L’iter si chiuse il primo ottobre 2012. Quel giorno negli uffici di piazza Vittorio Veneto arrivarono due buste con altrettante offerte: dalla società Bruijta (invertendo la i con la j si ottiene una parola spagnola che vuol dire “piccola strega”), e dopo pochi minuti arrivò in Municipio anche quella dello Scaccabarozzi.All’apertura delle stesse quest’ultimo era risultato vincitore, riuscendo ad aggiudicarsi il terreno con un’offerta di 35.200 euro. Solo 100 euro in più di quella della Brambilla, che non digerì affatto lo “smacco” (con qualche sospetto per quella cifra così vicina alla sua) e presentò un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia contro il comune di Calolziocorte.Il procedimento si è concluso nel luglio 2014 con l’annullamente dell’alienazione del terreno di via Macorna, chiesto dal Tar per la mancata perizia di stima del bene oggetto del contendere e con la condanna al risarcimento delle spese legali per un costo di 3.000 euro.L’area pubblica è dunque ritornata nelle disponibilità dell’Amministrazione (nel frattempo guidata da Cesare Valsecchi) e ora – ad un anno e mezzo di distanza - è stata reinserita nel piano delle alienazioni che sarà approvato lunedì prossimo dal consiglio comunale.Si scrive dunque un ulteriore capitolo in questa intricata vicenda e chissà se questa volta si troverà un acquirente senza scatenare una guerra.
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