I mezzi di soccorso a CalolzioIntorno alle 11 di questa mattina un’autoambulanza dei Volontari del Soccorso è intervenuta a sirene spiegate in via Martiri della Libertà a Calolziocorte (a pochi metri di distanza dal municipio), allertata per un presunto codice rosso relativo ad una ragazza colpita da crisi respiratoria.Una volta sul posto però i soccorritori non sono riusciti a trovare la donna: all’indirizzo indicato non si trovava nessuno che avesse chiamato il 118. I volontari hanno provato a citofonare nelle case vicine e chiedere ai residente della via se conoscessero la persona che rispondeva al nome indicato al momento della chiamata. Nessuno con il cognome fornito dalla centrale di emergenza è stato però individuato: per diversi minuti tutti i tentativi di rintracciare la giovane si sono dunque rivelati vani.Sono stati momenti davvero concitati, vista anche l’urgenza richiesta dall’intervento in codice rosso, di ipotizzata massima gravità. Nel frattempo in centro a Calolzio è arrivata anche l’auto medica da Lecco ma anche i medici non hanno potuto fare altro che fermarsi a bordo strada in attesa di capire come – o meglio dove – intervenire.Il tempo passava e la preoccupazione aumentava anche negli stessi soccorritori.Solo dopo più di una decina minuti “persi” a cercare la malcapitata, la situazione si è risolta quando dalla centrale operativa è arrivata una nuova chiamata: il malore non era avvenuto in via Martiri della Libertà a Calolziocorte ma in una palazzina di via Martiri della Libertà a Vercurago, proprio al confine con il Pascolo e paradossalmente ben più vicino alla sede dei Volontari.Capita l’origine del disguido soccorritori e medici in un baleno solo risaliti sull’ambulanza e sull’automedica e si sono diretti a tutta velocità nel luogo corretto, prendendo finalmente in carico la ragazza che è stata trasportata poi in Ospedale in codice giallo, dunque in condizioni critiche ma meno gravi di quello che si temeva inizialmente. L’errore sarebbe stato dovuto ad un fraintendimento tra le centrale operativa di Areu (Agenzia Regionale Emergenza Urgenza) e chi ha effettuato la chiamata al 112, non riuscendo a dare corrette indicazioni ai soccorritori.“La chiamata viene presa in carico dalla centrale operativa che si trova a Varese che invia poi a noi in loco una scheda informatica nella quale è indicato l’indirizzo dove dobbiamo recarci. In questo caso indicava proprio via Martiri della Libertà a Calolzio e la stessa indicazione è arrivata all’auto medica” ha spiegato il presidente dei Volontari del Soccorso Sergio Brambilla. “La nostra ambulanza si è dunque recata dove indicato. L’errore è stato a monte, al momento della telefonata, per un’incomprensione tra l’operatore e il cittadino”.Lo spazio è a disposizione per eventuali precisazioni.© RIPRODUZIONE RISERVATA
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